Recensione

Ultimate Marvel vs Capcom 3

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a cura di Pregianza

Capcom, croce e delizia. La casa giapponese è da sempre annoverata tra le “leggende” dell’industria videoludica per aver creato serie indimenticabili e capolavori indiscussi in moltissimi generi, specialmente quello dei picchiaduro, eppure vanta anche un gran numero di detrattori. Questo gruppo anti-Capcom però non ha indirizzato le sue ire a casaccio. Anzi, a volerla dir tutta, vanta un po’ di buone ragioni per criticare la software house, la maggior parte legate alle sue peculiari politiche commerciali. Basti pensare che, tra le opere sviluppate dal colosso del sol levante, quasi il 50% sono remake HD di giochi anzianotti o riedizioni ampliate e migliorate di titoli di successo. Percepire prodotti di questo tipo come semplici cash in è un passaggio piuttosto logico, e non aiuta certo a far apparire la compagnia come un fulgido esempio di integrità morale tra i videogiocatori. Sarebbe lecito aspettarsi un grosso calo di vendite di anno in anno a causa di una tale filosofia, ma Capcom è sempre stata economicamente stabile (a parte un paio di fasi negative) e ultimamente ha sfornato un trionfo dietro l’altro. Il motivo? Semplicissimo. Tali riedizioni sono spesso di altissima qualità, e migliorano sostanzialmente il videogame originale. Come prova si può comodamente presentare Super Street Fighter 4, una versione perfezionata in tutto e per tutto di un gioco già eccellente, apprezzatissima da critica e pubblico. Ultimamente gli sviluppatori nipponici hanno tuttavia fatto il passo più lungo della gamba, con la riedizione di un videogioco appartenente a una serie che non aveva mai visto prefissi o suffissi sui suoi titoli prima d’ora. Ultimate Marvel vs Capcom 3. Dato che l’uscita del titolo originale risale all’inizio di quest’anno, la mossa è sembrata ancora una volta un modo per fare soldi facili, e l’ira dei detrattori si è riscatenata in fretta e furia. Consci del dilemma che si è venuto a creare, oggi vi sveleremo se Ultimate Marvel vs Capcom 3 è una riedizione degna di essere acquistata o se sarebbe stato più onesto farne un semplice DLC.
Se avessimo cambiato qualcos’altro, si sarebbe chiamato Marvel vs Capcom 4Il buon Nitsuma-san, producer di Marvel vs Capcom 3, con il suo ultimo titolo ha azzeccato il gameplay alla grande. Il suo supereroico picchiaduro è indubbiamente il titolo più frenetico ed esaltante dell’intero genere, ed è riuscito a guadagnarsi un’importante nicchia negli e-sports grazie alla sua spettacolarità (specialmente in America, dove è giocatissimo e intasa gli stream online ad ogni grosso torneo). Il gioco tuttavia non è certo perfetto, e viene costantemente criticato dai giocatori più esperti per l’incredibile potenza di certe meccaniche. Appena annunciata una nuova versione, Nitsuma e il suo team hanno dunque voluto dimostrare di non avere le orecchie tappate, giurando che gran parte delle imperfezioni nel gameplay sarebbero state corrette nell’Ultimate. Hanno mantenuto le loro promesse? La risposta è sì, potete dormire sonni tranquilli. Tutto è stato ritoccato davvero a modo. Ovviamente il primo cambiamento ha riguardato l’X-Factor, la temibile meccanica che permette di potenziare temporaneamente uno dei personaggi, e lo rende tanto più potente quanti sono i suoi compagni caduti. In Marvel vs Capcom 3 alcuni guerrieri, una volta attivato il potenziamento, divenivano vere e proprie divinità virtuali, quasi inarrestabili in mano alla persona giusta. Per ovviare al problema, l’X-Factor è stato indebolito, il danno e la durata sono calati, il power up alla difesa anche, e l’assurda velocità ottenibile con il livello tre è stata ridimensionata.  Si tratta ancora di una meccanica in grado di ribaltare una partita apparentemente disperata, ma il terrore di vedersela usare contro è calato molto. Il fatto più incredibile è che l’X Factor risulta meno temibile di prima nonostante ora sia utilizzabile in aria, segno che le alterazioni sono azzeccate. Un ulteriore dubbio era legato all’incredibile mobilità dei personaggi in grado di eseguire scatti aerei. La loro velocità garantiva un avvicinamento rapido in ogni situazione, e arginare il loro assalto era molto difficile. La soluzione in questo caso è stata l’eliminazione della parata durante gli scatti aerei. Potrebbe sembrare drastico, ma vi assicuriamo che i “personaggi volanti” ne hanno risentito solo marginalmente. Certo, usarli è ora molto più rischioso e richiede furbizia, ma la loro celerità in aria li mantiene comunque efficacissimi. L’ultimo difetto evidente, una volta raggiunta una certa padronanza con il sistema, era la facilità con cui si riempiva la barra delle hyper combo. Trattandosi di mosse molto potenti e facili da usare a oltranza, le hyper rendevano alcuni personaggi fastidiosissimi se in squadra con determinati compagni adepti nelle combinazioni complesse (che riempivano la barra ad una velocità spaventosa). L’esempio più eclatante era rappresentato da Fenice, considerata da molti l’assoluta dominatrice dei tornei di Marvel, a causa del suo mostruoso arsenale una volta ottenute 5 barre e trasformatasi in Fenice Oscura. In Ultimate Marvel vs Capcom 3 occorre più tempo per gonfiare il proprio hyper meter, e lo si può anche svuotare utilizzando uno “scambio aereo” (per chi non lo sapesse, un cambio del personaggio in campo durante una combinazione aerea). Usata con un rimbalzo verso l’alto, la tecnica adesso consuma una barra (ma è possibile contrastarla, quindi va utilizzata con criterio). Meno spam di raggi enormi e meno fenici imbufalite per tutti insomma. L’ultimo cambiamento, ma non ultimo per importanza, è la diminuzione dello stordimento dopo i colpi. In pratica, dopo certi attacchi, in Marvel vs Capcom 3 capitava che gli avversari rimanessero indifesi per alcuni decimi di secondo. Pochi, ma più che sufficienti ai gamer esperti per allungare le combinazioni all’inverosimile. Eseguire questo genere di combo è ancora possibile, ma più impegnativo. Tutti i personaggi escono dallo stato di stordimento più velocemente, rimangono in aria meno a lungo, e si rialzano più in fretta. A livello di gameplay è una differenza enorme. Capcom così facendo ha garantito ai giocatori medi la possibilità di compiere ancora mosse spettacolari, ma ha allo stesso tempo reso le serie di colpi più folli esclusiva di pochi eletti. Ottima scelta, che premia l’abilità dei giocatori ma non aliena comunque i fan meno dedicati. Di modifica alle meccaniche ce ne sarebbe ancora una, ma è una semplice chicca aggiuntiva. Il tasto di “Lancio”, da usare all’inizio di ogni combo aerea, permette di seguire il nemico in aria se lo si tiene premuto. Questa possibilità facilita la vita ai principianti, ma serve a poco o nulla a chi ha speso già qualche ora con il gioco base, anzi, risulta deleteria per l’utilizzo di certe sequenze. Non che sia un problema, può essere completamente ignorata o addirittura eliminata dalle opzioni.

