Recensione

The Legend of Zelda: Tri Force Heroes

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a cura di LoreSka

Quella di Zelda è una serie principalmente costituita da capitoli principali. Poco importa la piattaforma di pubblciazione: chi ama la saga di Link sa bene che non esistono capitoli minori, e che ogni gioco ha qualcosa da aggiungere a questa storica serie. Quando The Legend of Zelda: Tri-Force Heroes fu svelato al pubblico, dunque, il nostro cervello andò in cortocircuito: pensavamo che questo gioco sarebbe stato una sorta di spin-off della serie principale, una specie di gioco basato sull’universo di Zelda, orientato al multiplayer ma privo di una struttura narrativa in grado di aggiungere qualcosa alla già complessa timeline di questa saga. Fortunatamente ci sbagliavamo: anche se Tri-Force Heroes non è un canonico capitolo della serie, questo è un titolo che introduce un nuovo mondo, una nuova storia e, perché no, un nuovo modo di approcciarsi all’avventura.
L’unione fa la Triforza
Come avvenuto con The Legend of Zelda: Four Swords Adventure ai tempi di Nintendo GameCube e GameBoy Advance, The Legend of Zelda: Tri-Force Heroes è un titolo principalmente orientato al multiplayer. Il gioco, infatti, ci chiede di cooperare con altri due amici per risolvere puzzle di difficoltà crescente, che spesso richiedono una certa coordinazione e un grande lavoro di squadra. Dimenticatevi le solitarie avventure di Link: in questo gioco la presenza dell’altro non è solo una caratteristica, è il vero fulcro dell’esperienza.
Il titolo, strutturato a livelli, inizia con alcuni enigmi abbastanza semplici e piuttosto individualisti: dobbiamo sconfiggere i nemici per sbloccare una porta, attivare un interruttore colpendolo, eccetera. Già nel livello successivo, però, i tre giocatori al controllo di tre Link colorati si trovano divisi in tre punti della mappa e percorrono una breve sezione in solitaria per riunirsi. A questo punto, si trovano di fronte a un interruttore irraggiungibile da un solo personaggio: i giocatori sono dunque chiamati a costruire una torre di Link e a lanciare il giocatore posto più in alto per raggiungere l’interruttore. Come spesso avviene nei giochi Nintendo, con eleganza veniamo introdotti al cuore di questo gioco, che spinge i giocatori a compiere delle azioni coordinate per riuscire a raggiungere luoghi inaccessibili, attivare pulsanti lontani o sconfiggere nemici e (splendidi) boss altrimenti invulnerabili.
In compagnia, seduti fianco a fianco, il gioco è estremamente divertente: parlandosi ci si coordina, ci si consiglia, si cercano di unire le proprie menti per risolvere gli enigmi. E, soprattutto, si gioisce, ci si dispera, ci si incita, ci si insulta. Erano anni che non trovavamo un gioco capace di rallegrarci così in fretta e in maniera così semplice.
Quando si abbandona la modalità multiplayer locale per spostarsi online, però, le cose cambiano radicalmente. Tutti i consigli che i tre giocatori si possono dare a voce, infatti, in questa modalità vengono affidati a una serie di pittogrammi con protagonista Link. Il gioco, in altre parole, non supporta la chat vocale, una scelta spesso criticata a Nintendo ma che, in questo caso, fa solo del bene al gioco. Quando ci si trova privi della parola e si è costretti ad affidarsi a dei pittogrammi, dunque, le cose si complicano e possono diventare ancora più esilaranti. Nelle nostre sessioni di gioco online ci siamo trovati a risolvere un enigma in due, mentre il terzo giocatore brancolava ancora nel buio: lo abbiamo letteralmente bombardato di emoticon per cercare di spiegargli il da farsi, che ha compreso dopo un paio di minuti facendoci tirare un sospiro di sollievo. Anche se, al momento della prova, abbiamo avuto alcuni brevi episodi di lag, il gioco online si è rivelato molto più divertente del previsto e, in alcuni casi, persino più emozionante del multiplayer locale.
Vi è infine una modalità arena che consente ai giocatori di scontrarsi nell’unica parte competitiva del gioco, che ci spinge a prenderci a spadate in luoghi molto piccoli e, talvolta, basati sulla verticalità.
Tutto questo, però, ha qualche limite: tutte le modalità multigiocatore sono giocabili da tre e solo tre giocatori. Se non avete altri due amici con cui giocare, dunque, resterete vincolati alla modalità giocatore singolo o all’online. Nintendo ha da subito intuito un potenziale problema, ed ha fatto in modo che Tri-Force Heroes sia quasi interamente giocabile anche in modalità download. In altre parole, è sufficiente avere due amici in possesso di una console Nintendo 3DS e di una sola copia del gioco per poterselo godere quasi interamente.
