Recensione

Toy Story 3

Avatar

a cura di JakDilemma

Probabilmente, molti degli spettatori che in questi giorni sono nelle sale a godersi l’ultima fatica Pixar sono cresciuti con la saga di Toy Story, alcuni dei quali avranno, al pari del protagonista già raggiunto la fase adulta. Questo non ha impedito, però, che il terzo capitolo della saga diventasse uno dei film d’animazione più attesi dell’anno, capace di competere persino con altri successi commerciali del cinema attuale. Una certa attesa, da parte degli appassionati, si è creata anche intorno al videogames sviluppato dai ragazzi di Avalanche Software e, per loro fortuna, il risultato va ben oltre il solito tie-in mediocre per una buona serie di motivi. Andiamo subito a vedere perchè Toy Story 3 – La Grande Fuga è un titolo adatto non solo ai più piccini, ma anche agli appassionati di maggiore età e a chi è alla ricerca di un buon platform mai piatto o monotono.

Verso l’infinito e oltre!Il menù principale, dal quale avrete accesso a tutto quello che il titolo ha da offrire, è rappresentato da un tavolo da gioco su cui sono state piazzate alcune miniature interattive: la casa di Andy rappresenta, ad esempio, il primo livello, un teatro vi permetterà di riguardare le sequenze video sbloccate, la Fattoria dei Giochi di Al vi permetterà di acquistare dei giocattoli bonus in cambio delle monete raccolte durante la modalità principale, mentre la “Scatola dei Giocattoli” vi porterà all’interno di una modalità completa a sé stante che andremo ad analizzare più dettagliatamente poco sotto.Sostanzialmente, Toy Story 3 è un platform piuttosto classico nelle dinamiche, ma comunque ben riuscito: con la possibilità di muoversi in un ambiente completamente tridimensionale. Il divertimento offerto dal gioco, tuttavia, non si ferma qui: queste dinamiche platform, infatti, forniscono solo una base da cui partire per affrontare livelli in stile guida arcade (principalmente a cavallo di Bullseye o delle mini-auto presenti in alcune parti del gioco)o in salsa TPS (sparatutto in terza persona). In questo caso vestiremo i panni di Buzz Lightyear, motivo che potrebbe costituire da solo un buon pretesto per l’acquisto del gioco da parte dei nostalgici del secondo film: con la telecamera impostata alle spalle del giocattolo spaziale e la mira assistita, potremo utilizzare il laser come arma offensiva verso i nemici, rappresentati dagli scagnozzi robotici di Zurg. Questo da vita ad uno dei livelli più variegati del titolo, nonostante la relativa facilità per i giocatori più navigati, caratteristica che contraddistingue, ovviamente, l’intera produzione.

Woody e gli amici del WestLa modalità prima menzionata, “La Scatola dei Giocattoli“, apre le porte ad un mondo completamente differente dalla campagna principale: slegata dalla storia, infatti, vi permetterà di impersonare Woody, Buzz o Jessie (almeno all’inizio) nel compito di sceriffo locale, guida e gestore della città. All’inizio, infatti, vi ritroverete in una zona semi-desertica, condita solo da un saloon, un emporio e un municipio. Completando le missioni che gli abitanti del luogo vi daranno (a cominciare dal sindaco Ham, il maiale salvadanaio della saga) guadagnerete crediti da spendere al negozio di Al per acquistare nuovi giocattoli, che comprendono edifici come il barbiere, il giornalaio e così via, ma anche nuovi abitanti, nuovi ambienti della mappa (come la casa infestata di Sid) e nuovi oggetti come la macchina fotografica, il cavallo Bullseye, le mini-auto e tanto altro. Ognuno di questi acquisti sbloccherà missioni o mini-giochi da affrontare: per esempio a bordo di Bullseye potrete affrontare alcune corse lungo tutta la mappa e così via.Molti degli aspetti di tale modalità sono modificabili grazie ad un apparecchio acquistabile al negozio: dall’arredamento esterno e il colore degli edifici alle dimensioni dei personaggi non giocanti, dalla disposizione degli edifici all’aspetto dei cittadini acquisiti.

Hai un amico in me!Toy Story 3 è realizzato appositamente per coinvolgere i fan della saga e lo fa anche con elementi che di primo acchito possono sembrar dettagli: il primo gradito ricordo che il videogame porta con sé è lo splendido brano introduttivo del primo film (“Hai un amico in me”, nella versione italiana interpretata da Cocciante, qui riproposta nella versione originale inglese), accompagnato dagli splendidi brani della colonna sonora originale, abbastanza ben integrati nelle varie situazioni di gioco. Ad influire positivamente al comparto sonoro, poi, ci pensa il doppiaggio in italiano, con la maggior parte delle voci originali, soprattutto per quanto riguarda i personaggi più importanti.Il comparto grafico vanta alti e bassi: i personaggi sono realizzati fedelmente, tanto che avremo l’impressione, in alcuni casi, di avere davanti scene tratte dal film in proiezione al cinema, mentre gli ambienti sono generalmente un po’ scarni e spogli, con qualche caso di texture in bassa definizione, ma comunque fedeli all’ambientazione “cartoonesca” del film. Frequenti sono i cali di frame o le pause di caricamento quando si affronta la modalità “Scatola dei Giocattoli“.La longevità della modalità principale, giocabile completamente in due solamente tramite split-screen (non è prevista una modalità online), è piuttosto ridotta ma viene compensata, almeno in parte, dalla modalità “Scatola dei Giocattoli” descritta sopra, dalla possibilità di affrontare qualsiasi sfida in compagnia, dalla presenza di svariati segreti lungo tutta l’avventura principale e la modalità secondaria e oggetti sbloccabili, e dalla presenza di 39 Trofei/Obiettivi.Complessivamente i ragazzi di Avalanche Software hanno confezionato un ottimo prodotto, capace di svettare sopra la massa di tie-in realizzati maldestramente, complice un sistema di controllo semplice ed efficace, un’ottima varietà, nonostante la relativa brevità della campagna principale, e un’ottima idea di partenza che si è tradotta nella modalità free-roaming “Scatola dei Giocattoli“.

– Giocabilità semplice e variegata

– Colonna sonora e voci originali

– Un’intera modalità slegata dalla storia che aumenta notevolmente la longevità

– Molti segreti e oggetti sbloccabili

– Giocabile interamente in compagnia

– Campagna principale relativamente breve

– Qualche magagna grafica

– Cooperazione disponibile solamente offline

– Qualche caricamento di troppo in due giocatori (modalità secondaria)

8.0

Toy Story 3 – La Grande Fuga è un gioco che può essere consigliato a molte tipologie di giocatori: prima di tutto ai più giovani, che troveranno un prodotto valido e divertente, relativamente semplice nell’utilizzo, poi a coloro che desiderano un titolo da affrontare in compagnia, immediato e senza troppe pretese, e, soprattutto, a coloro che amano e hanno amato la saga creata da Pixar. Impersonare Woody, Buzz o Jessie non ha prezzo, e questo titolo si presenta adatto al particolare compito. Nonostante qualche difetto che avrebbe potuto essere limato, come qualche magagna grafica o l’assenza di una modalità online, il titolo si rivela potenzialmente in grado di accontentare tutti coloro che, tornati dal cinema, saranno desiderosi di immergersi ancora un po’ in questo spettacolare mondo di giocattoli.

Voto Recensione di Toy Story 3 - Recensione


8