Recensione

The King of Fighters '94

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a cura di AP

Di picchiaduro per Neo Geo ne sono già usciti parecchi, ma nessuno è riuscito a rendere onore a questa categoria. Un po’ per demeriti dei programmatori che hanno prodotto giochi troppo ripetitivi e con poca voglia di innovare, un po’ perchè c’era uno scomodo paragone sulla piazza (un certo titolo Capcom…) e quindi fino ad ora chi era appassionato di picchiaduro bidimensionali aveva ben poca scelta. Recentemente su Virtual Console è arrivato a sorpresa questo The King of Fighters ’94 che, riunendo molti personaggi carismatici di SNK in un solo titolo, è riuscito a proporre un’alternativa in un parco titoli fino ad ora non particolarmente esaltante in questo genere.

La nascita del tag… o quasiLa più grande innovazione al di la di mosse di difesa e di attacco sta nella possibilità di giocare in singolo con tre diversi personaggi. In pratica voi non sceglierete un guerriero, ma un team composto da tre elementi. Potrete decidere ad ogni incontro l’ordine di ingresso dei vostri lottatori in modo da organizzare una strategia adeguata alternando diversi stili di lotta per avere la meglio sui vostri avversari. Giocando in doppio avrete anche la possibilità di effettuare un incontro classico utilizzando solo un combattente, scelta che pare in grado di accontentare sia chi è in cerca di novità, sia chi è ancorato alle tradizioni.Una volta scesi nell’arena occorre dire subito che il gioco c’è e si vede. Una volta sconfitto il vostro avversario recupererete un po di energia (non tutta però) e affronterete il lottatore successivo. Chi rimane con almeno un lottatore in piedi vince lo scontro e passa il turno. I team che potrete controllare sono otto per un totale di 24 personaggi giocabili. La loro caratterizzazione e le mosse a disposizione rendono questo titolo molto vario e tecnico e sebbene non ci sia ancora la possibilità di crearsi un proprio Team scegliendo ogni singolo elemento(opzione che si rese possibile a partire dal capitolo successivo), i team attuali risultano tutti piuttosto bilanciatti e soddisfacenti. Lascia un po’ perplessi l’assegnazione di alcune nazioni ai personaggi che onestamente non c’entrano nulla. Per esempio in Italia c’è il team di Fatal Fury composto dai due fratelli Bogard (americani) e il giapponese Joe Higashi, ma non essendo un fattore significativo in termini di godibilità del prodotto possiamo tranquillamente soprassedere. Nonostante una grafica in alcuni casi un po troppo pixellosa e “sporca” le animazioni appaiono piuttosto convincenti e legate tra loro. Le ambientazioni rispecchiano il luogo di appartenenza del team con scenari curati e ben disegnati. I colpi speciali sono abbastanza convincenti e la possenza di alcuni lottatori si avverte dai movimenti lenti, impacciati ma inesorabili, così come i personaggi più agili volano per lo schermo portando con loro tutta la grazie e l’armonia che li contraddistingue. Inoltre la amalgama di queste serie famose ha giovato alla direzione artistica del titolo SNK donandogli uno stile tutto suo e ben definito. Ben implementata la presenza degli altri membri del team ai lati dell’arena che reagiscono all’andamento dell’incontro preoccupandosi quando sarete in difficoltà o esaltandosi nel caso in cui si stia dominando. Ovviamente ogni personaggio ha le sue pose di vittoria che lo contraddistingue anche durante il combattimento e nel modo di schernire l’avversario.

Caro vecchio gameplayLa possibilità di utilizzare tre combattenti in serie potrebbe complicare la vita a tutti quelli che sono dei nuovi arrivati e non conoscono i personaggi e le loro mosse. In loro aiuto arriva un manuale elettronico davvero curato soprattutto nel capitolo personaggi. Qui oltre alla storia di ciascun lottatore potrete vedere come si effettuano le rispettive mosse. Spesso le classiche mezzalune la fanno da padrone e eseguire alcune mosse potrà risultare un po’ difficoltoso ma la pazienza premierà chi desidera applicarsi. Il controller più indicato con questo genere di giochi risulta sempre essere il Classic e sebbene sia possibile giocare anche con il Wii Remote, la disposizione dei colpi potenti mappati sui tasti A e B li rendono pressocchè inarrivabili ed inutili. Anche con il joypad tradizionale comunque non è sempre immediata l’esecuzione di qualche mossa che a volte non viene accettata nonostante una buona esecuzione. Infine si sente un po’ la mancanza di altri due tasti adibiti solitamente all’esecuzione di colpi di intensità media. Come al solito giocare contro un amico risulta più appagante, infatti la CPU tende a creare delle situazioni in cui non riuscirete a colpire il vostro avversario o peggio ancora riceverete una grande quantità di danni senza particolari motivi.Il più grande difetto di The King o Fighters ’94 è però quello di essere il primo capitolo di una lunga sere ed è quindi quello con più caratteristiche vincenti ma allo stesso tempo migliorabili. Se volete un picchiaduro da affiancare a Street Fighter 2 avete trovato quello che fa per voi, ma sappiate che comunque il titolo Capcom rimane sempre un gradino più in alto.

– Nuovo sistema a squadre

– Tanti personaggi carismatici

– Tecnico quanto basta

– Manuale elettronico completissimo

– Impossibilità di personalizzare i team

– Grafica un po’ troppo pixellosa

– Usciranno anche le annate successive

7.0

Per essere il primo episodio di una lunga serie, King Of Fighters ’94 svolge un gran bel lavoro. Personaggi numerosi (molti dei quali carismatici), una colonna sonora buona ma non eccellente e un sistema di combattimento nuovo e sperimentale (per l’epoca) fanno di questo titolo un valido esponente del genere. Peccato per la grafica a tratti sottotono e per i miglioramenti del sistema di gioco che arriveranno solo in seguito. Restano comunque 900 Wii points spesi bene in attesa delle annate successive. Un titolo da prendere in considerazione per le lunghe nottate delle vacanze natalizie, con cui divertirsi ricordando i vecchi tempi dei picchiaduro 2D.

Voto Recensione di The King of Fighters '94 - Recensione


7