Anteprima

Total War: Rome 2

Avatar

a cura di Plinious

Che i ragazzi di Creative Assembly siano maestri nel genere degli strategici non lo si scopre certo ora. Con la pluripremiata serie Total War, iniziata nel lontano 2000 con Shogun, hanno costantemente ridefinito gli standard per chiunque si voglia cimentare nella produzione di un gioco di strategia su pc. Con la tipica alternanza tra campagna a turni sulla mappa ed enormi battaglie in tempo reale, non c’è un loro prodotto che non sia stato accompagnato da un unanime successo di critica e pubblico, da Medieval 2 all’ultimo nato Shogun 2, passando per Empire e Napoleon nel mezzo.C’era però ancora un titolo che la community chiedeva da tempo, e cioè un sequel di Rome: Total War. Creative Assembly ha deciso di accontentare i suoi fan e pochi giorni fa ha rotto gli indugi annunciando Total War: Rome 2, seguito proprio di quel gioco che nel 2004 fece la sua trionfale comparsa sui nostri computer e da molti è ancora considerato come il migliore della serie (il titolo invertito è una semplice scelta stilistica di Creative Assembly da Shogun 2 in avanti).Andiamo quindi a vedere quali sono le ambizioni degli sviluppatori e come si è evoluto il marchio Total War in questi otto anni.

Veni, vidi, viciCome i fan un po’ più di vecchia data ricorderanno, Rome: Total War all’uscita costituì un vero e proprio salto tecnologico; abbandonata la grafica in “finto” 3D dei predecessori, Rome ha mostrato un motore grafico che consentiva di zoomare dall’intero campo di battaglia fino ai singoli soldati, con una cura incredibile per il periodo in cui è uscito. Con il passare dei capitoli, la saga ha compiuto notevoli passi avanti sul lato della tecnica e del gameplay, con una formula di gioco sempre più equilibrata e rodata.Non ci sarebbe dunque stato nulla di strano se Creative Assembly avesse scelto di continuare su questa strada proponendo un nuovo capitolo senza grandi novità, ma con tutti i miglioramenti del caso. A questa possibilità tuttavia gli sviluppatori hanno metaforicamente risposto con un latineggiante “vade retro”: Rome 2 non sarà un semplice clone con la grafica aggiornata; basta dare una fugace occhiata sul sito ufficiale di Total War per accorgersi che le innovazioni non mancano, e che la software house ha intenzione di settare un nuovo standard qualitativo per la serie. Ogni parte del gioco è stata rivista per vedere dove fosse più necessario intervenire e apportare dei cambiamenti con lo scopo di svecchiare il gameplay, pur rimanendo fedeli allo spirito della saga.La prima novità riguarda l’aspetto gestionale ed è rappresentata dall’interessante sistema di province. La mappa del mondo classico sarà infatti più grande e dettagliata di quella dell’originale Rome, caratteristica che avrà parecchie conseguenze sul sistema. Sulla mappa di gioco ogni provincia riunisce varie regioni, e il focus gestionale verte proprio su queste province; essendoci molti più territori, si può creare una provincia e gestirli come fossero un unicum, cosa che accadeva realmente nell’amministrazione dell’antica Roma visto che un governatore romano non si occupava di ogni singolo territorio bensì delle “aree d’influenza” date dalle province dell’impero.Se impersoneremo Roma la campagna ci porterà ad effettuare delle scelte importanti: spetterà al giocatore decidere se restare fedeli al Senato e difendere gli ideali della Repubblica, o abbattere i propri nemici e proclamarsi Imperatore. Ogni campagna sarà profondamente influenzata dalla storyline personale e dalle scelte che compiremo andando avanti nel gioco; Rome 2 mostrerà il lato più umano e drammatico della storia tra intrighi, cospirazioni, prese di potere e vendette di sangue degne della peggior tragedia senechiana.La campagna tuttavia non dovrà essere per forza affrontata con Roma: il giocatore può iniziare con qualsiasi civilità, dai cartaginesi agli egizi, dai greci ai macedoni. Secondo James Russel, lead designer di Total War, ogni fazione avrà cultura e caratteristiche proprie, che vanno ben oltre dei semplici cambiamenti estetici e influiscono direttamente sulla giocabilità. Ogni fazione possiede poi differenti alberi tecnologici e progressi da ricercare. Così, mentre i romani inventeranno la formazione a testuggine, gli egizi potrebbero essere impegnati nel progettare i carri falcati da guerra e così via.

