Recensione

The Legend of Zelda: Four Swords Plus

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a cura di Castigo

Presentato a sorpresa durante lo scorso E3, dopo poco meno di un anno ecco approdare su Game Cube Legend of Zelda: 4 Swords Plus.Il gioco nasce come espansione della sua versione portatile, inclusa sotto forma di bonus nella conversione di “A Link to the Past” per GBA; nel gioco portatile (fruibile esclusivamente in multiplayer) quattro Link cooperavano per salvare la principessa Zelda e sconfiggere Vaati, il loro nuovo nemico. Il titolo Game Cube dispone di ben tre modalità di gioco differenti e, per fortuna, almeno una di queste è fruibile da un solo giocatore: andiamo quindi a vedere nel dettaglio cosa ci propone di nuovo questo Z4S…

Hirule Adventure Come anticipato sopra, delle tre a disposizione, questa è l’unica modalità che può essere giocata pur senza la compagnia di almeno un amico e di un altro GBA. Va precisato che i Link su schermo saranno sempre e comunque 4, sia che giochiate in singolo o in gruppo: quindi se non avete a disposizione nessun amico con cui dividere il fardello del salvataggio di Hirule, controllerete tutti i personaggi da soli. La presenza su schermo di una così alta percentuale di eroi non è puramente coreografica: infatti per completare l’avventura dovrete risolvere numerosi puzzle per i quali sarà necessario utilizzare nel modo giusto ognuno dei 4 protagonisti. Ad esempio, per aprire alcuni portoni occorrerà premere 4 interruttori contemporaneamente, oppure dovrete sbloccare alcuni passaggi con un personaggio per farne passare un altro o, ancora, servirvi della forza di tutti e 4 per spostare oggetti pesanti. Naturalmente giocare con un gruppo di amici è molto più divertente che in solitario, ma grazie all’ottimo sistema di controllo anche affrontare il gioco da soli non risulta nè frustrante nè noioso.La storia parla di un sigillo che imprigiona il demone Vaati. Nell’antichità, un leggendario eroe, impugnando Quadrispada, si scisse in quattro parti, sconfisse il cattivone e lo imprigionò nella leggendaria lama. Casualmente mentre Zelda e le sei discendenti dei famosi saggi (ad occhio e croce collocherei il gioco più o meno prossimo, temporalmente, a “A Link to the Past) passavano di là, Vaati si sveglia e…tac! In un colpo solo si pappa capra e cavoli imprigionando Zelda e le altre sei. Con Zelda a cacciarsi perennemente nei guai, la vita di Link è davvero un inferno senza fine: comunque, com’è lecito aspettarsi, il prode eroe si getta all’inseguimento del cattivone in questione (e di un Link oscuro, sua nemesi malvagia), impugnando la leggendarria spada e dividendosi in quattro paffuti alter ego, distinguibili unicamente per il diverso colore degli abiti!

Shadow Battle La modalità Shadow Battle ci butta nell’arena per sfidarsi fino in 4 contemporaneamente. C’è poco da dire, semplicemente non ci sono regole: potrete prendere i vostri amici per gettarli dentro baratri senza fondo, appiccare loro fuoco, colpirli con martelli giganti, frecce e altre armi di vario genere, non c’è davvero limite alla cattiveria! Ne rimarrà soltanto uno…

Navi TrakersAnche la Navi Trakers è una sfida in multiplayer, ma in questo caso si tratta di una caccia al tesoro: mentre Dazel (ricordate la bionda piratessa di “Wind Waker?”) vi da indicazioni (in giapponese stretto) sullo schermo del televisore (con tanto di mappa ben visibile), voi, sul monitor del GBA, dovrete cercare la sua ciurma e recuperare le mappe del tesoro che hanno in serbo per voi. Chi colleziona più mappe entro lo scadere del tempo vince. Questa modalità è molto divertente e sfrutta in modo davvero simpatico la connettività tra GC e GBA; purtroppo la lingua giapponese, pur non rappresentando un ostacolo del tutto insormontabile (quello che dovete fare si intuisce facilmente), lascia un po’ di amaro in bocca perchè sul teleschermo, durante tutta la gara, sfilano una quantità di personaggi (tutti vecchie conoscenze da “Wind Waker”) moto divertenti e quello che fanno lascia solo intuire una dose massiccia di situazioni davvero buffe…insomma, pur non essendo fondamentale ai fini del gioco, si capisce che ci si sta perdendo qualcosa di molto divertente!

