Anteprima

The Settlers Online

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a cura di Nitro

Il panorama dei browser games non ha mai riscosso così tanto successo come negli ultimi tempi. La capillare diffusione di questo tipo di titoli ha infatti saputo catturare l’attenzione di una miriade di utenti, e lo sbarco o l’interazione degli stessi con piattaforme come i moderni social network ha giocato la sua parte.
Recentemente abbiamo avuto modo di provare The Settlers Online, capitolo della serie omonima attualmente in closed beta. Il lavoro di Ubisoft Blue Byte ci è sembrato più che valido, e dopo qualche giorno di prova siamo qui per esporvi le nostre prime impressioni.
Genesi
Dopo il primo login, tramite un esauriente tutorial si avrà modo di apprendere le meccaniche basilari del titolo per comprenderne il funzionamento. A nostra disposizione vi sarà solamente un municipio e un colone con il quale costruire i primi edifici che daranno vita al nostro – si spera – maestoso impero. Durante i primi livelli di gioco il nostro tutor si preoccuperà di indicarci cosa è bene costruire e come ottimizzare al meglio le risorse in nostro possesso, dandoci dei determinati compiti come la creazione di strutture adibite al taglio della legna o alla ricerca di determinate specializzazioni per i nostri settler.
Posizionati gli edifici fondamentali, l’economia del nostro piccolo villaggio comincerà a ingranare e avremo modo, conseguentemente, di costruirne degli altri. A un primo approccio il tutto sembrerà davvero semplice e forse banale, ma procedendo si comprende come sia necessario saper organizzare saggiamente il tutto. Se ci dimenticheremo di dare il compito ai cittadini di piantare delle nuove piante per sopperire al disboscamento, ben presto rischieremo di ritrovarci senza legname o di allungare di molto i tempi di reperimento e di deposito nel nostro magazzino di questa materia prima, data la necessità di spingersi oltre il proprio settore di appartenenza. Ogni tipo di materiale potrà essere inoltre raffinato ulteriormente grazie alle numerose costruzioni secondarie, ed essere così impiegato per molteplici scopi. 
Oltre alla mera costruzione, The Settlers Online prevede anche l’utilizzo di numerose figure denominate Specialisti. Tra di esse spicca sicuramente l’Esploratore, che si occuperà di conquistare e cercare nuove zone limitrofi da colonizzare, o il Geologo, il quale verrà inviato a ricercare nuovi giacimenti minerari. Ogni azione di questi ultimi richiederà infine un corrispondente dispendio di tempo variabile che aumenterà proporzionalmente all’importanza della ricerca richiesta. Non mancano nemmeno degli edifici particolari, come i Centri di Lavorazione che permettono di creare delle prelibatezze con il pesce appena lavorato, o le Dimore, utili per aumentare la propria popolazione analogamente a quanto accade nei più classici degli strategici. Ogni costo richiesto in termini di materie prime potrà essere anche soddisfatto mediante l’utilizzo di alcune gemme ottenibili sia procedendo nell’avventura, sia tramite le microtransazioni tipiche dei free to play. Dietro il pagamento di denaro reale, infatti, il titolo vi attribuirà un determinato quantitativo di diamanti da impiegare in tutte le azioni possibili. Ovviamente questo genere di meccaniche potrebbe far sfociare il titolo nel genere dei pay-to-win, ma siamo fiduciosi riguardo al lavoro di ottimizzazione e gestione dei vantaggi del titolo Ubisoft Blue Byte.
Cooperazione senza PvP
Nonostante la mancanza di una componente PvP, elemento probabilmente in dirittura di arrivo nelle prossime release del titolo, ogni giocatore ha la possibilità di creare il proprio esercito e di entrare a far parte di gilde, creabili a partire dal livello 17. La presenza di militari è pressoché fondamentale, dato che più volte capiterà di trovare nei settori vicini al proprio dei banditi che tengono sotto controllo l’intera zona, la cui eliminazione comporterà la conquista dell’area e il possesso delle relative licenze di costruzione.
Gli utenti che giocheranno insieme, inoltre, avranno la possibilità di prendere parte a determinate missioni di gruppo, le quali, una volta portate a termine, consentiranno di ottenere dei materiali extra. La costruzione di Filiali, possibile sempre dal livello 17, permetterà infine di scambiare determinate risorse tra utenti.
Alea iacta est
Sebbene il titolo non utilizzi un vero e proprio client ma si basi sostanzialmente su un’applicazione in Flash, si può dire che Ubisoft Blue Byte sia riuscita a svolgere un buon lavoro per quanto riguarda il comparto tecnico. Lo stile grafico risulta essere più che piacevole, bidimensionale e con una visuale isometrica, e le animazioni riescono complessivamente a convincere. Di rallentamenti ne troviamo veramente pochi, e dato che il titolo è ancora in fase beta non si può di certo pretendere che sia totalmente esente da difetti. Oltretutto l’esecuzione dell’applet non si rivela particolarmente pesante, e non impedisce di utilizzare il PC per svolgere altre attività contemporaneamente. Discreto in ultima istanza il comparto sonoro, nonostante non siano presenti degli effetti audio particolarmente ricercati e originali.

– Stile grafico

– Localizzato interamente in italiano

– Potrebbe diventare una vera e propria droga

La nostra prima prova con The Settlers Online si è rivelata più che positiva. Lo stile grafico e le meccaniche di gioco sono riusciti a convincerci nel complesso, così come la localizzazione italiana che, nonostante presenti alcune piccole imperfezioni, sembra realizzata piuttosto bene. Rimane qualche riserva riserva relativa alla mancanza di una componente PvP, ma siamo fiduciosi riguardo a una futura implementazione.