Anteprima

The Technomancer

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a cura di Mapaan

I prodotti Spiders fanno parte di quell’ampia frangia di giochi con un potenziale incredibile ma purtroppo quasi sempre inespresso. Probabilmente per via del budget a disposizione (assai minore rispetto a quello di mostri sacri del genere) è sempre sembrato impossibile vedere il loro talento in mostra con titoli con premesse sempre interessanti, ma poi sviluppate soltanto parzialmente in prodotti costretti ad oscillare perennemente tra la mediocrità e la sufficienza. Eppure in Mars: War Logs non tutto era proprio da buttare ed anzi era riuscito a catturare l’attenzione di una piccola fetta di pubblico, parecchio affascinata dal setting e dalle premesse narrative. Ed ecco quindi che lo studio francese ci riprova, di nuovo su Marte con un Action RPG e sempre con Focus Home Interactive a fare da producer e publisher. 
Marte 2.0
Il gioco si svolge nello stesso universo di Mars: War Logs. Uno dei sogni di Jehanne Rousseau (CEO di Spiders) era riuscire infatti a dipingere un quadro narrativo pulsante che prendesse vita su Marte, e la precedente opera non era soltanto che l’inizio. Il titolo si svolge durante la cosiddetta “Guerra dell’Acqua”, duecento anni dopo l’avvenuta colonizzazione umana di Marte. Prenderete il controllo di Zachariah, un ragazzo pronto a divenire, tramite l’apposito rito di passaggio, un “mago-guerriero” noto come technomancer. Grazie ad un talento innato potrà utilizzare poteri elettrici distruttivi amplificati dagli impianti cibernetici a disposizione fin dalla giovane età. Nel mondo di gioco i technomancer vengono rispettati e temuti da tutti essendo guerrieri addestrati fin da bambini a combattere per la sicurezza del popolo, o almeno così vi verrà fatto credere. Il vostro viaggio comincerà ad Ophir, una delle prima città fondate su Marte e capitale di Abundance, soggetta ad un regime totalitario; in seguito ad un evento che i ragazzi di Spiders non hanno voluto riferire per non rovinare la sorpresa ai giocatori, vi ritroverete a dover fuggire dalla polizia segreta della città. L’impianto narrativo sembra interessante e potrebbe regalare anche qualche sorpresa grazie ad un sistema di scelte che porterà a cambiare radicalmente il mondo di gioco. Il team di sviluppo infatti ha assicurato che ogni decisione avrà un impatto sul rapporto con gli abitanti, con le fazioni ed anche con i vostri compagni di squadra, andando così a modificare il destino di Marte: saranno disponibili infatti ben cinque finali differenti.
Tanti modi per sopravvivere
Avrete ovviamente la possibilità di personalizzare l’estetica del vostro personaggio dovendo poi decidere tra una delle tre specializzazioni di combattimento disponibili, scegliendo così tra la strada specifica della “tecnomanzia” oppure quella generale del tuttofare. Potrete pertanto diventare un guerriero armato di bastone, con uno stile di combattimento basato sulla velocità e sui danni ad area; un ladro molto agile equipaggiato con pistole e pugnali velenosi, disposto a portare avanti furti e inganni pur di proseguire per la propria strada; oppure un soldato dotato di mazza e scudo, pronto a difendersi tramite un interessante sistema di blocco-parata effettuabile in combattimento. Ogni stile avrà poi un classico albero delle abilità specifico in cui potrete apportare le modifiche che vorrete al personaggio, migliorandone le prestazioni. Inoltre, quando lo riterrete opportuno avrete perfino la possibilità di passare ad un altro stile, rendendo così il battle-system mai scontato ed in grado di donare al giocatore la possibilità di scegliere il metodo di approccio che si preferisce, in base al tipo di battaglia che vi attende. Tuttavia per ogni stile ci sarà una base comune di abilità da technomancer, come ad esempio la possibilità di elettrificare le vostre armi per aumentarne esponenzialmente il danno o creare uno scudo per proteggervi dagli attacchi nemici. Ogni stile avrà inoltre una sua tipologia di equipaggiamento che sarà possibile migliorare non solo cercando elementi in giro per la mappa ma anche con un annunciato sistema di crafting, di cui però al momento si conosce poco. Queste possibilità differenti sembrano fin dall’inizio molto interessanti e potrebbero influenzare radicalmente lo stile di gioco e il mondo in cui dovrete muovere i vostri passi per le oltre quaranta ore annunciate per arrivare alla fine. L’idea di avventurarci tra le lande di Marte combattendo contro mostri, mutanti dal DNA modificato, umani e technomancer rivali, potendo tra l’altro mettere mani su un battle system curato – come pare essere questa volta – ci stuzzica non poco: se il gameplay dovesse infatti mantenere le promesse potremmo finalmente vedere quel netto passo in avanti che si chiede da tempo alle produzioni del team francese. Sembra proprio che gli Spiders abbiano imparato dal passato e vogliano regalare al giocatore un ampio insieme di scelte assai diverse tra loro in grado di modificare l’esperienza generale.  
Sul pianeta rosso c’è qualcosa che non va…
Dove il gioco invece ci ha convinto davvero poco è sul piano tecnico. Dal materiale mostrato, infatti, il lavoro svolto pare abbastanza altalenante, con una qualità visiva fatta di alti e bassi ed una modellazione poligonale che lascia a desiderare. Il personaggio sembra avere problemi di movimento, con animazioni non curate come avremmo voluto e anche la fluidità delle varie azioni non sembra essere resa perfettamente. Tra tutti questi elementi, quello che però ci ha maggiormente colpito negativamente è la somiglianza eccessiva delle collisioni e degli impatti con quanto visto in Bound by Flame. Era uno dei problemi maggiori del precedente titolo Spider sul quale lavorare eppure sembra sia stato fatto poco per risolverlo. Abbiamo molti dubbi sulla stabilità della versione PC del titolo, inutile dirvi quindi della nostra paura per la versione console. Speriamo comunque di vedere parecchi miglioramenti nel gioco completo sotto l’aspetto tecnico. 

– Mondo di gioco splendido

– Artisticamente sembra abbia davvero qualcosa da dire

– Idee interessanti per il battle system

Non vogliamo sbilanciarci troppo ma la nostra sensazione è che questa volta Spiders abbia avuto finalmente un budget più alto a disposizione rispetto al passato e che quindi le possibilità che questi ragazzi siano riusciti a confezionare finalmente un buon prodotto siano aumentate. Le premesse per avere il titolo che doveva essere davvero Mars: War Logs ci sono tutte, per via principalmente di un battle system che sembra più profondo e di un lavoro artistico ben più ricercato. Questa volta siamo davvero molto curiosi di partire per Marte e speriamo davvero che tutte le nostre speranze vadano a trovare conferma con l’uscita del gioco completo a giugno.