Anteprima

The Beatles: Rock Band

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a cura di Mugo

Sarebbe troppo facile liquidare i Beatles classificandoli come il gruppo col maggior successo di sempre o come la band più influente per lo sviluppo della musica pop del ventesimo secolo, il quartetto di Liverpool è stato infatti al centro di un fenomeno di costume che ha coinvolto l’intero pianeta a livello sociale, artistico e mediatico. L’immenso universo dedicato ai quattro Baronetti era rimasto fino ad oggi privo di una trasposizione video ludica, quale momento migliore dunque di quello caratterizzato dal successo dei giochi musicali per colmare la lacuna? E’ così che Electronic Arts ed MTV Games hanno portato alla Gamescom tedesca The Beatles: Rock Band con un enorme palco nello showfloor ed una saletta più raccolta dedicata alla stampa. L’uscita del titolo è vicina, vediamo insieme quali saranno le principali caratteristiche da valutare in sede di recensione.

All you need is rythmLo si può intuire dal titolo stesso del gioco, The Beatles: Rock Band è una simulazione musicale del tutto simile come impostazione base ai precedenti capitoli della serie. Si imbracciano le periferiche, perfette riproduzioni degli originali strumenti dei Beatles e si premono i tasti (o si colpiscono i pad della batteria) rispettando le indicazioni di tempo a schermo. Le prime novità però arrivano sul fronte degli strumenti: oltre al fattore estetico (ed infatti gli sviluppatori hanno cercato di riprodurre fedelmente gli strumenti dei fab-four, ferma restando la possibilità di giocare il titolo con le edizioni precedenti), è la composizione del complesso musicale ad essere diversa da quelle a cui siamo abituati dato che avremo chitarra, basso, batteria e per la prima volta la possibilità di fare armonie a tre voci. Un’altra caratteristica unica di questo capitolo è il fatto di non avere nessuna canzone da sbloccare procedendo nel gioco: la scelta è stata dettata dal fatto che se è vero che nella modalità storia si ripercorreranno i successi dei Beatles in ordine cronologico è anche vero che a volerlo giocare con gli amici sarebbe stato difficilmente digeribile non potersi cimentare da subito con il proprio pezzo preferito, magari risalente ad un periodo più recente della vita della band. Questo ovviamente ha posto delle problematiche inedite nell’organizzazione delle meccaniche di premio: infatti, se una volta la principale gratificazione per un’esecuzione di livello era lo sbloccare un’altra canzone, ora si verrà ricompensati con un numero di stelline proporzionale alla qualità della nostra esecuzione con le quali sbloccare delle foto rare, alcune inedite, uscite per la prima volta dagli archivi personali dei detentori dei diritti. Forse però le foto non sono sembrate abbastanza ed in effetti solo i fans più accaniti si sarebbero accontentati di immagini statiche dei loro beniamini, ecco dunque che a soccorso degli sviluppatori accorre l’enorme quantità di materiale disponibile sul gruppo musicale più famoso di sempre ed è così che con le foto si potranno sbloccare video e file audio contenenti i retroscena ai concerti oppure i viaggi o semplicemente la vita personale dei quattro musicisti. Da un lato non possiamo che trovarci d’accordo con la scelta degli sviluppatori, sarebbe stato artificiale un titolo con le pretese di completezza di The Beatles: Rock Band nel quale non si potessero suonare da subito tutti i pezzi inclusi, ma dall’altro il meccanismo di gratificazione del giocatore rischia di non essere ben bilanciato per coloro i quali non siano particolarmente affini alla musica trattata oppure, caso più unico che raro, non abbiano mai sentito neanche parlare dei Baronetti della musica.

Otto anni per cambiare il mondoSì, solo otto anni sono bastati ai Beatles per rivoluzionare completamente musica e costume dell’intero pianeta, ma anch’essi dal 1962 al 1970 hanno cambiato più e più volte stile evolvendosi e facendo proprie le influenze dei singoli elementi del gruppo. Questa particolare caratteristica è evidente anche solo guardando le immagini delle loro apparizioni pubbliche, si passa dai completi dei primi anni alla fase più hippie e psichedelica degli ultimi anni ’60 con il viaggio in India. Questo stile così eterogeneo è stato riprodotto anche dagli sviluppatori di Harmonix Music Systems e tradotto nelle ambientazioni in cui vedremo scorrere le note da eseguire. Infatti sono state riprodotti alcuni degli eventi simbolo nella carriera dei Beatles ed utilizzati a cornice delle relative canzoni per ottenere un effetto più realistico, potremo quindi emulare il quartetto in ambientazioni storiche tra le quali la più evocativa è certamente il tetto dello studio di registrazione dei quattro diventato il teatro dell’ultimo loro storico concerto. Oltre alle ambientazioni reali sono state riprodotte anche quelle di alcuni video musicali del gruppo garantendo così il coinvolgimento totale dei giocatori. L’aspetto tecnico del titolo è risultato particolarmente curato dal punto di vista dell’immediatezza (fondamentale in un gioco musicale) e della personalità, i Beatles sono riprodotti fedelmente a schermo ed inoltre ci è stato detto come Yoko Ono abbia contribuito molto per garantire questa fedeltà: la compagna storica di John Lennon ha seguito con attenzione ogni fase di realizzazione del prodotto (insieme Sir McCartney, Ringo Starr ed Olivia Harrison) arrivando a dare indicazioni precisissime sulle animazione dei quattro non transigendo in nessun caso.

– Ricreata perfettamente l’atmosfera dei Beatles

– Molto materiale per i fans

– Tracklist con brani immortali

The Beatles: Rock Band è un titolo che cerca di coniugare il successo dei giochi musicali all’enorme lascito della band simbolo della musica leggera e lo fa sapientemente mescolando la giocabilità a cui siamo abituati allo stile dei musicisti di Liverpool. Chiaramente l’intento degli sviluppatori è quello di raggiungere un uditorio quanto più vasto possibile andando a soddisfare sia i palati dei fans che quelli di chi non si è mai avvicinato alla band. Se i primi risulteranno senza dubbio soddisfatti alcuni dubbi rimangono per i secondi per i quali un titolo così particolare potrebbe non fornire un’adeguata spinta a giocarlo nel tempo. Per scoprire se questa alchimia è stata trovata e per una recensione completa del titolo, atteso per il 9 settembre, non perdete di vista Spaziogames.it.