La sporca dozzinaAbbandoniamo per un momento il fantastico mondo dei sistemi di gioco, e torniamo ad argomenti più concreti per il giocatore medio. I contenuti. Ultimate Marvel vs Capcom 3 comincia mettendo sul piatto ben dodici nuovi personaggi, numero che riporta il roster agli antichi fasti del secondo capitolo. Le new entries sono: Vergil,Firebrand, Frank West, Phoenix Wright, Strider e Nemesis per la Capcom. Nova, Rocket Racoon, Iron Fist, Ghost Rider, Doctor Strange e Hawkeye per la Marvel. La lista è nutrita e presenta alcuni combattenti richiesti a gran voce dagli aficionados della saga. Il punto forte delle nuove leve non è solo il carisma ma anche lo stile di gioco. Ognuno dei dodici è unico e divertentissimo da usare, caratterizzato da alcune entrate davvero brillanti. Phoenix Wright, ad esempio, ha tre stili di combattimento, l’ultimo dei quali gli richiede il ritrovamento di tre indizi sul campo di battaglia e l’uso di una “Objection!” sotto forma di grosso fumetto per essere attivata. Frank West sale di livello grazie alla sua macchina fotografica. Maggiore il numero di colpi sferrati in una combinazione prima di scattare, maggiore la salita di livello e il conseguente guadagno di mosse e possanza. Il bello è che questi due stili “a carica” sono implementati in modo da risultare perfettamente viabili anche in un picchiaduro di questa velocità. La restante decina non si presenta così fuori di testa, ma tra le arti marziali di Iron Fist, le frecce variabili di Hawkeye e le trappole del procione a reazione, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un’altra buona notizia riguarda il vecchio cast, che non è stato abbandonato a se stesso ma rimaneggiato in toto. Quasi tutti i personaggi del predecessore hanno guadagnato nuove mosse e sono stati modificati senza esitazione. Quelli poco utilizzati e leggermente svantaggiati sono stati potenziati, quelli troppo forti sono rimasti competitivi ma hanno perso le esagerazioni che li contraddistinguevano. Quasi ogni singolo membro del cast è pertanto diventato degno di essere utilizzato. Qualche dubbio però ci è rimasto, in primis riguardo a certi guerrieri che promettono già troppo bene come Vergil, Ghost Rider e Strider, vecchie glorie ancora brutali come Wesker e Dormammu e altre che non sono migliorate abbastanza, come Haggar e Hsien-Ko. Inutile comunque trarre conclusioni per il momento, è troppo presto e nessuno può prevedere cosa tireranno fuori i professionisti più abili dal nuovo gioco. Quel che possiamo dirvi è che il feeling è eccellente e il lavoro fatto ci è parso sopraffino. Brutte nuove invece per chi voleva vedere Shuma Gorath e Jill nella formazione iniziale. Sono rimasti personaggi DLC, utilizzabili solo se già comprati nella versione base del picchiaduro. Inserirli gratis e regalare costumi aggiuntivi o altro a chi li aveva comprati in passato non sarebbe stata una cattiva idea.

