Recensione

Una Notte al Museo 2

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a cura di Jack Right

Tratto dal film Una notte al Museo 2 con Ben Stiller protagonista, questo ennesimo Tie-In di non elevata qualità approda su Nintendo DS sotto forma di Platform-Adventure, un genere molto amato dai possessori della piccola console dal doppio schermo. Nonostante ciò, è risaputo ed ovvio che un genere divertente ed amato non fa da solo un buon gioco e, infatti, questo titolo su licenza non riesce a convincerci, arrivando comunque in qualche modo a sfiorare la sufficienza.

Un museo piuttosto particolareL’idea di ambientare il gioco in un museo è carina, passerete da un’ambientazione preistorica ad una spaziale passando per la Cina. Otterrete poi svariate informazioni sui “mondi” che visiterete, e questo è positivo. Detto ciò il gioco risulta piatto e legnoso. I comandi saranno così assegnati: X sarà il pulsante assegnato all’azione, con esso interagirete con pannelli, interruttori ed altro, con Y colpirete i nemici con una sorta di fascio di luce, saltando e premendo basso ed Y dirigerete il fascio verso il basso (utile questa tecnica per colpire, ad esempio, soldati con gli scudi), con B salterete e, se lo premerete nuovamente nei pressi di qualche appiglio, vi aggrapperete ad esso dondolando onde raggiungere piattaforme altrimenti inarrivabili.” A” sarà utile per caricare i poteri speciali che troverete nei pressi di alcuni passaggi di gioco e tramite R li richiamerete in ogni momento. Essi vi permetteranno di volare, effettuare salti altissimi in verticale e azioni simili. Sparse per i livelli troverete delle sfere collezionabili, forzieri contenenti energia o chiavi utili al superamento del livello medesimo. In realtà alcuni livelli saranno piuttosto ispirati, pensiamo ad esempio a quello in cui dovrete avanzare saltando da un aereo all’altro prima che cada, ma nella maggior parte dei casi il gameplay si ridurrà ad un semplice continuo saltare da una piattaforma all’altra, aggrapparsi a qualche appiglio, uccidere qualche nemico posizionato strategicamente esattamente dove non dovrebbe essere ed usare opportunamente i poteri che avrete a disposizione. Gli scontri con i boss prevedono un uso sapiente dei poteri e rappresentano una qualche forma di variazione rispetto all’impianto classico del titolo; pur non offrendo essi dinamiche ludiche particolarmente entusiasmanti, vi costringeranno comunque a modificare temporaneamente il vostro approccio verso questo Una Notte al Museo: Battle of the Smithsonian. Il secondo schermo della console vi consentirà di scegliere il potere da “equipaggiare”, permettendovi altresì di tenere costantemente sott’occhio il numero di gemme e chiavi trovate.

Un aspetto tecnico solo sufficienteSi aggiunge alle imperfezioni descritte sopra, un aspetto tecnico neanche discreto. Nelle intenzioni dei programmatori il protagonista avrebbe dovuto assomigliare a Ben Stiller, ma appare purtroppo più simile ad una marionetta. I personaggi poligonali sembrano uscire da un titolo d’azione di 15 anni fa, i volti sono sfocati e non animati e le mani non distinte in dita. Questo purtroppo fornisce un’idea di scarsa cura; Nintendo DS può fare molto di più. I nemici non se la passano meglio, risultano indistinti anche quando la telecamera dinamica si allontana permettendo una visuale di gioco più ampia. Le animazioni del protagonista sono un po’ più curate, ma quelle dei nemici risultano frettolose e assolutamente poco varie. Ricordate i movimenti dei nemici di action alla Altered Beast? Ecco, quelle di Una Notte al Museo tendono a ricordarle. Non mancheranno rallentamenti, anche abbastanza fastidiosi, nelle fasi più concitate del gioco. Nulla di eccezionale da segnalare attorno al comporto sonoro, composto da musiche nella norma che accompagnano le vostre azioni dignitosamente ma senza troppa enfasi. L’aspetto sonoro di un gioco è importantissimo, anche se spesso non ce ne accorgiamo, sono le musiche in realtà a lasciarci immagini e ricordi su esperienze ludiche interessanti (pensate a Shen-Mue ed alla sua ricchissima colonna sonora). Le musiche di questo titolo non lasciano il segno, ma concorrono nella descrizione di un’atmofera in linea con le aspettative di chi ha apprezzato particolarmente il film. Nella norma anche gli effetti sonori, non troppo vari, ma riescono a caratterizzare opportunamente le varie azioni di gioco.

– Alcuni livelli ispirati

– Buona varietà di ambientazione con spiegazioni storiche connesse

– Modelli poligonali confusi e poco dettagliati

– Gameplay nel complesso fiacco

5.8

Una Notte al Museo 2 è un prodotto che forse piacerà a chi ha apprezzato particolarmente il film con Ben Stiller. In fondo si tratta di un platform, e questa categoria di giochi attira a priori una vasta fetta d’utenza. Purtroppo il gameplay è improntato attorno schemi di gioco piuttosto vecchi ma, proprio per questo, rodati. L’introduzione dei poteri speciali dona all’apparato ludico del titolo un minimo di varietà, e la presenza di livelli maggiormente ispirati spingerà qualcuno a portare a termine quest’avventura (non troppo longeva).

Una grafica soltanto sufficiente (i modelli poligonali del protagonista e dei nemici sono imprecisi e sfocati) ed un sonoro soltanto discreto completano il quadro di un’esperienza ludica che, secondo noi, potrebbe essere tranquillamente evitata.

Voto Recensione di Una Notte al Museo 2 - Recensione


5.8