Recensione

Torino 2006

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a cura di rspecial1

Finalmente le Olimpiadi arrivano nuovamente in Italia, più precisamente quelle invernali a Torino in cui i migliori atleti del mondo si sfideranno nelle discipline dedicate per cercare di riempire il più possibile il medagliere e per rendere onore e gloria al proprio paese. Inutile dire che speriamo, come sempre, che i nostri atleti si facciano valere e tengano alto il nome del nostro bel paese. Intanto, per chi volesse emulare le gesta di questi super uomini e donne, la 2K Sports ha deciso di rendere disponibile il gioco ufficiale dell’evento. Una chicca per tutti gli appassionati o più semplicemente il solito titolo che cercherà di sfruttare il nome che porta per vendere più copie possibili? La questione, come la situazione vuole, si porge spontanea ed il compito di dare una risposta esaustiva e togliere ogni dubbio a chi fosse interessato all’acquisto del gioco, tocca a noi.

La Torino Bianco-NeveIl gioco ufficiale dedicato alle olimpiadi invernali di Torino 2006 inizia con una presentazione scialba, fatta con la grafica in-game del gioco, giusto per farci capire a cosa andremo incontro e farci intuire, in questi primi secondi, che gli sviluppatori non sono quelli della Electronic Arts e che di conseguenza di contorno troveremo molto, ma molto poco. Inutile indugiare oltre, a nostra disposizione, infatti, potremo scegliere tra varie opzioni di gioco che andranno dal disputare tutte e 15 le discipline che il titolo propone, o solamente 9 oppure ancora ognuna singolarmente. Avremo la possibilità di creare un nostro mini campionato scegliendo quali attività inserire e quali no, ma principalmente la modalità che ci terrà più impegnati sarà quella dei record, dove non si corre per vincere ma per limare i secondi e fare tempi o prestazioni uniche. Ma andiamo con ordine e vediamo prima di tutto cos’hanno deciso d’inserire i ragazzi della 2K Sports come settori da affrontare; purtroppo diciamo subito che anche se divise in 15 versioni differenti, gli sport scelti sono solo 8 e le differenze risiederanno soltanto nella distanza o categoria in cui cimentarsi. Sostanzialmente, quindi, non cambierà nulla. In ordine ecco cosa potrete scegliere:

Sci AlpinoSaltoPattinaggio di VelocitàSci di FondoBiathlonBobSlittinoCombinata Nordica

Poca varietà, quindi, a nostra disposizione, ma purtroppo, come i più esperti avranno intuito, anche per il gameplay le cose non migliorano e se andiamo a vedere le diverse meccaniche disponibili per ogni categoria, ci ritroveremo con molte gare simili, se non addirittura identiche (Bob e Slittino…chissà che cambierà! Nulla ovviamente.). Lo scopo principale è quello di riuscire a qualificarsi almeno terzi in ogni sport e vincere più medaglie possibili. Dopo aver deciso di rappresentare l’Italia (non tanto per essere patriottici ma perché non cambierà nulla da nazione a nazione, quindi, tanto vale prendere i nostri colori e portarli in trionfo) e il livello di difficoltà con cui giocare (sono solo tre e determinano più che altro la bravura degli altri concorrenti: logico che se opterete per affrontare il tutto in modo difficile dovrete fare record su record) ci tufferemo immediatamente nell’azione di gioco senza filmati introduttivi od altro. Proprio cosi, per sapere come si gioca e si controlla una determinata disciplina sarà necessario mettere il titolo in pausa e leggere le Istruzioni: queste, infatti, non vi verranno date prima delle gare o spiegate in modo dettagliato tramite dei piccoli samples come in altri titolo dello stesso genere. In passato questo tipo di giochi era famoso per la peculiarità di dover pigiare i tasti in modo talmente frenetico, che i pad ed i pulsanti erano prossimi alla demolizione; logico attendersi qualcosa di simile anche in Torino 2006. Invece i programmatori hanno deciso di stupirci proponendo qualcosa di diverso e meno stressante per le nostre dita. Ad esempio, nelle gare di sci ci sarà chiesto semplicemente di virare a destra o sinistra determinando la nostra velocità semplicemente tenendo premuto un pulsante per avere un’aerodinamica maggiore. Stessa cosa per il Bob e per lo slittino; i cambiamenti sono minimi e spesso l’unica differenza la troverete nella partenza, in cui comunque sarà necessario semplicemente premere in tasto di inizio al momento opportuno. Le cose migliorano con le discipline miste, in cui però sarà sempre un pulsante a valere come controllo della velocità e del nostro stato di salute (che ovviamente diminuirà in base alla stamina che consumeremo, quindi bisognerà dosare le forze se non si vuole fare una brutta figura) ma almeno il gameplay non si presenterà monotono e noioso. Le cose cambiano anche per i salti rispetto il passato: questa volta non dovremo azzeccare l’inclinazione dei gradi per fare un buon punteggio, ma essere precisi sia nell’effettuare il salto stesso che la caduta ed in contemporanea l’equilibrio in aria del baricentro dell’atleta; una delle novità più piacevoli, oltre alla disciplina, che ho giocato maggiormente e più volentieri, anche perché ha un buon grado di sfida a differenza di tutte le altre.