New mode unlockedIl roster allargato non è l’unica novità di Ultimate Marvel vs Capcom 3, nel gioco sono infatti presenti due modalità extra e alcune gradite migliorie al multiplayer. Partiamo proprio dall’online, che finalmente vanta una modalità spettatore nella quale fino a sei giocatori potranno osservare gli avversari prima di gettarsi in battaglia. Anche l’interfaccia è cambiata ed è ora possibile controllare la connessione degli sfidanti prima delle partite classificate, risparmiandosi così combattimenti segnati da connessioni ballerine. Quanto al netcode, non possiamo dire nulla per ora (anche perchè su di esso non si possono dare reali valutazioni fino all’arrivo della prima ondata di acquirenti). Pare comunque che alcuni noti giocatori americani, che stanno giocando online in questi giorni prima dell’uscita ufficiale, siano rimasti molto soddisfatti dalle prestazioni. Buono a sapersi. Quanto alle modalità di cui abbiamo parlato a inizio capitolo, sono il Galactus Mode e l’Heroes vs Heralds. Il Galactus Mode si sblocca guadagnando trentamila punti battaglia, e mette i giocatori nei panni, appunto, di Galactus durante la normale modalità arcade. Carino, ma si tratta di puro fan service, in grado di intrattenere per poco tempo.Fareste invece bene a tenere d’occhio l’Heroes vs Heralds: una modalità completamente folle, che prende il fine bilanciamento trattato nel precedente paragrafo, lo butta dalla finestra, gli passa sopra con un tir e chiude bombardandolo con un B52 per assicurarsi che nulla rimanga, neppure le ceneri. In pratica è un DLC completamente gratuito, che vede gruppi di giocatori scelti casualmente ogni settimana entrare a far parte della squadra degli eroi o di quella degli araldi. Questi possono poi sfidarsi in rete e potenziare i propri personaggi con delle speciali “carte potere” dagli effetti più disparati. Le carte aggiungono parry attive, X-Factor esplosivi, invisibilità, super velocità e tanti altri effetti che rendono il gioco l’incarnazione su console del caos primordiale. Non avrà mai nulla a che vedere con l’ambiente competitivo, ma potete scommettere che ci sarà da divertirsi. Un solo problema… non è ancora disponibile. L’arrivo dell’Heroes and Heralds Mode è previsto per dicembre, mentre al day one dovrete accontentarvi delle consuete opzioni. Sempre rimanendo sul tema delle modalità, ci ha in parte disturbato la totale mancanza di un tutorial ben fatto. Si, capiamo che il mission mode sia pensato per far impratichire i principianti con i trucchi di ogni personaggio, e sappiamo anche che la comunità internettiana del gioco è attivissima e basta andare su Youtube per trovare centinaia di tutorial dedicati a ogni personaggio. Ciononostante molti dei migliori picchiaduro recentemente usciti vantano estensive sezioni ricche di consigli per i neoarrivati, mentre i giochi Capcom ancora no. Sarebbe ora di mettersi in pari da questo punto di vista, non tutti i giocatori di picchiaduro si affidano ai siti per migliorare. Gli ultimi cambiamenti di Ultimate Marvel vs Capcom 3 riguardano l’interfaccia di gioco. Le barre dei punti vita si presentano molto più chiare e l’X-Factor nettamente più visibile. Anche l’effetto del potenziamento è cambiato, e ricolora completamente di rosso ogni personaggio. Nessuna modifica all’aspetto grafico, ossia la consueta esplosione di colori a cui siamo piacevolmente abituati.

