Anteprima

Wanted: Weapons of Fate

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a cura di Tuono Blu

Il rinomato Hotel Straf di Milano è la location scelta dalla Warner Bros. Interactive per mostrare, per la prima volta alla stampa italiana, Wanted: Weapons of Fate. Un titolo nato dalla saga a fumetti americana dalla quale è stata tratta anche la pellicola cinematografica, uscita sul grande schermo nazionale durante l’estate appena trascorsa, che vedeva nella parte dei protagonisti la bella Angelina Jolie e Morgan Freeman. Ovviamente, visto l’ottimo riscontro di pubblico nei botteghini dei multisala era lecito aspettarsi una trasposizione di questo franchise anche in ambito videoludico ma, come ben sappiamo, sono stati pochi i prodotti che, nel passaggio dalla pellicola all’intrattenimento digitale, hanno mantenuto intatto tutto il loro appeal. Per comprendere se la legge del tie-in verrà confermata anche in quest’occasione bisognerà attendere il rilascio del titolo sul mercato a 2009 inoltrato ma, nel frattempo, abbiamo colto l’occasione per scoprire come sta procedendo il lavoro dei ragazzi di GRIN.

A Bullet in Your HeadLa trama di Wanted: Weapons of Fate prende le mosse dalle fasi conclusive del film catapultandovi in una vicenda che vi porterà a scoprire i segreti della famiglia di Wesley Gibson. Nella versione finale, poi, oltre a Wesley si potranno vestire anche i panni di Cross (il padre del protagonista). Il titolo si presenta come un tipico gioco d’azione in terza persona, ma dobbiamo ammettere che qualche spiraglio di innovazione si è intravisto sino dalle prime sequenze in-game mostrate dagli sviluppatori. Innanzitutto, le ambientazioni e la trama sono da considerarsi come progettazioni ex-novo poiché non si potranno riscontrare facilmente delle similitudini tra il film ed il prodotto videoludico; si tratta, quindi, di un’avventura inedita che comunque in minima parte risente della narrazione tratta dalla novella a fumetti. Inoltre, non potevano mancare delle interessanti implementazioni a livello di gameplay come i tanto attesi spari ad effetto ed il bullet-time. Gli spari ad effetto rappresentano quella tecnica di tiro particolare che permette di curvare la traiettoria dei proiettili detonati; grazie ad essi, colpire i nemici nascosti dietro a strutture solide come muri, tavoli ed automobili si dimostrerà un’attività tutt’altro che impegnativa anche se limitata. Difatti, per disporre di quest’abilità speciale, bisognerà caricare al massimo l’indicatore dell’adrenalina (una barra che potrà essere riempita solamente con l’ausilio di scontri a fuoco ravvicinati od uccisioni in perfetto stile spia). Così, una volta caricata l’adrenalina, verranno attivati i laser infrarossi delle pistole che ci permetteranno di regolare la traiettoria delle munizioni. Se il colpo andrà a buon fine assisteremo ad una scena sanguinosa che designerà la morte del malcapitato di turno. Il bullet-time, invece, è l’abilità che, nei frangenti d’azione più concitati, ci darà la possibilità di rallentare il tempo e sparare una raffica di colpi in modo da sbarazzarsi rapidamente della folta schiera di avversari che bramano la nostra morte più di tutto.

L’aggiunta di questi accorgimenti, quindi, lascia presagire che quello che ci troveremo di fronte non sarà il classico franchise “corri e spara” privo di inventiva ma un action-game caratterizzato da una componente strategica che il player dovrà gestire attentamente in ogni momento dell’esperienza di gioco. Inoltre, se per qaunto riguarda la longevità ci è stato garantito che il titolo vanterà una durata complessiva superiore alle dieci ore di gioco, parlando del comparto tecnico possiamo dire che la realizzazione grafica non si è dimostrata incredibilmente fluida e particolareggiata. Tuttavia il risultato visivo finale non dovrebbe mostrarsi deludente grazie agli ampi margini di tempo a disposizione del developement team per migliorare questo e altri aspetti.

L’iniziativa di Warner Bros. Interactive Entertainment di dare vita a un prodotto videoludico che si discosti dalle vicende della pellicola cinematografica da cui è tratto (Wanted), è un elemento che va particolarmente apprezzato vista la linearità dei tie-in sfornati sino ad oggi per console next-gen. Inoltre, il bullet-time e le tecniche di tiro ad effetto, se implementate brillantemente, forniranno un valore aggiunto non indifferente al gameplay nella versione definitiva del titolo. Il lavoro effettuato da GRIN potrà comunque essere giudicato, solamente, in un accurato hands-on più vicino alla release del titolo stesso.