Unreal Engine 4

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a cura di ghigghi

Se c’è un engine grafico che ha dominato gli ultimi sei anni di vita videoludica e che ancora oggi viene sfruttato all’inverosimile (persino su iOS e Android), è l’Unreal Engine 3. Decine i titoli realizzati con il motore grafico di Epic Games, che dai tempi di Gears of War ad oggi si è espanso a macchia d’olio su qualsiasi genere possibile e immaginabile (sparatutto, action in terza persona, giochi di ruolo, strategici, picchiaduro e chi più ne ha più ne metta). La duttilità del motore, i costanti upgrade e i costi di licenza fattisi sempre più abbordabili nel corso degli anni hanno poi reso l’Unreal Engine 3 una costante sempre più universale e al passo con i tempi. 
Tutto in tempo reale
Non è un caso se persino nel 2013 kolossal annunciati come Gears of War: Judgement, BioShock Infinite e XCOM saranno mossi dall’UE3, ma anche un altro peso massimo come Lost Planet 3 si affiderà per la prima volta nella serie all’engine di Epic Games, tradendo così l’MT Framework di Capcom. Non per questo lo sviluppatore statunitense se ne è stato con le mani in mano, anche perchè le cose fatte vedere ultimamente dal Frostbite 2 di DICE e dal CryEngine 3 di Crytek non sono certo passate inosservate. All’E3 2012 da poco conclusosi Epic Games ha così mostrato a porte chiuse le prime avvisaglie dell’Unreal Engine 4 e lo stupore di fronte a quelle immagini è stato inevitabile. Questa nuova versione dell’UE nasce soprattutto per le console di prossima generazione, quasi che Epic Games abbia voluto spronare Microsoft e Sony a investire su architetture hardware in grado di supportare tutto il ben di Dio offerto dal nuovo motore. La demo Elemental mostrata a Los Angeles ha messo subito in luce uno degli aspetti più interessanti dell’UE 4, ovvero la nuova gestione delle luci e delle fonti luminose completamente dinamica e in tempo reale. Addirittura i diversi materiali degli oggetti nella scena reagiscono diversamente alle luci, con riflessi, sfumature e intensità differenti a seconda della loro composizione e angolazione. Nella demo il martello gigante tenuto in mano dal Cavaliere è avvolto dalle fiamme e il riflesso della luce che deriva dal fuoco cambia di intensità mentre si sposta, influendo con effetti diversi sulle trasparenze e sulle ombre proiettate sulle colonne e sui muri. L’impatto è davvero strepitoso e il tutto suggerisce una fortissima sensazione di dinamica e realismo, con in più la possibilità per gli sviluppatori di intervenire direttamente nell’editor del gioco con modifiche renderizzate in tempo reale, cosa impossibile da fare con l’Unreal Engine 3 e che a detta di Epic Games semplificherà e velocizzerà notevolmente l’intero processo di lavorazione.
Le promesse di Epic Games
Non mancano poi le novità sugli effetti particellari e volumetrici. Sempre nella tech-demo del Cavaliere si possono ammirare le nuove feature come la densità del fumo e gli effetti di luce che vi passano attraverso, ma c’è anche spazio per il bellissimo effetto delle scintille e della polvere alzata da alcuni pezzi di marmo caduti a terra. Il motore sarà infatti in grado di renderizzare in tempo reale oltre un milione di particelle, mentre le novità in fase di post-processing sono concentrate soprattutto su un effetto lens-flare ultrarealistico e su una profondità di campo mai vista prima in nessun titolo mosso dall’Unreal Engine 3. L’impressione scaturita da tutte queste nuove feature è insomma notevole e anche l’atra dimostrazione di Epic Games, con una sfera luminosa che influenza i colori, le ombre e i riflessi di una stanza, ha impressionato positivamente. Trattandosi però ancora di tech-demo, viene da chiedersi quali saranno le prime e vere implementazioni dell’Unreal Engine 4 in un videogioco fatto e finito. La cosa che ci fa ben sperare è che anche le demo delle precedenti versioni dell’Unreal Engine alla fine rispecchiavano molto da vicino il risultato finale in-game; non si trattava insomma dei classici specchietti per le allodole e gli stessi requisiti hardware, a differenza di “mattoni” come il CryEngine o il 4A Engine, non sono mai stati troppo esosi. Su questo versante Epic Games ha precisato che la tech-demo dell’E3 girava su un PC con processore i7, 16 GB di RAM e una singola GeForce GTX 680. Non una configurazione per tutte le tasche, ma nemmeno un set-up per pochi fortunati e in prospettiva futura, quando cominceranno a uscire i primi titoli marchiati Unreal Engine 4, questi requisiti hardware saranno quasi considerati standard per un PC votato al gaming. Discorso diverso per le console, visto che lo stesso Alan Willard di Epic Games ha ammesso di non conoscere ancora esattamente le specifiche hardware delle prossime console Sony e Microsoft, non riuscendo quindi a sbilanciarsi con un pronostico sulla loro effettiva potenza di calcolo. In ogni caso, salvo ritardi o problemi dell’ultima ora, dovremmo vedere i primi giochi con Unreal Engine 4 entro la fine del 2013, sebbene al momento Epic Games non abbia annunciato nessun titolo in particolare. Alcuni credevano addirittura che la spettacolare demo di Star Wars 1313 mostrata proprio all’E3 fosse il primo esempio “giocato” del nuovo motore salvo poi scoprire, alla faccia di chi dava ormai per morto questo glorioso motore grafico, che si trattava invece dell’Unreal Engine 3