Recensione

Tomb Raider Legend

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a cura di rspecial1

E’ l’eroina del panorama videoludico più famosa ed amata degli ultimi anni, grazie ad una serie di videogiochi che l’hanno resa celebre ed un merchandising su di essa esteso ad ogni cosa, compresi due film cinematografici in cui è impersonata da una delle sexy attrici di Hollywood, Angelina Jolie; inutile dire che parliamo di Lara Croft, l’archeologa seconda per fama solo al leggendario Indiana Jones. Una decina d’anni fa una semi-sconosciuta Core Design stupì il mondo realizzando un gioco letteralmente epocale e destinato a generare un vero e proprio fenomeno multimediale mondiale: Tomb Raider.Dato l’incredibile successo delle avventure della bella e determinata “archeologa” Lara Croft i numerosi seguiti su PSOne non tardarono ad arrivare, ma le migliorie apportate alla struttura principale del gioco rimasero più che altro limitate al comparto visivo e così la freschezza della serie si arenò dopo il terzo capitolo.Speranze di rilancio furono dunque riposte nell’avvento della nuova e potentissima tecnologia di Playstation 2 che avrebbe dovuto finalmente far fare il passo decisivo verso il rinnovamento della serie trasportando le avventure di Lara Croft nella “nuova generazione”.Così nella metà del 2003 Eidos pubblicò finalmente Tomb Raider: The Angel of Darkness: ciò che avrebbe dovuto essere uno dei momenti più brillanti della storia della console Sony e di Core Design si rivelò invece ben presto un vero e proprio incubo. Ebbene, dopo una delusione enorme ricevuta da tutti noi grazie all’ultimo ed oscuro episodio delle sue gesta, Lara torna al passato, sperando di riacquistare l’agilità e la brillantezza di un tempo. Saranno riusciti i ragazzi della Crystal Dynamics a dare nuova vita ad una serie ormai persa nelle tenebre? Andiamo a scoprirlo insieme.

Ricomincio da Capo!Proprio cosi, la bella Lara torna ad esplorare antiche civiltà, templi e manufatti antichi proprio come nei suoi primi episodi. Tomb Raider Legend è un’avventura classica, partiremo infatti con l’esplorare una zona che riporterà alla mente l’infanzia ed avvenimenti tragici della nostra eroina, per proiettarci in un susseguirsi di avvenimenti che andranno a svelare molti misteri della giovinezza della ragazza e di artefatti mistici e magici che come sempre faranno gola al solito malavitoso di turno. La storia però è meglio non svelarla interamente, anche perché nella vostra avventura vi troverete di fronte a svariati colpi di scena. Partiamo quindi da Lara e da come si presenta in questa nuova vicenda, a partire dall’aspetto fisico più maturo e realistico (tette grandi si, ma non esageratamente) per descriverne la cosa più importante, le movenze che potrà effettuare. Diversamente da quanto visto in passato questa volta si potranno portare soltanto un determinato numero di armi per volta, quindi oltre le classiche doppie pistole (con munizioni infinite) dovremo ponderare cosa portare con noi a seconda della zona da esplorare; tutte le armi saranno anche visibili, quindi se prenderete un mitra o un M16 lo vedrete sulle spalle della Croft, proprio come potrete notare le bombe a mano sulla sua cinta ecc. ecc. questa funzione porta più realismo di prima, con la necessita di abbandonare qualcosa se ci si vuole equipaggiare con altro. L’interfaccia ideata dai ragazzi della Crystal è semplice ed immediata, con la croce direzionale decideremo quale arma usare, se attivare il binocolo, con visione notturna o meno, se curarci con gli appositi kit, avremo anche un bel palmare da consultare in ogni momento del gioco per vedere gli obiettivi e le varie statistiche, oltre la mappa di gioco. Come sempre per muovere il personaggio useremo lo stick di sinistra mentre con quello di destra potremo roteare la telecamera intorno ad esso o richiamare una visuale fissa premendolo (R3) in modo da osservare la zona da una prospettiva in semi prima persona (la telecamera si collocherà sulle spalle della ragazza). I pulsanti fondamentali saranno quelli del salto, che spesso dovremo accompagnare dal pulsante d’aiuto per riuscire ad afferrare le varie sporgenze (triangolo per la Playstation 2 mentre Y per la versione Xbox) in modo più sicuro; con il dorsale di sinistra locheremo i vari nemici per seguirli nel corso delle varie sparatorie, mentre il secondo servirà ad indirizzare in automatico la telecamera dietro le spalle di Lara, con quelli di destra si sparerà.

