Top 10 of the Gen - FireZdragon

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a cura di FireZdragon

Mentre stavo per redarre questo articolo mi sono chiesto più volte..che diamine di senso hanno queste liste? Voglio dire, GTA V è un capolavoro, lo sanno tutti, lo abbiamo ribadito più volte, lo stesso lo si può dire per The Last of us o per Xenoblade.. Non credo che ci siano dubbi su questi titoli, sono davvero tutti eccellenti e meritano di essere giocati, ma sono davvero questi i giochi che mi hanno regalato quel qualcosa in più e dei quali voglio parlarvi ancora una volta? La risposta è no. È un NO forte perché quello che il titolo Rockstar ad esempio mi ha trasmesso in qualche modo me lo aspettavo, mi aspettavo tutta quella libertà, sapevo sarebbe stato un grande gioco e questo lo posso trasferire a tantissimi altri titoli top della generazione appena conclusa. 
Per scegliere dieci titoli allora ho usato un metodo vecchissimo ma che non mi ha mai deluso, ho tirato giù dagli scaffali tutti i giochi che ho conservato negli ultimi anni, e tra questi, mentre li rimettevo a posto tenevo da parte quelli che davvero nel giro di qualche secondo mi hanno portato alla memoria momenti esaltanti e di gran divertimento. I dieci giochi che seguono rappresentano quindi per me il meglio delle vecchie console, non in termini assoluti di qualità però quanto piuttosto di puro e semplice divertimento.
Il link alla lista del Pregianza lo trovate QUI
La lista del buon Lorenzo è invece QUI
È arrivato come un fulmine a ciel sereno. Darksiders mi ha catturato non appena i miei occhi si sono posati sui primi bozzetti di Guerra. Joe Madureira è sempre stato uno dei miei disegnatori preferiti e la sola idea di poter giocare ad un titolo con un’ambientazione ispirata completamente alle sue opere davvero non mi ha fatto capire più niente. Il gioco per fortuna poi si è rivelato un action in terza persona  con tutti gli attributi al posto giusto: dai combattimenti in sella al nostro massiccio destriero, passando dagli enigmi in puro stile Zelda fino ad arrivare a scene epiche dove angeli e demoni si strappavano ali e si prendevano a mazzate con una violenza tale da lasciarmi completamente appagato. Il seguito non ha avuto purtroppo l’effetto sorpresa del primo capitolo e Morte, più snello e agile rispetto al precedente protagonista, non è riuscito ad appassionarmi come il fratello, ma resta il fatto che il brand di THQ meritasse questa prima menzione d’onore tra i miei titoli preferiti della gen.
Il Nintendo Wii è una console per bambini. Bravi, ora che ve lo siete raccontati per l’ennesima volta andate a cospargervi il capo di cenere e nel mentre cercate di recuperare da qualche parte Madworld. Madworld è cattiveria allo stato puro, oltre ad essere il primo gioco Platinum su cui io abbia mai messo le mani. È un titolo con un impatto visivo eccezionale dove scene in puro stile fumetto, colorate solo di sfumature di nero e grigio, si fondono alla perfezione con un gameplay dannatamente sopra le righe. Il protagonista, quel signor Jack Cayman che ritroveremo un paio di anni dopo su Anarchy Reigns, è un cattivone tutto muscoli e zero compassione che non potrà non farvi innamorare. Ovviamente violenza, sangue e follia sono gli ingredienti principali di un mix letale che mi ha allietato tante e tante serate. Sicuramente uno dei motivi per possedere un Wii.
Il Nintendo Wii è una console per bambini (parte2). Doveroso da parte mia segnalare in questa top ten IL capitolo migliore della serie, apparso sfortunatamente solo su Nintendo Wii. Nonostante la qualità tecnica non fosse particolarmente elevata, Capcom ha spinto a fondo le risorse della piccola console di casa Nintendo regalandoci mostri davvero da togliere il fiato e una profondità nell’equipaggiamento e nelle tattiche capace di rispettare i canoni della serie. L’ho voluto inserire principalmente per il mio amore verso la saga e soprattutto perché è l’unica versione uscita sulle console casalinghe old gen, quantomeno in Europa. Spero vivamente che il brand possa arrivare in futuro nuovamente su Xbox One o PS4 e nell’attesa mi sollazzerò con tutte le altre versioni castrate che approderanno su qualsiasi console portatile, tablet, e Gig Tiger in commercio. Dannata Capcom.
Si Parla di Capcom e butto dentro a sorpresa un titolo che meh, da giocare non era niente di speciale. Gameplay e interattività ai minimi storici, anche se supera di gran lunga le recenti produzioni di Davide Gabbia (Coff Coff) ma signori ci siamo trovati di fronte ad alcuni tra i combattimenti più spettacolari che le console ricordino. La lotta sulla luna tra Asura e Augus con la nona sinfonia di Dvorak come sottofondo me la ricorderò per gli anni a venire e l’epicità dei duelli e dei boss era qualcosa di impareggiabile. Capcom poi ci ha messo del suo, tagliando contenuti qua e là per rivendermeli come DLC, ma chissenefrega, a sto giro il portafoglio l’ho aperto più che volentieri.