– Dodici guerrieri aggiuntivi unici e ben congegnati

– Tutti i personaggi sono stati ben ribilanciati e hanno ottenuto nuove mosse

– Due nuove modalità e ottimo rimaneggiamento delle meccaniche di base

– Non è venduto a prezzo pieno

– Non tutti i bilanciamenti sono sensati

– La modalità Heores and Heralds non è ancora disponibile

– Contenutisticamente si poteva fare di più, soprattutto per i neofiti

– Jill e Shuma ancora DLC

8.5

Ultimate Marvel vs Capcom 3 fa per il suo predecessore ciò che Super Street Fighter 4 fece per Street Fighter 4, lo perfeziona in ogni possibile elemento e ne allarga notevolmente il roster. I cambiamenti sono tanti, ben congegnati e tutti ben accetti. Anche le modalità aggiuntive sono una gradita sorpresa, seppur la più interessante delle due non sia ancora disponibile.

Contenutisticamente si poteva fare qualcosa di più, soprattutto visto il buon esempio offerto di recente da alcuni rivali di tutto rispetto. Se avete amato Marvel vs Capcom 3, non prendere in considerazione questo gioco sarebbe un peccato. Mantiene tutta la follia e il carisma dell’originale in una veste ribilanciata al punto giusto ed è ancora il picchiaduro più divertente in circolazione.

Noi lo consigliamo anche a tutti gli altri, ma tenete conto che la comunità online è già esperta e agguerrita, e che se cercate un picchiaduro più casual ci sono titoli che offrono molto di più quanto a modalità.

Infine… è davvero improbabile che Capcom se ne esca con una terza riedizione. Ciò che poteva esser migliorato è stato migliorato, quindi se è per questa paura che vi state trattenendo, prendetelo.

Voto Recensione di Ultimate Marvel vs Capcom 3 - Recensione


8.5