Recensione

The Elder Scrolls Online: Thieves Guild

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a cura di Plinious

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Elder Scrolls Online
The Elder Scrolls Online
  • Sviluppatore: Zenimax Online
  • Produttore: Bethesda
  • Distributore: Warner
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 4 Aprile 2014 PC/Mac - 9 giugno 2015 PS4/XONE - 6 giugno 2017 (Morrowind) - 5 giugno 2018 (Summerset)

Thieves Guild rappresenta il terzo contenuto scaricabile per The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited (d’ora in poi TESO). Uscito nel corso di marzo su PC, Xbox One e PlayStation 4, Thieves Guild può essere fruito da chi ha attivo l’ESO Plus (il canone mensile) o acquistato nel Crown Store per 2000 Crown, corrispondenti a circa €15.
Il DLC è stato accompagnato da una patch gratuita per il gioco base che ha introdotto vari miglioramenti quali lo scrolling combat text, decine di ribilanciamenti al gameplay e alle classi, sei nuovi item set, sei stili di crafting inediti e il client a 64-bit (su cui torneremo dopo).
Come avevamo detto nella nostra anteprima di febbraio, Thieves Guild ricalca in buona parte la strada intrapresa da Orsinium: anche questo DLC, infatti, presenta uno scaling che porta qualsiasi personaggio al livello necessario per affrontare i nuovi contenuti. Nuovi contenuti che sono esclusivamente PvE e, come da titolo, si concentrano sull’iconica organizzazione di borseggiatori, rapinatori e scassinatori da sempre presente nei titoli della saga The Elder Scrolls. Siete pronti ad entrare nei ranghi della Gilda dei Ladri?
Un tempo questa era la nostra città… e lo sarà di nuovo
Sono tempi duri ad Abah’s Landing, città portuale situata nella penisola di Hew’s Bane. Dopo un colpo andato terribilmente male, la Gilda è caduta in disgrazia e lotta per la sua sopravvivenza: accusata di aver rubato la dote di Falorah, un’influente nobile della regione, e per questo assediata dalla congrega di mercenari nota come Iron Wheel, la Gilda ripone in noi le ultime speranze. Al giocatore spetta dunque il compito di riportarla all’antica gloria, scalando i ranghi della Gilda e intanto scoprendo quali macchinazioni si celano dietro a misteriosi avvenimenti. Tutto ciò si esprime attraverso una storyline composta da cinque capitoli della durata di circa 12 ore. Si tratta di missioni piuttosto riuscite e divertenti, che talvolta consentono di compiere scelte multiple che possono avere ripercussioni sulla trama anche a distanza di ore. Niente di trascendentale, sia chiaro, ma sicuramente gradevole. A mano a mano che avanziamo nella storia faremo inoltre conoscenza dei vari membri che compongono la Gilda, che in alcune missioni ci porteremo dietro come companion. Come già successo in Orsinium, ad alcuni personaggi ben caratterizzati se ne affiancano altri scialbi o persino fastidiosi.
I cinque capitoli della main quest, tuttavia, non possono essere giocati sequenzialmente: ogni missione richiede infatti di aver raggiunto un certo grado nella nuova linea di abilità dedicata alla Gilda dei Ladri. Questa meccanica simula la nostra scalata di ranghi all’interno della Gilda e costituisce un furbo espediente da parte di ZeniMax per spingere il giocatore a guardarsi un po’ intorno senza rushare la quest principale.
D’altra parte di roba da fare in questo nuovo DLC non ne manca, anche se siamo lontani dalla sovrabbondanza di Orsinium (ma d’altronde costa 1000 Crown in meno). Mai vista prima in alcun capitolo della serie, Hew’s Bane è una regione tropicale di ispirazione persiana non immensa (sicuramente più piccola di quelle del gioco base) ma curata. Qui ci aspetta la solita infornata di skyshard da trovare, delve da ripulire e world boss da sconfiggere. Peccato che dopo qualche ora ne conosceremo già a memoria tutte le gole e gli anfratti, lasciando la sensazione che a livello di estensione si potesse fare qualcosa in più.
Artisticamente invece non si può dire nulla al lavoro degli sviluppatori: la nuova ambientazione arabeggiante è molto piacevole a vedersi e Abah’s Landing è un piccolo gioiello, grazie a un’art direction pregevole e un level design intricato che si sviluppa anche in verticale tramite tetti e passaggi rialzati. Abah’s Landing è insomma la città meglio realizzata di TESO e le attività a cui dedicarsi abbondano, come dimostrano i quartieri nobili e le ville degli sceicchi in cui è possibile intrufolarsi di nascosto per arraffare tutto il possibile. Potremo trarre lauti profitti dalle attività criminali grazie ai miglioramenti apportati allo stealth e al justice system, ma non è tutto oro quello che luccica.
Grand Theft Scrolls
In aggiunta alle ruberie in giro per Abah’s Landing, Thieves Guild propone infatti diverse quest ripetibili che possono essere completate, oltre che per avanzare di grado nella Gilda e racimolare un po’ di soldi, anche per guadagnare oggetti utili. Queste attività sono di tre tipi, che potremmo chiamare riacquisizioni, furti e Heist. Le prime sono semplici quest giornaliere che chiedono di recuperare un oggetto smarrito da qualcuno, mentre le seconde (che possiamo fare più di una volta al giorno) ci mandano in giro per Tamriel allo scopo di borseggiare NPC, scassinare forzieri e amenità simili. Sebbene l’idea di far tornare i player in vecchie zone del gioco per compiere questi lavoretti fosse sulla carta promettente, la loro realizzazione è piuttosto blanda: queste attività sembrano fatte con lo stampino e vengono facilmente a noia dopo poche ore.