Torno a parlare di Platinum con un titolo forse un po’ troppo breve ma che, insieme a Bayonetta, ha fatto vedere davvero di cosa erano capaci questi ragazzi. Si parla ovviamente ancora di tamarrate ma tant’è. Uno shooter veloce, anzi probabilmente LO shooter in terza persona più veloce mai visto, con un sistema di punteggio atto a far rigiocare i livelli più volte per migliorarsi sempre di più e ancora una volta scene da far diventare la pelle d’oca buttate dentro a badilate. Esplosioni, adrenalina e personaggi eccellenti… cosa manca per renderlo perfetto? Il cane robotico che diventava scudo e la ragazza che poteva essere utilizzata come cannone, idee rivelate dagli artwork iniziali ma poi svanite in fase di sviluppo. Continuo a sperare di vederli in un improbabile seguito.
O ma quanto era bello Need for Speed Underground, oh ma come ci piace la velocità, oh i Fast and Furious li ho visti proprio tutti. Insomma questa generazione non ci ha regalato giochi di guida arcade indimenticabili tranne un certo Burnout Paradise che ad oggi resta ancora imbattuto come quantità di contenuti e divertimento. Se pensiamo che la produzione di casa Criterion includeva anche le moto ed è stata regalata con l’apertura di Origin, infilarla in questa lista diventa un gioco da ragazzi. Resto in attesa che i ragazzi del team Ghost, tra i quali milita il buon Craig Sullivan, mi regalino finalmente qualcosa di nuovo che mi faccia dimenticare il passato, fino ad allora resto fermo al semaforo con il motore acceso e pronto per uno sparo.
Sottovalutato. Questo è l’unico aggettivo che mi viene in mente per Binary Domain. SEGA ci ha regalato uno degli shooter in terza persona più belli dell’ultimo periodo e in troppi non se lo sono giocati neanche di striscio. Binary aveva un sistema di hitbox capace di far impallidire quasi tutte le produzioni più recenti e una storia davvero eccellente. Una buona trama, legata ad un sistema di fuoco pregevole e associato a comandi vocali per impartire ordini ai propri compagni, erano una base solidissima dalla quale costruire un futuro roseo per il brand. Purtroppo non si hanno notizie di seguiti o progetti per il futuro, ma signori, se cercate qualche idea originale per gli shooter è qui che dovete andare a frugare.
Va bene, Space Marine non era un gran gioco. Va bene, tecnicamente non era esattamente il meglio sulla piazza ma… su console è probabilmente il miglior prodotto dedicato a Warhammer 40.000 che abbiamo visto e da fan del marchio non potevo non citarlo. È una scelta dettata dal cuore più che dal cervello, uno spazio probabilmente rubato a qualche altro titolo meritevole, ma Space Marine lo ricordo e lo rigioco ogni tanto con gran piacere, incluso l’ormai desertico multiplayer.
Ok sto barando, ho detto a Pregi di non inserire giochi PC in classifica ma Bad Company 2 d’altra parte è uscito anche su console no? Ok, io l’ho giocato solo su PC, ma lo piazzo tranquillamente sopra qualsiasi Call of Duty e sopra Battlefield 3 e 4. La compagnia B aveva il suo perché, in una trama singleplayer che si fa ricordare con piacere, ma il multiplayer ragazzi.. ahh che multiplayer. Un comparto multigiocatore così ancora me lo sogno la notte, con una distruttibilità vera e totale anche se in gran parte scriptata, ma che secondo me davvero regalava un feeling migliore di quanto visto fare al Frostbite 3… sarò nostalgico io. Ci aggiungo anche Vietnam, miglior DLC di sempre per un FPS di stampo bellico.
Un po’ di italianità in questa classifica con il titolo fuori di testa di Suda 51 e Mikami, dove Massimo Guarini ha lavorato come Game Director. In Shadows of the Damned c’è la pura essenza del videogiocare, in un mondo completamente folle tra capre demoniache e una quantità di umorismo dark da saturarvi le vene. Il Boner e le folli imprese di Garcia Hotspur ci sono rimaste nel cuore, e questo , ancora una volta, nonostante un gameplay piuttosto legnoso, è sintomo che il divertimento, quello vero, va oltre la grafica, va oltre la giocabilità e si attacca agli appassionati a prescindere da tutte le magagne tecniche che una produzione si porta dietro. 
Chiudo questa classifica ancora una volta ribadendo che questi forse potranno non essere i dieci titoli migliori in assoluto che ho giocato durante la corrente generazione, ma una cosa è sicura: ognuno di essi mi ha lasciato un ricordo indelebile, elemento che porterò con me per tanto, tantissimo tempo.