Enigmi, Sparatorie e Antichità Perdute.Lara dovrà attraversare vari livelli nei quali la risoluzione di enigmi sarà fondamentale per proseguire, questa volta però non sarà necessario andare in un luogo lontano per attivare un interruttore che sblocchi un passaggio, il tutto si svolgerà nella stessa stanza, in modo da rendere il tutto meno dispersivo e più immediato; peccato però si riduca spesso al sistemare casse su interruttori per far rimanere delle porte aperte o comunque azioni molto logiche che tolgono l’elemento “enigma”, gli affezionati della serie poi non troveranno difficoltà ad andare avanti. I vari nemici sono spesso rappresentati da semplici soldati, tutti uguali, o alcuni animali feroci sparsi nelle vecchie rovine; non mancheranno i “boss” ed ovviamente qualche elemento di mistico come ombre animate. Per cercare di variare un po’ lo schema di esplorazione e sparatorie sono state introdotte sezioni atipiche e non proprio comuni in un gioco di Tomb Raider, come ad esempio un inseguimento in moto (una bella Ducati tra le altre cose, si vede che i programmatori ne capiscono…) con tanto di sparatorie e salti mozzafiato, ma anche classiche jeep. Altro elemento introdotto è la maggior interazione con i fondali, spesso infatti sarà necessario premere un determinato pulsante per evitare alcune trappole, proprio come in Shenmue, o usare il nuovissimo rampino per raggiungere zone altrimenti inarrivabili, usandolo come corda per arrampicarsi o semplicemente per dondolarvisi sopra. Inutile dire che per gli otto livelli che compongono il gioco saranno sparsi molte reliquie da trovare se si vorranno sbloccare gli extra e mini-giochi che sarà possibile affrontare una volta terminata l’avventura.

La Rinascita?Questo nuovo capitolo delle gesta della contessina Croft la riporta sulla retta via, anche se non definitivamente. Il gioco si presenta infatti curato bene sotto molti aspetti, dal gameplay ricco di particolari e mosse a disposizione, ad un trama interessante che appassionerà i fan visto il coinvolgimento diretto del passato della loro eroina; il tutto però è troppo lineare e schematico, con i pochi elementi introdotti per arricchire la varietà di gioco che alla fine si rivelano superficiali e non indispensabili (il livello in cui si effettuerà l’inseguimento in moto è al quanto ridicolo, sia per la cura dei movimenti del mezzo che per una semplicità del tutto disarmante, giusto per citarne uno), gli enigmi sono semplici ed elementari ed infine la longevità è ridotta ad una decina di ore per completare il titolo riuscendo a sbloccare tutti gli extra presenti, tra costumi e time trial vari…molto poco quindi. Una storia breve ma intensa però, che fa ben sperare per i futuri titoli della serie e riscatta l’orrendo Angel of Darkness della Core Design.

Grafica in StreamingLa cura posta dai programmatori della Crystal Dynamics nella realizzazione tecnica si nota sin da subito, tralasciando la mancanza delle sequenze in computer grafica si è preferito concentrarsi su un motore poligonale che ricrea sapientemente delle strutture antiche trasmettendone la maestosità e la magia. Oltre ad avere dei livelli curati in ogni dettagli e strutturati sapientemente, finalmente gli enigmi si risolvono sul posto della soluzione e non a chilometri di distanza, inoltre si presentano sempre vari e ricchi di sorprese. Il modello poligonale di Lara poi è senza dubbio l’aspetto curato maggiormente, non solo con un uso massiccio di poligoni ma anche con delle ottime texture; basti pensare che quando si affronteranno le sezioni in cui ci si dovrò immergere sarà possibile ammirare la bella protagonista avvolta da un effetto bagnato che sparirà con il tempo. Peccato che se l’attenzione posta su questi elementi sia stata molta, lo stesso non sia stato fatto per i nemici, tutti uguali ed animati in modo approssimativo; stessa cosa dicasi per gli animali, mentre meglio evitare commenti sulle collisioni e compenetrazioni poligonali. La parte audio è curata ottimamente per ciò che concerne tutti gli effetti sonori, dalle sparatorie agli scricchiolii delle tegole, tutto ricreerà un atmosferica unica e terrà la tensione sempre alta nelle fasi esplorative, più delle musichette anonime che fanno da accompagnamento. Il doppiaggio è tutto in italiano, con la bella Lara che avrà la voce ormai storica di Elda Olivieri, che sicuramente spicca tra tutte per quella che riesce ad imprimere carisma al personaggio, le altre voci infatti sono anonime e poco convincenti nell’insieme.

– Storia Avvincente

– Realizzazione Tecnica

– Ripetitivo

– Dura troppo poco

– Telecamera da sistemare sempre

7.6

Tomb Raider: Legend segna il ritorno di Lara Croft nel mondo delle avventure con un episodio classico, che ripropone gli schemi ed elementi che hanno reso la saga famosa in tutto il mondo; peccato però che ad una realizzazione tecnica più che sufficiente non si sia pensato a variare maggiormente il gioco e renderlo più lungo. Purtroppo la decina di ore necessarie a portarlo a termine sono troppo poche se sommate alla semplicità degli enigmi, delle sparatorie e della rigiocabilità quasi nulla della storia principale. Il titolo è quindi consigliato agli appassionati della serie, che non rimarranno delusi e potranno rigustare le atmosfere magiche dei primi episodi, ed a tutti coloro che cercano un buon action non troppo impegnativo ma con una protagonista dotata di carisma, e non solo, da vendere.

Voto Recensione di Tomb Raider Legend - Recensione


7.6