Anteprima

The Walking Dead: Survival Instinct

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a cura di Mugo

Londra – Fermi tutti. La prima cosa da fare nell’apertura di quest’anteprima è chiarirne l’oggetto: non andremo a parlare di quel The Walking Dead che ha fatto tanto parlare di sé, non si tratta della pluripremiata opera dei Telltale, il titolo che esaminiamo oggi non è neanche basato sull’omonimo fumetto, ma prende il via dalle sceneggiature della fortunatissima serie televisiva. Gli sviluppatori di Terminal Reality, infatti, ci hanno presentato nella capitale britannica la loro visione sugli eventi, una visione che prende il nome di “first person survival horror”, per un’avventura in soggettiva che si posiziona temporalmente come un prequel della serie tv. 

Preparazione in prima persona 
I primi passi nella direzione del prodotto che è stato poi delineato sono stati mossi con l’aiuto dei fan della serie televisiva e di AMC stessa, l’emittente che produce lo show. L’obiettivo principale era quello di riuscire a catturare la crescita dei personaggi, virarla in chiave videoludica, ma senza snaturare il prodotto originale: il risultato è un horror in prima persona che non manca di ricordare DayZ o ZombiU, come a sottolineare una nuova direzione del genere che sembra finalmente avere trovato nuovi spunti dopo l’allontanarsi delle sue serie storiche. 
Per riuscire a mantenere inalnterata l’atmosfera degli episodi televisivi, gli sviluppatori si sono impegnati in prima persona nell’attività di ricerca precedente allo sviluppo vero e proprio, andando al poligono per capire i comportamenti delle armi da fuoco e studiando la flora tipica della Georgia, così da essere sicuri di rappresentare delle ambientazioni credibili. 
Sesto senso zombie 
Nel titolo Terminal Reality, com’è facile intuire, gli scontri aperti saranno l’extrema ratio, l’ultima opzione da sfruttare quando tutto il resto ha fallito, questo perché darsi all’allegro sparacchiare non farà che notificare la nostra presenza alle orde di non morti che si aggirano per gli scenari. Questi, oltre a sentirci molto bene, sono attirati dalle luci e dai movimenti e sono dotati di un olfatto particolarmente sviluppato: fare una corsa sotto il sole può sembrare una buona idea per sfuggire da una situazione scomoda, ma potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio visto l’aumento della sudorazione e la conseguente maggiore rintracciabilità.Le minacce, dunque, sono una costante nell’universo di The Walking Dead: Survival Instinct, e la situazione è complicata anche dal fatto che il posizionamento di non morti ed oggetti nei livelli è in buona parte casuale. Tacendo di quando l’azione viene guidata dalla mano degli sviluppatori per favorire lo scorrevole procedere della storia, non si può mai essere sicuri di quale corpo sia effettivamente morto e di dove andare a recuperare salute e munizioni, una scelta che vuole aumentare la rigiocabilità in vista anche dei diversi percorsi che possono essere presi dai giocatori. 
Sliding doors 
Le missioni che andremo ad incontrare in The Walking Dead: Survival Instinct ci sono sembrate tutto sommato tradizionali, recuperare oggetti, recarsi in un determinato posto, ma in tutti i casi non si tratterà di eventi completamente lineari, anzi, l’idea degli sviluppatori è quella di proporre al giocatore continue scelte sulla strada da seguire. Si parte dalle decisioni più semplici, procedere a livello strada o addentrarsi negli edifici, aggirare i nemici o affrontarli, per poi arrivare alla più complessa gestione dei sopravvissuti. A seconda del nostro mezzo di trasporto, infatti, avremo un determinato numero di posti disponibili e dovremo scegliere con attenzione chi portare con noi, non si tratta di scelte superficiali, viste le differenti abilità dei nostri compagni di sventura e la loro possibilità di rendersi utili al gruppo. Anche l’incontro con i vari sopravvissuti non è da dare per scontato, visto che dipenderà dalle nostre azioni con chi ci imbatteremo, magari dopo avere svolto una missione secondaria.L’imprevedibilità dell’ambiente ludico è rinforzata anche dalla caratterizzazione dell’intelligenza artificiale dei non morti, o almeno questo è l’obiettivo degli sviluppatori. Le routine comportamentali sono state studiate in maniera da generare comportamenti casuali, troveremo così lo zombie dalle reazioni più pronte, e quello invece più lento, una scelta quasi obbligata vista l’assenza di qualsiasi altra creatura da abbattere.Anche dal punto di vista estetico, con un semplice algoritmo di generazione casuale, l’idea è quella di presentare al giocatore una compagine il più possibile eterogenea nonostante il medesimo punto di partenza. Avremo così variazioni negli abiti, nei colori degli stessi, nelle textures e nel viso, con l’obiettivo di non far incontrare mai due zombie identici tra loro. 
Rush finale 
Tutto quanto scritto fin’ora appare sicuramente interessante, il titolo Terminal Reality potrebbe presentarsi come una degna aggiunta all’ormai sviluppato universo di The Walking Dead, a patto di riuscire ad arrivare con un prodotto di qualità per la data d’uscita, fissata per il 29 marzo prossimo (per Xbox 360, PlayStation 3, Wii U e PC). Non manca molto, in effetti, ma è curioso che non ci sia ancora stata data possibilità di provarlo. Sulla carta le scelte degli sviluppatori sembrano vincenti: intelligenza artificiale sviluppata, varietà delle missioni, attinenza alla serie tv, ma si tratta di caratteristiche che necessitano di una prova in prima persona per essere valutate per bene. Tecnicamente non mancano margini di miglioramento, certo non stiamo parlando di un gioco che ambisce a raggiungere chissà quali vette, ma una generale maggiore pulizia dell’immagine non guasterebbe. Niente da dire invece per quanto riguarda l’audio, i doppiaggi sono effettuati dagli attori della serie televisiva, con tutte le garanzie del caso.

– Fedele alla serie tv

– Atmosfera interessante

The Walking Dead: Survival Instinct arriva in un momento particolare per l’industria videoludica, un momento che sembra vedere un ritorno d’attenzione per il genere dei survival horror. La licenza su cui si basa, apparentemente con un buon livello di fedeltà, la produzione Terminal Reality è di sicuro appeal, e le scelte di gameplay sembrano in grado di interessare sia chi volesse approfondire la sua conoscenza della storia, sia gli appassionati di azione ragionata. Se poi si tratti di un prodotto solido anche pad alla mano non possiamo ancora dirlo, rimaniamo dunque in attesa di poterlo provare in vista dell’uscita di fine marzo.