Mors tua vita meaPassando alla battaglia, la novità maggiore consiste nella gestione dell’esercito in legioni. Mentre nei precedenti Total War si comandano separatamente le unità di un certo tipo, dando ordini uno per uno ai plotoni di fanteria, arcieri o cavalieri, in Rome 2 ogni schieramento è diviso in legioni che si muovono in formazione e si comandano in maniera più unitaria. Questo non diminuirà le opzioni tattiche che è possibile sfruttare in ogni partita ma renderà di fatto ogni legione un “piccolo” esercito completo, al cui interno per esempio saranno presenti sia arcieri sia fanti. Sicuramente questa scelta è dettata dalla volontà di rendere le battaglie più realistiche rispetto alle passate iterazioni (la legione era infatti l’unità militare di base dell’esercito romano).Rome 2 allargherà inoltre la vena “gdr” già ampiamente sperimentata in Shogun 2, permettendo a comandanti e membri della famiglia reale di salire di livello e guadagnare esperienza ed abilità durante la campagna. Oltre ai generali persino le stesse legioni avranno tratti specifici, punti di forza e debolezze. Grazie a tale struttura, vincendo una battaglia decisiva la legione guadagna fama e bonus in combattimento, che rimangono anche in caso di morte del generale.Assenti nel primo Rome, le battaglie navali faranno il loro esordio assoluto nel mondo antico: le navi avranno un’importanza strategica fondamentale sulla mappa del Mare Nostrum, ad esempio per cingere d’assedio il porto di una città nemica. Rispetto al passato non si selezioneranno più singole navi ma unità di navi, quindi potranno svolgersi scontri navali tra flotte potenzialmente enormi. Una nuova feature consiste nelle battaglie navali miste, con combattimenti che inizieranno in mare per spostarsi sulla terraferma: aspettiamoci per esempio epiche invasioni dal mare, con truppe che sbarcano sulla spiaggia per combattere.
Ubi maior minor cessatAnche tecnicamente Rome 2 promette faville grazie al rinnovamento totale del motore grafico, che secondo gli sviluppatori consentirà di vedere le animazioni e addirittura le espressioni facciali di ogni soldato sul campo di battaglia. Una prima demo del gioco, mostrata a pochi fortunati eletti della stampa americana, ha visto l’assedio di Cartagine e la sua successiva distruzione da parte dell’esercito romano al termine della terza Guerra Punica. I primi screenshot diffusi fanno effettivamente notare una grafica da far slogare la mascella per numero e dettaglio delle unità a schermo, ma la promessa è che i requisiti hardware richiesti per farlo girare saranno simili a quelli di Shogun 2. Speriamo sia davvero così.Infine Rome 2 presenterà una nuova telecamera tattica che permetta ai giocatori di visualizzare l’intera regione di scontro, in cui le unità sono rappresentate da icone stilizzate, dando così la possibilità di avere una visione “totale” sull’andamento della battaglia (similmente a quanto già visto in Supreme Commander).Naturalmente Creative Assembly sta lavorando sodo pure sul comparto multiplayer, che però non ha ancora voluto svelare se non dicendo che sarà “qualcosa di davvero grosso”. Restiamo in attesa di ulteriori informazioni, consapevoli del fatto che le partite multiplayer dei giochi Total War si sono sempre rivelate divertenti ed entusiasmanti. Come se tutto ciò non bastasse è probabile che avverrà il supporto delle mod amatoriali tramite lo Steam Workshop, come già successo per The Elder Scrolls V: Skyrim, Portal 2 o Civilization V, anche se non è ancora stato confermato. Questo non può che farci ben sperare grazie alla comunità di Total War, da sempre attivissima sul piano del modding.La data d’uscita al momento è prevista per la seconda parte del 2013, salvo ritardi a cui la software house non ci ha per fortuna abituato. Fino a quel momento, non resta che consolarci con gli altri capitoli della guerra totale.

– Nuovo motore grafico “cinematografico”

– Scala delle unità enorme

– Campagna a turni rinnovata e IA migliorata

– Le battaglie navali nel Mare Nostrum!

Se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, i ragazzi di Creative Assembly sono già a cavallo. Gli sviluppatori infatti non si sono limitati a riprendere la formula vincente di Total War e trasporla in un nuovo capitolo, ma stanno lavorando a una rivoluzione che passi attraverso il rinnovamento di ogni aspetto del gioco, dalla storyline della campagna alla gestione delle province, dal comando degli eserciti alle battaglie navali, al fine di fornire un’esperienza più complessa e profonda. Il nuovo motore grafico e il supporto alle mod completano il quadro del Total War più ambizioso di sempre. Se le promesse saranno mantenute ci troveremo davanti a una nuova pietra miliare, capace di monopolizzare il genere degli strategici.

Il dado è tratto, e Total War: Rome 2 non farà prigionieri.