Discorso differente invece per le Heist, missioni istanziate in cui dobbiamo rubare reliquie e tesori in aree altamente sorvegliate e tornare indietro nel modo più quieto e silenzioso possibile, ottenendo dei bonus in caso di riuscita entro un certo tempo. Questo contenuto si presenta come un ottimo diversivo per staccare dalla solita tiritera di massacro di mob e quest varie. Purtroppo però anche qui l’inghippo è dietro l’angolo: le mappe in cui si svolgono le Heist non sono infatti più di quattro, che si ripetono ciclicamente, e il loro level design è tutt’altro che elaborato. Ci sarebbe piaciuto vedere dei livelli strutturati con diverse entrate e passaggi secondari che esaltassero la vena stealth di queste missioni, invece il tutto si riduce a scarni dungeon formati da poche stanze messe assieme senza particolari guizzi o trovate.
La scarsa fantasia nel level design sarebbe comunque perdonabile se potessimo usufruire di uno stealth system rigoroso e perfettamente raffinato, ma purtroppo così non è, e anzi alcune scelte lasciano decisamente spiazzati. In primis le mappe presentano degli elementi dello scenario, quali ceste e barili, che possono essere usati come nascondigli improvvisati per sfuggire alla vista delle guardie che pattugliano la zona. Fin qui tutto bene, ma è possibile sfruttare questi nascondigli anche dopo essere stati scoperti: basta infatti infilarsi al volo dentro una di queste ceste, pur nel bel mezzo di un furioso combattimento con le guardie, per vedere queste ultime dimenticarsi incredibilmente di noi, uscire dallo stato di allerta e tornare alle loro elementari routine come se nulla fosse. Una scelta di design francamente incomprensibile, che farebbe quasi pensare a un bug se non fosse perpetrata in tutte le missioni da fare in stealth, e che “lamerando” un po’ consente di superare senza sforzo sezioni in teoria anche difficili.
Il sistema che regola lo stealth è inoltre troppo approssimativo: la nostra visibilità non dipende da quanto siamo in ombra e l’IA dei nemici è arbitraria, dato che a volte ci ignorano in bella vista e altre volte ci scorgono anche fuori dal loro cono visuale. Il problema diventa piuttosto rilevante se contiamo che alcune missioni (come appunto le Heist) puntano tutto sullo stealth, e veder fallire un obiettivo per un’imprecisione del gioco fa storcere il naso. Certo, in un MMO sarebbe ingiusto pretendere la stessa precisione delle meccaniche stealth di Thief o Splinter Cell, che sono giochi incentrati solo su quello, ma resta la sensazione che molte cose potessero essere fatte meglio.
Nonostante tutto sgraffignare beni preziosi, borseggiare ignari passanti e scassinare serrature rimane un’attività divertente e lucrosa, e il senso di progressione è costante grazie alle abilità passive che si sbloccano salendo nella skill line della Gilda. TESO presenta insomma il miglior stealth system visto in un MMORPG, ma viene il sospetto che detenga questo primato più che altro per mancanza di concorrenza.
Le fauci di Loki… di Lorkj… di Lorkhaj!
Una volta completate le missioni di cui sopra torneremo nel quartier generale della Gilda, situato nei sotterranei di Abah’s Landing. Quasi ogni contenuto in Thieves Guild è accessibile in solo, con una sola grossa eccezione costituita da The Maw of Lorkhaj: nuova trial da 12 player, questo contenuto scala al livello del leader del party e può essere affrontato in normal mode e veteran mode con tanto di leaderboard. Le sue complesse meccaniche richiedono cooperazione e coordinazione tra i membri del gruppo, soprattutto per gli immancabili boss.
Giusto quindi aumentare l’offerta endgame del titolo, anche se purtroppo TESO continua a soffrire di problemi di ottimizzazione che ormai, a due anni dalla release, risultano difficili da giusticare. Il client a 64-bit, rilasciato in beta a marzo, è stato praticamente ingiocabile per settimane: a fronte di caricamenti più brevi facevano infatti capolino una cascata di problemi tecnici, da texture mancanti a disturbi sonori, che ZeniMax sta un po’ alla volta risolvendo. Anche il vecchio client a 32-bit non è tuttora un campione di affidabilità, e più di una volta il gioco è improvvisamente tornato alla schermata di login nel bel mezzo di una missione.
Hasta la vista amigos
Infine, un paragrafo per dire che questo è l’ultimo articolo del sottoscritto sulle pagine di SpazioGames, portale per cui scrivo da ormai cinque anni. I progetti di vita in cui mi sono imbarcato, nonché la necessità di laurearmi nei prossimi mesi, mi hanno portato a percorrere strade diverse che in questo momento richiedono tutto il mio tempo e il mio impegno. Restare su SpazioGames per scrivere un articolo ogni sei mesi sarebbe poco serio nei confronti del lavoro degli altri ragazzi. Ci tengo a precisare che lascio in estrema serenità e augurando il meglio alla redazione, vecchi e nuovi arrivati. Sarò sempre grato a SpazioGames per avermi dato la possibilità di iniziare a scrivere di videogiochi da quando, nell’estate del 2011, carico di entusiasmo pubblicavo l’anteprima di un MMORPG chiamato The Secret World.
Chi volesse continuare a leggermi sa dove trovarmi. Ci becchiamo in giro!

