Anteprima

Velvet Assassin

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a cura di Shiryo

La Seconda Guerra Mondiale è ancora oggi uno degli eventi maggiormente trasposti in ambito video ludico, a partire dai primi scontri tra Inglesi e tedeschi, sino all’attacco giapponese a Pearl Harbor, e non solo. Velvet Assassin si inserisce nel contesto portando il giocatore nel 1940 per vivere le fasi dell’attacco delle truppe del Führer alla Francia, e mettendo il giocatore nei panni, talvolta succinti, di Violette Summer, spia inglese inviata senza supporto ufficiale proprio al centro del conflitto. L’incipit dovrebbe già da sé far pensare di non trovarsi di fronte al classico gioco di guerra, non a caso l’originalità del titolo viene garantita dalla decisione di basare l’intera esperienza su meccaniche stealth con visuale in terza persona.

Stealth e Guerra Mondiale insieme?La versione di prova ha dato modo di provare 6 delle 12 missioni disponibili nella versione completa, attraverso le quali è stato possibile avere una prima valida idea delle possibilità offerte dal titolo, dei pregi su quali questo debba puntare, e di qualche difetto da limare prima della release definitiva.Le meccaniche rispettano quelle dei classici steath game: l’importanza di nascondersi nelle ombre per non essere visti, palesata da un’aura blu ad indicare la validità del nascondiglio; oppure la necessità di camminare abbassati per non produrre rumore, o ancora la possibilità di colpire alle spalle un nemico ignaro della vostra presenza uccidendolo con un colpo letale, sono situazioni che vengono portate alla massima tensione grazie ad un’atmosfera al limite del Survival Horror, dove i soldati tedeschi di pattuglia, capaci di uccidere la protagonista talvolta anche solo con una gomitata, si rendono preoccupanti quanto il più pericoloso dei predatori.Per evitare di fare una brutta fine lasciando al Reich la strada spianata verso i noti obiettivi bellici, l’affascinante assassina potrà contare su tecniche speciali che la renderanno un ostico nemico per gli avversari. La possibilità di fischiare per attirare l’attenzione in un punto, salvo poi spostarsi e colpire l’avversario alle spalle, è probabilmente una funzione già vista in stealth game precedenti, ma va ad affiancare un originale funzione che sfrutta sapientemente la non reale fisicità della protagonista. Questa infatti, non vivrà realmente le fasi in cui il giocatore la guida: in realtà la donna è morente nel letto di un tetro ospedale al cospetto dei soldati tedeschi che l’hanno catturata, e rivivrà la sua avventura sotto forma di flashback. Questa idea ha permesso agli sviluppatori di introdurre la più particolare delle potenzialità offerte dal titolo, ovvero di sfruttare siringhe di morfina presenti in rari punti delle mappe per entrare in uno stato di alterata percezione visiva e sensoriale: l’affascinante agente apparirà di colpo con la vestaglia che indossa nel letto d’ospedale, immersa in uno scenario fatuo in cui luci e suoni vengono distorti quasi come in un sogno. In questo stato potrà muoversi senza paura di essere vista, ed arrivare nei pressi di un qualsiasi avversario senza che questo si accorga di lei, concludendo l’azione con un’uccisione silenziosa che ne ripristinerà lo stato di semi-realismo.

L’esperienza sul campoDurante l’atterraggio che la porterà al centro della sua prima missione, Violette perderà completamente il suo inventario, e dovrà inizialmente cavarsela utilizzando solamente l’unica arma residua, il coltello. Proseguendo nell’avventura, però, la bella protagonista troverà differenti nuovi oggetti ed ovviamente anche armi da fuoco ad aiutarla. Tra i componenti dell’inventario testati risulta di particolare interesse la maschera antigas, indispensabile per proteggere da letali emanazioni che impedirebbero l’accesso in alcune aree, ma che rende impossibile fischiare per attirare l’attenzione; mentre non indispensabile ma di grande utilità si dimostra la piccola torcia che la protagonista tiene legata in vita, utile ad illuminare le zone più buie e spaventose, il cui utilizzo è da valutare attentamente dato che attirerà facilmente l’attenzione delle guardie nei dintorni.Accedendo all’apposito menù, oltre che visualizzare gli elementi dell’inventario a disposizione o rivedere il briefing della misisone, è possibile interagire con un’area di upgrade delle abilità della protagonista. Questa si compone fondamentalmente di tre voci migliorabili, ovvero Morfina, Stealth e Forza. Aumentando la prima si rende disponibile un maggiore tempo di utilizzo dello stato alterato dovuto all’utilizzo della sostanza; l’aumento del parametro stealth permette di muoversi più velocemente da accovacciati in modo da rendere più rapido l’approccio alle guardie di spalle, mentre migliorando la forza si ottiene una più alta resistenza ai danni subiti. Le stelle necessare ad aumentare i tre parametri si ottengono tramite la raccolta di oggetti collezionabili sparsi per il livello, ognuno dei quali apporta un numero di punti esperienza variabile. Durante le fasi di gameplay cosi come a fine missione, un report indicherà quanti dei collezionabili sono stati trovati e quanti sono sfuggiti alla vista del giocatore.