Anche in singolo
Se il vero nucleo di The Legend of Zelda: Tri-Force Heroes si riscontra nel multiplayer, il gioco ci delizia anche con una modalità per giocatore singolo che modifica in maniera piuttosto importante la struttura del gioco. In single player, infatti, il giocatore si ritrova al controllo di un solo Link e di due doppioni, che si tramutano in statue invulnerabili quando non sono utilizzati. Il giocatore è spesso chiamato a temporizzare le proprie azioni e a passare in rassegna i tre Link per riuscire a risolvere gli enigmi, che si modificano (spesso lievemente) per adattarsi a questa nuova meccanica, con il risultato di aggiungere una certa legnosità nella risoluzione di alcuni enigmi, semplicissimi se risolti in compagnia di due amici. Le partite in single player sono dunque più lente e molto meno stimolanti di quelle in multiplayer, ma consentono di vedere gli enigmi da un altro punto di vista e di imparare come muoversi nei livelli per poi cercare di completare il gioco online il più rapidamente possibile.
In ogni caso, si trascorre molto tempo in modalità giocatore singolo all’interno dell’hub cittadino dove si svolge la vicenda. Perché Tri-Force Heroes un gioco che, in pieno stile Zelda, narra una storia. Questa volta ci troviamo in un luogo dove tutti gli abitanti hanno il pallino della moda, e in cui lo strambo Re Boccolone ci chiede di salvare la figlia, il cui “stile” è stato portato via ed è costretta a vestirsi in una assai poco elegante tuta grigia. La vicenda fa da pretesto per introdurci una seconda, importante meccanica legata ai costumi che il giocatore può ottenere attraverso un sistema di crafting. Alla fine di ogni mondo – costituito da tre livelli e un boss finale – si può infatti aprire uno scrigno che dà accesso a un materiale necessario per creare nuovi costumi. Questi, una volta attivati, modificano il comportamento e le capacità del personaggio e, conseguentemente, il modo in cui ci si approccia al gioco. Vi sono vestiti che consentono di camminare sulla lava, abiti che offrono bonus di vario tipo e, addirittura, un costume da eroe dei Super Sentai che permette di effettuare qualcosa di speciale quando tutti e tre i giocatori lo indossano.
Poiché i materiali per il crafting vengono dati in maniera randomica alla fine di ogni mondo, il giocatore è spesso chiamato a rigiocare i livelli per poter ottenere tutti costumi. Anche se la campagna principale include più di 120 livelli, la durata complessiva della prima run è di molto inferiore a quella di un normale Zelda. Ciononostante, è la struttura stessa del gioco a spingerci a rigiocare e a prolungare la nostra esperienza. I diversi costumi, la possibilità di affrontare il gioco in single player o con qualche amico, la modalità online e persino i diversi power up raccolti dagli eroi all’inizio di ogni mondo modificano l’esperienza e allontanano la ripetitività. Tri-Force Heroes è un titolo fatto per essere giocato e rigiocato, e che può mantenere la vostra attenzione per diverse ore se amate giocare in maniera sociale o, semplicemente, siete dei maniaci collezionisti e desiderate tanto sbloccare alcuni fra i costumi più bizzarri presenti nel gioco.

– In multiplayer è molto, molto divertente

– Alcuni livelli sono geniali

– I costumi modificano l’approccio ai livelli

– Supporto modalità Download

– Il single player non regge il confronto con il multiplayer

– Sono sempre necessari due amici per giocare in locale

8.0

The Legend of Zelda: Tri-Force Heroes non è il solito titolo di questa serie. Al contempo, pero, non è nemmeno il piccolo gioco che si era paventato al momento del suo annuncio. Questo è un capitolo estremamente divertente di questa saga e capace di offrire ore ed ore di gioco su scenari che, talvolta, ci mostrano la pura genialità dei level designer di Nintendo. L’unico limite di questo gioco è dato dalla sua struttura orientata al multiplayer, che gli sviluppatori hanno in qualche modo cercato di aggirare con un single player funzionante ma un po’ raffazzonato. Se, tuttavia, siete disposti ad accettare che Zelda sa essere piacevole anche in compagnia, Tri-Force Heroes è un vero e proprio concentrato di divertimento che non tradirà le vostre attese.

Voto Recensione di The Legend of Zelda: Tri Force Heroes - Recensione


8