Medaglia di Legno!Purtroppo per i ragazzi della 49 Games, veri autori di questo titolo, le loro idee si sono rivelate alquanto discutibili ed in tutti i casi (ad eccezione del salto) meno divertenti ed appassionanti dei titolo di Sega o di Konami del genere; inutile fare paragoni con giochi arcade come Winter Heart che, ad esempio, rappresenta un po’ il come dovrebbe essere fatto un “tie-in” sulle olimpiadi. Un gioco simile non può non essere immediato e semplice, intuitivo sin da subito, senza quindi dover mettere il gioco in pausa per leggere le istruzioni (almeno ce le dicessero prima), e divertente da giocare. Il metodo dello smanettamento furioso sul pad e sui pulsanti rimane quindi di gran lunga quello più apprezzato da noi, senza contare che il cercare di rendere ritmico il pattinaggio su ghiaccio non rende l’idea della sfida, come accade nel premere furiosamente su due pulsanti alternativamente guardando nel contempo la stamina del nostro personaggio. Anche il fatto stesso che tra le diverse nazionalità non ci siano differenze di sorta non alza il livello generale di un prodotto nato per sfruttare il momento ed il nome che porta e che come auspicabile verrà ignorato dai più, visti anche i concorrenti non ufficiali che, anche senza il nome della nostra bella città sulla copertina, a contenuti sono messi decisamente meglio.

Beta-TestingNon sapevo proprio come chiamarlo il capitolo della realizzazione tecnica, che forse andava bene proprio cosi ma tanto per cambiare un po’. Poche parole giusto per segnalare alcuni scatti durante le gare, il numero limitato di poligoni su schermo, i fondali quasi vuoti, privi di animazioni o di qualunque elemento che renda vivo l’ambiente. Spettatori immobili, spiattellati male qua e là e senza neanche un minimo di effetto flash giusto per farci immergere meglio nel personaggio di super atleta…insomma, siamo alle olimpiadi ed i fotografi dove sono? Diciamo, però, che di buono si ha la sensazione di velocità che si prova durante le discese, soprattutto se utilizzerete la visuale in prima persona. Ci troviamo un titolo mediocre, poco curato e fatto decisamente solo a scopo commerciale. Le musiche sono…bhè se ci fossero!! Oltre una musichetta odiosa e noiosa iniziale e nei menù, vi ritroverete solo con gli effetti sonori dei vostri sci, scarpette o bob…sufficientemente ben fatti ma decisamente pochi. Da citare la telecronaca, la cito cosi anche se è un po’ esagerato dire telecronaca; è in italiano ma fatta da qualche attore con poca voglia di lavorare visti i toni molto annoiati che sono presenti anche nelle più semplici esclamazioni.

– E’ in Italiano

– Tutto il resto

5.0

Questo Torino 2006 si presenta come un classico titolo commerciale che va a sfruttare la licenza ufficiale delle olimpiadi nel modo peggiore possibile: questa è la risposta al quesito che vi stavate facendo. Lasciarlo sugli scaffali? Direi di si, anche perché gli sportivi non troveranno molto interesse senza i loro beniamini da poter utilizzare, con discipline discutibili, un gameplay semplice e ripetitivo con una rigiocabilità che neanche la possibilità di fare sfide fino a quattro giocatori riesce a risollevare. Meglio quindi dirigere i propri risparmi su uno dei tanti titoli a disposizione che magari proporranno anche una sola disciplina ma almeno curata come si deve.

Voto Recensione di Torino 2006 - Recensione


5