Recensione

Touchmaster 4: Connect

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a cura di rspecial1

La piccola console portatile Nintendo ha dimostrato nel corso degli anni di essere perfetta per mini giochi di ogni tipologia e genere. Da quando è sul mercato, abbiamo però visto un susseguirsi di giochi caduti nel dimenticatoio a causa di un successo inadeguato per farli rimanere nella memoria di ognuno di noi. Di sicuro questo non è il caso della serie TouchMaster, non tanto perché la serie Warner Bros è ormai arrivata alla sua quarta apparizione sul doppio schermo Nintendo, ma proprio perché è riuscita ad ingraziarsi molti giocatori, vendendo oltre un milione di copie nel mondo. Ecco quindi che gli sviluppatori di Double Tap Games provano a rilanciare la serie cercando di introdurre qualcosa di nuovo ed intrigante per diversificarsi ancora una volta dalla massa di puzzle game presenti nella line-up diessina.

Il MegatoccoTouchMaster 4 è una raccolta di venti mini giochi che si suddividono in quattro categorie ben precise. Per chi ha già giocato ai precedenti episodi, la familiarità non solo di tutta l’interfaccia, ma anche di molti, troppi, giochi ripescati dal passato li metterà subito a loro agio. Lo scopo è semplice: effettuare il punteggio più alto in ognuno di essi e condividerlo con gli amici. La novità più importante del nuovo prodotto Warner Bros è infatti la possibilità di inviare i propri record ai vari social network per condividerli con tutti gli amici, in particolare Facebook e Twitter. Se poi siete possessori di un Nintendo DSi c’è anche la possibilità di scattare una bella foto ai vostri record per vantarvi meglio dell’impresa raggiunta. In questa raccolta potremo cimentarci con giochi che si suddividono, come già detto, in quattro categorie principali: strategia, giochi di carte, puzzle e giochi d’azione. Sin da subito avremo tutti i titoli a nostra disposizione e potremo decidere quali affrontare semplicemente sfogliandoli con il nostro pennino.

Asso piglia tuttoFacendo una rapida carrellata dei venti giochi presenti, ben pochi si rivelano veramente interessanti da giocare ed in grado d’intrattenere. Non poteva mancare il solitario, qui chiamato Spider Kings, che propone i classici sette mazzetti di carte da comporre man mano che si pesca dal mazzo. Semplice e intuitivo, in ufficio è un must per tutti. Di tutt’altro genere invece è SuperCell Chaos, dove dovrete posizionare una bolla d’aria sullo schermo ed attendere che essa venga colpita da alcune cellule che vagano nell’area di gioco per farla scoppiare e crearne una nuova, andando così a creare una reazione a catena fino all’eliminazione di tutte le cellule. Sudoku6 non ha certo bisogno di spiegazioni, ma è comunque uno dei tanti cloni di mini giochi già visti e rivisti su altre produzioni da cui i ragazzi della Double Tap Games hanno preso a piene mani. Interessante anche Tic Tac Trivia, il classico tris che però aggiunge la variate del quiz, dato che per poter mettere la X o la O nel tabellone bisognerà rispondere ad una domanda che potrà variare in base a diversi argomenti: non potevano mancare lo sport, la musica, domande di cultura generale ed anche sulle cose più strane. Dodge Bull metterà alla prova i vostri riflessi, nei panni di un matador dovrete infatti evitare le palle che inizieranno ad arrivare nell’arena, sempre più numerose, sempre più grandi, senza dimenticare di raccogliere anche i soldi che appaiono di tanto in tanto per aumentare il punteggio finale. C’è persino un clone di Kirby, la piccola pallina rosa di casa Nintendo ha infatti un mini gioco che riprende la meccanica delle se avventure viste su DS. Si tratta di Ink Rally, gioco nel quale disegnando delle linee sullo schermo dovremo indirizzare una ruota lungo un livello con vari ostacoli e tante monetine da raccogliere. Ci sono poi diverse varianti dei classici giochi di carte, con addirittura un altro solitario e Cattle Drive che riprende le regole di base del poker e della loro conoscenza per riuscire a capirci qualcosa. Divertente anche Coco Loco, giochino in ci dovrete far sparire i pezzi di una griglia associando tre o più pezzi con disegnata sopra la stessa frutta, tutto questo scambiando i vari pezzi e stando attenti alle varietà di frutta che aumenterà con il proseguimento nei livelli più avanzati. In sostanza ci sono giochi per tutti i gusti, e sarà proprio in base a questi che il giocatore deciderà quali dei venti disponibili seguire maggiormente e quali non giocare proprio.

Connetti i tuoi recordValutando TouchMaster 4 bisogna considerare il profilo a basso costo del gioco, in grado di controbilanciare la realizzazione molto scarna. Sebbene i venti mini giochi siano stati realizzati con cura per ciò che concerne i vari comandi, delegati quasi esclusivamente al pennino, sia la grafica che l’audio sono spartani e molti semplici. Le immagini statiche e le animazioni si rivelano legnose e basilari. Le musichette ripetitive, poco ispirate e talvolta insopportabili, vi porteranno a disattivare del tutto l’accompagnamento. I difetti di TouchMaster 4 purtroppo non si limitano solo all’aspetto puramente tecnico, che comunque può essere giustificato dai costi ridotti, ma anche da una modalità multigiocatore inesistente. La possibilità di alternarsi ai comandi di soli tre mini giochi non è certo classificabile come esperienza multiplayer. Resta quindi ben poco se non la sfida al record più alto ed a chi ha sbloccato maggiori trofei per ogni mini gioco.

– Venti minigiochi

– Pubblicazione dei records

– Prezzo ridotto

– Grafica e sonoro insufficenti

– Il tempo limite

– Multiplayer irrisorio

6.0

L’ultimo capitolo della serie Touchmaster si rivela come una collezione di minigiochi un po’ riciclati o cloni di classici già visti su Nintendo DS. La sola aggiunta della possibilità di inserire i propri record nei social network non può giustificare l’acquisto per chi ha già i precedenti capitoli, le novità sono infatti nulle. Purtroppo anche il multiplayer non riesce ad aumentare l’interesse verso il prodotto della Warner Bros, che quindi può essere consigliato a chi non ha i prequel ed è interessato a veloci minigiochi che tengono impegnati per pochi secondi, adatti per una partita veloce in metrò o sul pullman e che danno un occhio al portafoglio. Per chi invece cerca una raccolta di giochi curata maggiormente e più soddisfacente il mercato del piccolo portatile Nintendo offre molte valide alternative, anche se un po’ più costose.

Voto Recensione di Touchmaster 4: Connect - Recensione


6