Un GBA come Joypad Chi si sta chiedendo perchè sia necessario utilizzare un GBA al posto del pad nel caso che si giochi in gruppo (proprio come avviene in “Final Fantasy Crystal Chronicles), troverà qui tutte le risposte.Proprio come avviene nel titolo Square Enix, Z4S sfrutta la connessione tra il GBA e il GC, ma se per FFCC la scelta poteva sembrare un poco forzata, nel titolo Nintendo la connessione è stata sfruttata molto meglio.Mentre tutti e 4 i giocatori si vedono sullo schermo della televisione, uno può decidere di entrare in una grotta per i fatti suoi, indipendentemente dal comportamento degli altri: in questo caso sulla TV continueremo a seguire la partita dei primi tre, mentre il giocatore al coperto continuerà a giocare sul proprio GBA. Se la cosa vi sembra inutile, sappiate invece che grazie a questo espediente si sono potuti creare tutta una serie di enigmi basati proprio sulla cooperazione e sul coordinamento reciproco: infatti per risolvere alcuni puzzle talvolta è necessario dividersi e collaborare tra chi è nel GBA (quindi nascosto alla vista degli altri) e chi è all’aperto, sullo schermo del televisore! La cosa è molto più complessa da spiegare che da mettere in pratica, comunque il divertimento è assicurato.

I 16bit hanno ancora tanto da dire!Esteticamente Z4S ricalca la grafica del mai dimenticato (e più volte citato in queto articolo) Zelda per Snes. La scelta di realizzare un gioco completamente 2D dimostra ancora una volta come Nintendo abbia coraggio da vendere e come sappia sempre essere fedele a ciò che afferma, e cioè che per rendere un gioco divertente, non servono milioni di poligoni, ma idee fresche e stimolanti.La grafica di Z4S è davvero piacevole nella sua semplicità, ma ricca di piccole chicche ed effetti deliziosi: mentre camminiamo si può notare l’ombra delle nuvole che si spostano e che si deformano col vento, oppure il loro riflesso nei laghetti. Le esplosioni sono identiche a quelle di Zelda per GC e la realizzazione del fuoco e di altri effetti di luce è davvero pregevole. L’unico appunto che si può muovere sulla realizzazione grafica è l’eccessivo riciclo di sprites della versione 16bit: a parte quelli disegnati ex novo, i nemici presenti nel gioco sono gli stessi di 12 anni fa! Davvero un peccato se si pensa a quello che la potenza di un GC poteva fare.Il sonoro, infine, pesca a piene mani dai capitoli precedenti, proponendo remix di temi classici e indimenticabili sempre dalla versione 16bit che si sposano perfettamente con il tipo di gioco.

– Divertente e immediato

– Bellissimi richiami ai giochi precedenti

– Multiplayer divertentissimo

– Poco longevo in singolo

– Realizzazione di alcuni sprite decisamente trascurata

8

Che siate in gruppo o da soli, non posso che consigliare a tutti questo primo Party Game dedicato al franchise di Zelda. The Legend of Zelda: Four Swords Plus è un titolo bello a vedersi (soprattutto se siete fanatici del 2D) e divertente da giocare. La connessione col GBA è stata sfruttata al meglio e sebbene a qualcuno possa risultare difficoltoso riunire 4 amici muniti di GBA, lo sforzo vi ripagherà ampiamente in divertimento. Se siete amanti di Zelda, Hirule Adventure presenta 7 livelli divisi in 3 parti ciascuno, pieni di puzzle ed enigmi tipici della serie, mentre le altre modalità multiplayer garantiscono una longevità più che egregia, capace di scalzare persino Mario Kart dal suo trono. Compratelo assolutamente!

Voto Recensione di The Legend of Zelda: Four Swords Plus - Recensione


8