Ottima atmosfera, ma c’è qualcosa da sistemareIl comparto tecnico della versione di prova si dimostra di buon livello, nonostante sia evidente una certa necessità di limare alcuni aspetti, come la velocità dei caricamenti nel passaggio tra le differenti aree, ed un framerate generale ancora da ottimizzare. In questa versione non definitiva è sufficiente spostare velocemente la telecamera o semplicemente correre tra strutture piuttosto elaborate per ricevere un feeling di lentezza generale. Già ottimo invece il level design: le location testate sono sicuramente d’impatto, sia all’aperto dove è possibile scorgere splendidi panorami di una Parigi ben resa, che al chiuso in bunker e cripte che rendono l’atmosfera inquietante come in pochi altri titoli. Apprezzabile la presenza di chicche come foglie che cadono dagli alberi o la presenza diffusa di nebbia credibile in alcune fasi notturne, elementi realistici ma che grazie ad effetti video psichedelici, dovuti allo stato semi-comatoso della protagonista, rendono l’atmosfera talvolta fatata, talvolta spaventosa. Questa tensione è merito, oltre che di una buona costruzione di molte aree, di una buona gestione di luci ed ombre, realistiche nell’aspetto ed utili a superare molte fasi di gioco. Camminare nell’ombra risulta essenziale per non essere visti, ed il gioco sfrutta al meglio questa necessità ponendo il giocatore in situazioni in cui debba in prima persona creare le zone buie di cui ha bisogno spegnendo luci o chiudendo finestre, oppure semplicemente invitandolo a muoversi con tempismo per sfruttare la presenza di ombre temporanee.Il comparto audio è completamente apprezzabile già in questa versione non finale: musiche d’atmosfera accompagnano al meglio le fasi su schermo, lente e tetre nelle fasi stealth ed incalzanti una volta scoperti. Il rumore dei passi e le voci dei soldati tedeschi saranno l’unico punto di riferimento della protagonista, sprovvista di un qualsiasi radar che segnali la posizione dei nemici.La tensione apportata dall’accoppiata di un ottimo comparto audio e un buon comparto video non tarda a cogliere il videogiocatore nel profondo, portandolo a camminare lentamente e scrutare ogni angolo prima di ogni passo che l’affascinante protagonista compirà, indossando peraltro differenti capi d’abbigliamento durante l’arco dell’avventura; abbiamo avuto modo di provare una divisa standard con tanto di messa in piega, cosi come una particolare tenuta aderente e con capelli raccolti, sicuramente quella che meglio si addice ad un agente segreto, ma saranno presenti anche divise militari oltre alle già note scene in… vestaglia.

Velvet Assassin ha tra i suoi punti forti una buona realizzazione delle meccaniche stealth, unite a una grandiosa atmosfera, resa palpabile da un comparto audio di elevata qualità e un comparto grafico che a tratti stupisce per dattagli, pur prestando il fianco a differenti difetti da limare, come un framerate generalmente impacciato.

Nella speranza che quanto di non positivo c’è nel comparto tecnico venga migliorato prima della release, l’attesa per questa nuova avventura sale: non vediamo sinceramente l’ora di mettere le mani sulla versione definitiva per scoprire se tanto potenziale finirà per essere non pienamente espresso o scaturirà in un titolo degno d’acquisto per ogni amante del genere che sia in possesso di un buon PC o di Xbox 360.