Recensione

WWE All Stars

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a cura di Slice

La scorsa primavera aveva fatto capolino su Xbox360, PS3 e Wii un titolo di wrestling che metteva a confronto le vecchie icone del passato con le attuali superstar del roster della WWE. Il titolo, nonostante non fosse perfetto, aveva riscosso un discreto successo per via di un design dei personaggi molto caricaturale e, cosa ancora più importante, un gameplay immediato e divertente. A distanza di qualche mese THQ ha deciso di riproporre lo stesso gioco su Nintendo 3DS con un porting che promette di aggiungere del materiale inedito a quanto già fatto vedere nella precedente incarnazione, con l’aggiunta dell’ovvio supporto stereoscopico a valorizzare ulteriormente il prodotto. Basterà?

Passato contro presenteCome già accennato nel paragrafo precedente, il titolo è una conversione dello stesso gioco già uscito su console casalinghe. Ci troveremo quindi a dover prendere le redini di uno dei wrestler del presente o del passato all’interno del quadrato di combattimento, al fine di decretare il miglior lottatore di tutti i tempi. Diverse sono le modalità messe a disposizione dagli sviluppatori per questi confronti generazionali, a partire da quella che è sicuramente confezionata meglio: la Fantasy Warfare. In questi match uno contro uno si confronteranno atleti del WWF e della WWE per decretare il migliore delle rispettive categorie. Dovremo schierarci, ad esempio, nella scelta del Campione della Gente che vede John Cena contro The Rock, oppure, la sfida tra i guerrieri più puri della federazione come Sheamus e Ultimate Warrior. Indipendentemente dal match, avremo un filmato con immagini prese da incontri reali, che ricreeranno l’atmosfera facendo sembrare tutto il contesto, il culmine di una vera e propria storyline tipica della federazione di Stamford. Vi sarà anche la possibilità di giocare il Path of Champions. In questa modalità saranno disponibili tre diverse storyline che ci permetteranno di affrontare o Undertaker o la Degeneration X oppure il bravissimo Randy Orton. L’idea è quella di riportare all’interno del titolo una modalità come la Road to Wrestlemania che ci mette nei panni di un lottatore per rivivere il cammino che lo aspetta fino allo “show degli immortali” per difendere o conquistare il titolo massimo. Obiettivo che però fallisce, dato i match rendono troppo l’idea di essere slegati tra di loro, senza vere e proprie cut scene. A giustificare le diatribe e a tentare di rappresentarne le cause, infatti, sono presenti semplici filmati all’inizio, a metà e alla fine del percorso: purtroppo questo escamotage non aiuta nel dare coerenza alla storia. Non manca infine la classica modalità esibizione, che ci permette di scegliere i lottatori e il contesto in cui far lottare le nostre superstars. Grazie alle potenzialità wireless di Nintendo 3DS, WWE All Stars offre anche la possibilità di lottare contro altri giocatori utilizzando la connessione internet in classici match uno contro uno. L’utente potrà altresì impiegare i wrestler dell’ampio roster oppure selezionarne uno creato da zero, realizzabile tramite l’editor interno del gioco.

