Recensione

Twisted Metal

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a cura di Pregianza

David Jaffe è considerato un genio tra gli sviluppatori. A lui si devono i Twisted Metal e i God of War, due delle serie più amate di tutti i tempi dai videogiocatori (e da Sony, visto che Kratos è stato per la casa nipponica una gallina dalle uova di platino). Tra i redattori, tuttavia, non è molto amato, principalmente per la sua incredibile capacità di essere tanto ottuso nelle dichiarazioni quanto è brillante nel lavoro. Un paio dei suoi brutali assalti via Twitter nei confronti di alcuni giornalisti che non avevano apprezzato dei progetti in cui era coinvolto risuonano ancora nel caotico mondo della rete, e svariati suoi interventi in materia di guerra, cause legali e natura dell’universo sono probabilmente in prima pagina nel “Manuale delle cose che è meglio non dire quando si è famosi”. Che lo si ami o lo si odi, si tratta indubbiamente di un personaggio unico in grado di sfornare videogames indimenticabili, dunque quando ha svelato di voler riportare in vita Twisted Metal in esclusiva per il monolito nero non sono pochi i fan di Sweet Tooth e compagnia che hanno iniziato a lanciare soldi contro tutto ciò che assomigliava a un camion dei gelati. Sarà riuscito a traslare tutta la crudeltà e la pazzia della sua prima grande saga nella nuova generazione?

Tre storie, zero sanità mentaleSe avete giocato i primi Twisted Metal, vi sentirete a casa con questo nuovo capitolo. La trama è bene o male quella di sempre: il malefico Calypso, capoccia di una possente multinazionale, ha creato un violentissimo torneo dove vince solo chi riesce a sopravvivere a una serie di brutali scontri alla guida di automezzi armati e corazzati. Al vincitore è concesso di esprimere un desiderio, e Calypso può farli avverare tutti… a modo suo. La campagna vi vedrà nei panni di tre personaggi storici della saga, il terrificante clown Sweet Tooth, lo spietato Mr Grimm e la schizofrenica Dollface. I fan di vecchia data noteranno però ben presto che i loro amati personaggi sono stati sostanzialmente rimodellati dalle loro precedenti incarnazioni. Ciò è dovuto al fatto che, seppur l’universo di gioco e la trama siano molto simili a quanto visto nei predecessori, questo Twisted Metal ha luogo in un mondo totalmente rinnovato. Sweet Tooth qui è un serial killer che ha sterminato la sua stessa famiglia e vuole trovare l’ultima sopravvissuta, Mr Grimm è un criminale che vuole riportare in vita suo padre, e Dollface una ex modella sfigurata e uscita di senno. Le vicende narrate sono crude e sanguinose in puro stile Jaffe, ma non hanno grandissima presa, e la narrazione perde rapidamente smalto dopo le vicende del killer dalla testa infuocata.

“Scegli i missili, il mitragliatore pesante o il vecchietto esplosivo in barella?” “Barella!”Il complesso gameplay dei Twisted Metal è stato uno dei principali motivi del loro successo. Jaffe ha quindi deciso di riproporlo quasi invariato nel suo ultimo pargolo. Considerando che i personaggi principali sono solo tre (online e nelle altre modalità si possono usare in aggiunta gli scagnozzi di Preacher, ma tant’è), stavolta ognuno è in grado di usare tutti i mezzi disponibili. Il garage conta parecchie chicche: si va da grossi tir a macchine sportive ultraveloci, passando per vecchi classici come la moto di Mr Grimm, e per nuove entrate uniche quali il rapido elicottero Talon. Ogni veicolo ha abilità specifiche e caratteristiche ben definite, ad esempio il mitico camioncino dei gelati di Needles Kane (alias Sweet Tooth) può lanciare una testa di clown a ricerca o trasformarsi in un robottone volante, il possente camion Darkside può usare un super scatto per caricare i nemici, e il Meat Wagon può lanciare poveracci esplosivi legati a una barella. Le armi paiono davvero uscite dalle più profonde fantasie di una mente malata, e usarle è un vero sballo. Non è ovviamente tutto qui, o non avremmo parlato di “gameplay complesso”. Le auto possono anche attivare uno scudo energetico, lanciare missili paralizzanti a ricerca, fare fuoco con un’arma principale da equipaggiare prima degli scontri, attivare il turbo e persino un superturbo se la barra ad esso dedicata è piena, rilasciare mine, saltare, e eseguire inversioni a U e curve strette in quasi qualunque situazione. A tutte queste possibilità si aggiungono un gran numero di armi limitate sparse per le mappe, tra cui missili incendiari, macchinine bomba telecomandate e fucili a pompa. L’unico appunto che si può fare ai controlli è legato alla loro complessità vecchio stile che necessità di tempo per essere assorbita a dovere, ma una volta dominato il vostro bolide potrete districarvi anche dalla battaglia più caotica. C’è un motivo se la giocabilità della serie ha così tanti estimatori.

