Anteprima

UFC Undisputed 3

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a cura di andymonza

Per molte saghe, e in particolar modo per alcune serie sportive, arriva prima o poi il momento in cui gli sviluppatori si trovano di fronte alla necessità di cambiare le carte in tavola, situazione che può risolversi in due modi: o si punta all’hardcore gaming e alla simulazione, oppure si cerca di aprire il titolo a una fetta più ampia di pubblico, semplificando l’accesso ai neofiti. Dato lo scarso successo commerciale di UFC Undisputed 2010, THQ e Yuke’s si sono trovate di fronte a questo amletico dubbio e, con sorpresa di tutti, hanno deciso di uscirne senza schierarsi. Il nuovo capitolo della serie cerca infatti di tendere una mano verso i nuovi arrivati, senza però rinunciare ad accontentare l’utenza più esigente in termini di sfida offerta dall’esperienza ludica.Abbiamo avuto modo di provare con mano la sola modalità Esibizione del titolo in versione provvisoria, ecco le nostre prime impressioni su questo delicato gioco d’equilibri.

Nuova direzionePochi match sono sufficienti per rendersi conto di come il periodo di sviluppo prolungato abbia fatto molto bene al brand UFC. Come promesso, i ragazzi di Yuke’s non si sono limitati ad aggiornare la formula con l’introduzione della defunta lega Pride (inaspettata, ma senza dubbio molto gradita ai fan del lato più estremo del combattimento), ma hanno apportato sostanziali modifiche al sistema di controllo e alla fase d’apprendimento dei controlli, il tutto secondo la filosofia citata in apertura: massima attenzione ai giocatori meno esperti, senza per questo togliere livelli di sfida ai più navigati.Il nuovo tutorial, per quanto ci è stato possibile vedere in questa versione provvisoria, riesce ad essere al contempo non invasivo ed efficace, limitandosi a far comparire una serie di messaggi a schermo contestuali, atti a spiegare come comportarsi nelle diverse situazioni di lotta, che si tratti di parare un colpo piuttosto che liberarsi dal clinch. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale approfitterà delle pause tra un round e l’altro per elargire consigli sui punti di forza e debolezza della prestazione, consigliando cosa migliorare. Il sistema si è rivelato già abbastanza esauriente, anche se è probabile che la versione definitiva contenga una sezione interamente dedicata all’apprendimento delle meccaniche di gioco.A questo si aggiunge una notevole revisione del sistema di sottomissione, fondamentale per il genere di appartenenza: la funzionale idea dei ragazzi di Yuke’s consiste nel mantenimento del vecchio sistema di controllo, ora definito Pro Control, e affiancargli una versione leggermente semplificata chiamata Amateur, la quale elimina le complicate mezzelune da compiere con gli analogici per effettuare le transizioni durante il grapple. Al loro posto, troviamo la possibilità di spostare l’analogico in una sola direzione, semplificando molto gli input legati al combattimento a terra.La scelta del tipo di controllo da utilizzare sarà comunque accompagnata da altri fattori: optando per il Pro Control ad esempio, a fronte di comandi più complicati per le transizioni i giocatori verranno ricompensati con la possibilità di eseguire finte e altre mosse speciali, così da bilanciare le due soluzioni. Se giocando contro la CPU la formula sembra funzionare, solo i ring online potranno confermare la qualità del bilanciamento operato.A questo si aggiunge una completa revisione del sistema di sottomissione: per quanto i ragazzi di Yuke’s non fossero inizialmente inclini a “inquinare” l’interfaccia, la scelta è ricaduta su un efficace minigioco che vedrà l’attaccante tentare di sovrapporre un cursore a quello della vittima all’interno di un ottagono. Al di là di questa ovvia implementazione, il combattimento a terra riesce a offrire un’esperienza soddisfacente, permettendo anche al giocatore in sottomissione di sferrare pugni e contorcersi, dando così una chance ai più aggressivi.

2.0Le novità non finiscono tuttavia qui. I livelli di difficoltà non sembrano aver subito modifiche evidenti, eppure una rapida navigazione dei menu permetterà di scovare la possibilità di impostare modificatori come un livellamento totale delle statistiche dei combattenti, oppure le Competition Rules.L’aggiunta della lega Pride non si limita ad allargare il roster, ma permette anche di attivare il set di regole relativo, decisamente più “permissivo” quanto a colpi violenti e all’infierire sull’avversario, variando notevolmente l’offerta ludica di base e portando il numero di lottatori a oltre 150.Pad alla mano, abbiamo inoltre avuto modo di notare un netto incremento dei danni inferti dalle tecniche a segno, soprattutto dal livello di difficoltà medio in poi: a questo corrisponde un aumento generale del realismo e la necessità di implementare buone tattiche di copertura, dato che sin troppi scontri delle passate edizioni finivano in mano ai giudici. Anche il peggioramento delle prestazioni dei combattenti in seguito ad un certo numero di colpi subiti è stato enfatizzato, rendendo molto importante pianificare attentamente la propria strategia di difesa.A questo si aggiunge naturalmente un evidente update grafico, con animazioni migliorate e contatti tra i combattenti sempre convincenti, e l’aggiunta di alcuni dettagli estetici molto richiesti, come i filmati di ingresso dei fighter.Non mancano altre promesse fatte dagli sviluppatori, impossibili da verificare con il codice in nostro possesso: la più importante è senza dubbio relativa al comparto online del titolo, in passato poco soddisfacente quanto a netcode, per il quale Yuke’s promette grandi novità.

– Revisione dei controlli efficace

– Danni ri-bilanciati

– Tecnicamente ottimo

Affrontando di petto lo scarso successo commerciale di due anni fa, THQ e Yuke’s propongono un assaggio molto interessante per UFC Undisputed 3. Le modifiche al sistema di controllo sono state portate avanti in maniera molto attenta a non rovinare il bilanciamento, e sembrano riuscire con successo ad accontentare tanto i newcomer quanto i veterani.

La gradita aggiunta della lega Pride e le promesse di un online finalmente performante non possono che lasciarci con ottime speranze: il 14 febbraio non è poi così lontano, rimanete con noi per tutti gli aggiornamenti.