Nuove versione, vecchi problemi Se da un punto di vista squisitamente numerico il titolo offre un discreto parco di scelte, lo stesso non si può dire della qualità intrinseca della produzione che, oltre a tagliare alcune parti del titolo originale (niente di sconvolgente o che rimpiangerete), non riesce a risolvere problemi che già nella precedente versione alcuni utenti avevano giustamente fatto notare. Intendiamoci, qualche novità, e persino gradita, è presente all’interno di WWE All Stars: parliamo, ad esempio, del parco lottatori che si arricchisce dei personaggi presenti nei DLC successivi all’uscita del gioco su console casalinghe, con nomi del calibro di Big Boss Man e Ted DiBiase. Oppure dell’introduzione di due nuovi match nella modalità esibizione come lo Scramble a punti e il Gauntlet match, che saranno particolarmente apprezzate dai fan di questo sport entertainment.  Il vero problema è che, a distanza di quasi otto mesi diversi problemi, potevano essere quantomeno attenuati, cosa che purtroppo non si è verificata. Manca ancora una volta il tutorial, lasciando i neofiti che devono imparare le mosse principali, in balia della CPU. Assente di lusso la Royal Rumble, richiesta a grandissima voce dai fan. Permangono soprattutto i problemi per quanto riguarda la realizzazione delle reverse – adesso accentuata dal fatto che il tasto è posto nella non proprio comoda zona del dorsale L – e dell’estrema facilità con cui gli avversari riescono a portare a termine, anche più di una volta nello stesso incontro, mosse speciali e finali. In questa maniera perdono quasi totalmente di enfasi e significato, cosa invece molto importante in questa disciplina dato che dettano i tempi e soprattutto le chiusure dei match donando quella spettacolarità in grado di far acclamare il pubblico. Questo è un vero peccato, soprattutto alla luce del fatto che il gameplay, ad ogni modo, funziona. Infatti risulta immediato e divertente ma, allo stesso tempo, con quel pizzico di profondità in più avrebbe acquistato ancora più valore. La mappa dei comandi è stata interamente ripresa dalle versioni per console casalinghe. Avremo due tasti che comanderanno i colpi leggeri e pesanti e due adibiti alle prese veloci e più complesse. Le mosse che rendono maggiormente l’idea dell’esagerazione che pervade il titolo, sono le signature moves specifiche per ogni lottatore e l’altrettanto unica mossa finale. Le prime si potranno attivare con una combinazione di tasti (B+Y o X+A) mentre la seconda sarà attivabile solo dopo aver caricato un’ apposita barra, sempre tramite la combinazione di due tasti ( L+R ). Il più delle volte, la buona riuscita della mossa finale porterà alla vittoria del match. Per tutte le altre azioni sul e fuori dal ring, si dovrà ricorre alla semplice pressione di una particolare stellina posizionata sul touch screen della console. In termini puramente numerici il titolo offre un’ampia scelta di possibilità: più di 40 lottatori (alcuni dei quali andranno sbloccati nelle diverse modalità) una buona dose di arene e stipulazioni, senza ovviamente dimenticare un editor abbastanza completo che ci permetterà di creare la nostra superstar editandone aspetto, movenze, entrata e move list, dandoci la possibilità di utilizzarla sia nella modalità single player che in quella multigiocatore.

Wrestler in tre dimensioni Sotto l’aspetto tecnico, il titolo offre un ovvio downgrade grafico rispetto ai modelli poligonali ammirati sulle console casalinghe. Tuttavia, la qualità generale rimane più che discreta con una buona costruzione poligonale dei diversi wrestler e delle arene di gioco. Permane qualche saltuario problema nelle collisioni e di compenetrazione poligonale ma, dopo lunghe sessioni di gioco, non abbiamo notato grosse influenze negative nell’economia del gameplay. Ottima la prova della CPU che, a parte il problema sottolineato poco sopra, riesce ad adattarsi più che discretamente alla difficoltà di gioco selezionata. Il comparto tridimensionale del titolo, come ci ha abituato il più delle volte la console, è un fattore che aumenta solo ed esclusivamente la profondità di campo, relegandolo ad un semplice fattore estetico aggiuntivo.  Buono anche il comparto audio con un ottima campionatura delle voci (su tutte quella di Paul Bearer) e dei suoni che si possono udire all’interno delle arene. L’audio è in inglese, ma menù e sottotitoli sono stati prontamente localizzati nella lingua del Bel Paese. In definitiva non possiamo negare che il titolo sia estremamente immediato e divertente in questa sua incarnazione portatile per Nintendo 3DS. Rimane l’amaro in bocca per quanto riguarda i problemi già palesati nella precedente versione e rimasti del tutto simili in questo porting. Ad ogni modo, chi è fan dello sport entertainment più famoso del mondo e non ha giocato alle versioni precedenti, troverà pane per i suoi denti. A tutti gli altri consigliamo una prova preventiva, prima di passare all’acquisto.

– Tante modalità di gioco in cui cimentarsi

– Parco lottatori molto ampio

– Gameplay che una volta acquisito risulta molto divertente

– Net Code non proprio brillante

– Stessi problemi della versione casalinga

– Le novità non giustificano l’acquisto per chi l’ha già giocato

– Qualche problema tecnico

7.0

WWE All stars è un titolo onesto e divertente, ma che si porta dietro dei problemi tecnici appartenenti alla sua precedente incarnazione per console casalinghe. L’introduzione di qualche gradita novità e il fatto che sia l’unico titolo di wrestling portatile attualmente disponibile sul mercato per Nintendo 3DS, potrebbe essere abbastanza sufficiente per giustificare l’acquisto del titolo da parte dei fan. A tutti gli altri giocatori consigliamo una prova, perché possano capire se il titolo fa per loro o meno.

Voto Recensione di WWE All Stars - Recensione


7