Se proprio devi fare un massacro, fallo con gli amiciLa campagna del gioco segue, come abbiamo detto in precedenza, le vicende di tre personaggi. Ogni protagonista dovrà dimostrare di essere il pirata della strada definitivo in varie missioni prima di poter incontrare Calypso. I compiti sono abbastanza vari, e vi si trovano deathmatch, gare e speciali stage nei quali è necessario distruggere dei giganteschi autocarri chiamati Juggernaut il più rapidamente possibile (spawnano nuovi nemici ogni due minuti circa). Purtroppo la ricchezza degli scontri in questa modalità non è sufficiente, e le lunghe missioni diventano tediose dopo poco, tendendo a ripetersi di storia in storia. L’unica parte interessante del singleplayer sono i combattimenti contro i boss che si trovano alla fine di ogni storyline, ma pure quest’ultimi hanno dei picchi di difficoltà dovuti più a scelte irritanti che ad altro, e non sono certo indimenticabili. Il fatto che gli avversari guidati dall’intelligenza artificiale tentino di farvi la festa in gruppo in ogni nuova locazione ma non siano abbastanza furbi da farcela il più delle volte, e che certi veicoli, come ad esempio il Talon, facilitino mostruosamente il superamento di specifiche fasi, non aiutano. Di tutta un’altra pasta il multiplayer, veloce, esaltante e spettacolare in pieno stile Twisted Metal. Le modalità sono addirittura sette, ma si tratta prevalentemente di roba già vista nei titoli competitivi. La novità è il Nuke Mode, una sfida a squadre durante la quale dovrete catturare il capitano del team avversario, legarlo a un missile e usarlo per distruggere un’enorme statua. Tutti i match online sono esaltanti, grazie alle arene variegate e alle tattiche nettamente più avanzate utilizzate dai giocatori umani. Per quanto riguarda il bilanciamento dei veicoli, può sembrare mal calcolato, ma in verità anche mezzi apparentemente troppo forti hanno grossi punti deboli. In multiplayer chiunque prenda un elicottero deve aspettarsi di venir massacrato seduta stante, mentre la scelta di un’auto veloce ma delicata costringe a sfrecciare per la mappa in cerca di cure e armi secondarie da scaricare a raffica sui rivali. Insomma la tattica c’è, nonostante sembri spesso scomparire nel caos delle battaglie. Per chi ama le partite con gli amici infine è possibile affrontare la campagna in quattro grazie allo splitscreen, o crivellarsi allegramente in un deathmatch casalingo. Non mancano nemmeno le possibilità di personalizzare i propri bolidi con armi uniche, colori e adesivi. Un solo problema, per sbloccare tutto quanto è necessario completare lo story mode, ed è talmente inferiore al multiplayer che avremmo preferito poterlo saltare a piè pari.

Brutto come la morte, ma completamente distruttibileTecnicamente Twisted Metal è piuttosto arretrato. I mezzi hanno grande carisma, e le arene sono enormi e possono essere distrutte quasi completamente, ma graficamente siamo su livelli bassini, sia per quanto riguarda il livello di dettaglio che per effetti e textures. Meglio il sonoro, con doppiaggi lodevoli e una colonna sonora prevalentemente hard rock di ottima qualità. Questo è inoltre uno dei rari casi in cui il doppiaggio in italiano è all’incirca allo stesso livello di quello originale. La campagna principale è piuttosto longeva, ma vorrete togliervela dagli zebedei il più rapidamente possibile per arrivare subito al fulcro caldo e coccoloso del gioco, ovvero il multiplayer. Una volta iniziato con quello, non ve ne staccherete più. I server americani hanno avuto qualche problema di connettività al lancio, che costringeva a molteplici tentativi prima di entrare in partita. Ora che il titolo è in uscita in Europa la situazione dovrebbe essersi stabilizzata. Non possiamo prevedere come reagiranno i server nostrani alla prima ondata di nuove vendite, ma siamo fiduciosi. 

– Gameplay complesso e ancora oggi notevole

– Multiplayer esaltante che dà assuefazione ed è più tattico di quanto sembra

– Tanti veicoli e armi assolutamente folli

– Campagna singleplayer tediosa e strutturata maluccio

– Tecnicamente piuttosto indietro

8.0

Twisted Metal è tornato, ma è invecchiato leggermente peggio del previsto. Il gioco mantiene il suo gameplay intenso e complesso e il multiplayer risulta assolutamente spettacolare, peccato che per poter godere di cotanto online appieno sia necessario completare una campagna in singolo lunghetta e tediosa, e che tecnicamente questo folle titolo non sia del tutto al passo coi tempi. Se lo aspettavate per lo story mode lasciate perdere, vi annoierà. Se però l’attesa era tutta dovuta al multiplayer accendete i motori, perchè dopo tutti questi anni la sfida è ancora inimitabile.

Voto Recensione di Twisted Metal - Recensione


8