– Artisticamente ispirato

– Storyline di gilda piuttosto longeva

– Nuova trial endgame

– Diversi nuovi set di armature

– Client a 64-bit instabile

– Quest ripetibili trascurabili

– Talvolta le meccaniche stealth si rompono

– La nuova zona è piuttosto ristretta

6.5

Thieves Guild è un DLC più ambizioso di Orsinium poichè tenta di rinnovare le dinamiche base di The Elder Scrolls Online, riuscendoci però solo in parte: lo stealth system è infatti approssimativo e le sue meccaniche a tratti aggirabili lamerando un po’, mentre le attività giornaliere per la Gilda vengono presto a noia. Il client, poi, continua imperterrito a soffrire di tutta una serie di problemi di stabilità, sia nella nuova versione a 64-bit che in quella classica, con crash e disconnessioni neanche così sporadici. Ciononostante, Thieves Guild non è affatto un DLC da buttare, grazie al fascino dell’inedita ambientazione, alla nuova trial di gruppo e alla storyline della Gilda dei Ladri, piuttosto longeva e con alcune divertenti missioni.

ZeniMax ha però finito il credito: ora è importante che lavori con decisione e lungimiranza sul prossimo DLC dedicato alla Confraternita Oscura, al fine di adottare fino in fondo una strada difficile ma necessaria come quella di rimuovere dal gioco i dannosi veteran rank. D’altronde, nella vita ci vuole coraggio.

Voto Recensione di The Elder Scrolls Online - Recensione


6.5