Recensione

The Baconing

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a cura di Ctekcop

Ritorna con The Baconing, in quello che è de facto il terzo capitolo della trilogia a lui dedicata, Deathspank, l’eroe più pazzo e fuori dagli schemi dei videogiochi degli ultimi tempi, anzichè il migliore come lui crede.

Per questo episodio i ragazzi di Hotehad Games, già creatori dei primi due capitoli, si sono sganciati dalla partnership che li legava ad Electronic Arts la quale aveva finanziato, permettendone così la nascita credendo fortemente nel progetto, e distribuito Deathspank e Thongs of Virtue. Purtroppo non è stata nemmeno rinnovata la collaborazione con il geniale Ron Gilbert che aveva dato un contributo importante a livello di design e sceneggiatura catalizzando l’attenzione verso questi due progetti che avrebbero corso il rischio di passare troppo inosservati non fosse stato per la sua firma.
Con tutte queste vicissitudine è lecito chiedersi se lo spirito di The Baconing sia rimasto lo stesso, fresco ed irriverente come già ammirato nei suoi predecessori.
Deathspank, hero to the Downtrodden!
Deathspank, dopo aver sconfitto tutti quanti i suoi nemici, è decisamente annoiato. Il nostro eroe decide quindi di provare contemporaneamente tutti quanti i tanga della virtù faticosamente guadagnati in Thongs of Virtue. Questa si rivela essere una decisione decisamente azzardata: nel far ciò ha innavvertitamente creato una malevola incarnazione di sè stesso, Antispank che semina caos e distruzione in tutta Spanktopia. Per rimediare al suo errore Deathspank decide di imbarcarsi in una nuova epica quest per distruggere i tanga bruciandoli nei bacon fire sparsi per il globo, da cui il nome The Baconing. Una volta fatto ciò avrà finalmente la possibilità di battersi con Antispank, riportando la pace e la tranquillità a Spanktopia. 
Agli aficionados di quello che sta diventando un vero e proprio brand farà sicuramente piacere incontrare nuovamente molti personaggi secondari già conosciuti; nonostante ciò non è strettamente necessario aver giocato l’intera serie per capire le vicende narrate in quest’ultimo capitolo. Non che ci sia molto da capire in effetti.
La sceneggiatura, pur nella banalità non-sense delle vicende narrate, è il punto forte di questo titolo. Si ha che fare con dialoghi mai troppo lunghi, piacevoli, sempre divertenti ed esilaranti: l’umorismo è rimasto immutato, col medesimo stile che, possiamo dirlo, caratterizza le sempre più spassose e paradossali avventure di Deatspank. Anche i personaggi che rischierebbero di essere delle macchiette sono in realtà ben caratterizzati e dalla battuta pronta. In sostanza è tutto veramente ben scritto: viene voglia di procedere nel gioco anche solo per leggere le prossime irriverenti e taglienti battute.
Massive Corruption
Il gameplay presenta la semplice, immediata e collaudata formula di un hack and slash alla Diablo già apprezzata nei due precedenti capitoli, dove basta un semplice click del mouse sui nemici per attaccarli. Il sistema di controllo non si rivela essere sempre precisissimo, ma con la tastiera si possono effettuare anche dei piccoli spostamenti più precisi. 
L’unica vera novità di The Baconing è l’introduzione di una shield bash che permette a Deathspank di crearsi degli spiragli in mezzo alle orde di nemici che deve affrontare, aggiungendo qualcosina in termini di profondità e varietà dando la possibilità di scegliere se affrontare i nemici dalla distanza o tuffarsi a testa bassa in mezzo a loro. Per ridurre il potion spamming non si possono portare troppe pozioni con sé e per forza di cose si dovrà imparare a maneggiare correttamente lo scudo. Si avrà a che fare, come da tradizione, con tante nuove incredibili armi ed ancor più equipaggiamenti pazzi e fuori di testa: il nostro eroe Deathspank sembrerà spesso ridicolo ma avrà comunque sempre un non qualcosa di cool. È disponibile anche un nuovo livello di difficoltà più elevata che viene sbloccato una volta completato il gioco.
Permangono gli stessi difetti dei predecessori: un’interfaccia non comodissima rende il looting non così affascinante come in altri titoli ed il sistema di gestione di quest è sempre il medesimo troppo confusionario e poco chiaro. Forse è proprio in virtù di ciò che gli sviluppatori si sono concentrati maggiormente sull’avventura principale ora in grado da sola di sfiorare la decina di ore di durata se non si corre troppo. Purtroppo sono state tagliate quasi tutte quelle quest e sotto-quest secondarie che avevano caratterizzato e reso magari meno lineari Deathspank Thongs of Virtue.  
Piacevolissimo, quantomeno su PC, il ritorno della modalità cooperativa, ancora una volta troppo semplicistica, in locale: è sufficiente possedere un joypad per poter giocare in due sullo stesso schermo, sebbene a circa una settimana dall’uscita rimanga ancora qualche piccolissimo bug da limare. Non bisogna disperare perché comunque è già stata promessa una patch risolutiva.
Viva la varietà
Tecnicamente parlando non sono stati compiuti clamorosi passi in avanti rispetto ai predecessori di The Baconing al punto che ad un occhio critico potrebbe sembrare di trovarsi di fronte a qualcosa di qualitativamente scarso: per fortuna non è così ed anzi il colpo d’occhio sarà spesso affascinante.
La grafica punta tutto sul design, sempre ispirato, e sulla particolare commistione di elementi 2D in un mondo tridimensionale. Inoltre ora può vantare una varietà, una capacità di proporre coloratissime ambientazioni diverse tra loro sconosciuta ai capitoli precedenti.
L’audio è molto buono con effetti simpatici e brani audio dinamici sempre molto piacevoli. Anche il doppiaggio è di ottima fattura: in particolare la voce di Deathspank è ottima e sarà in grado di regalare perle clamorose. Peccato che il gioco sia interamente ed esclusivamente in inglese: la presenza della lingua italiana almeno a livello di sottotitoli avrebbe reso il tutto più fruibile anche dal pubblico più giovane della penisola a forma di stivale.

Requisiti hardwareRequisiti di sistema (PC)Sistema operativo: Windows XP SP3 o più recenteProcessore: Intel Pentium 4 o AMD Athlon 64 a 1.7 GHz or maggioreMemoria: 1 GB RAM o maggioreScheda Grafica: ATI Radeon X1900 GT 256MB o Nvidia GeForce 6800 Ultra 256MB PCI-E cards (Shader Model 2.0 e 24bit depth buffer richiesti)DirectX®: DirectX 2010HDD: 1.5 GB di spazio libero su Hard-diskSouno: 100% DirectX compatibile

Requisiti di sistema (MAC)Sistema operativo: OS X versione Leopard 10.5.8, Snow Leopard 10.6.3, o più recenteProcessore: Intel 1.8 GHz o maggioreMemoria: 1.5 GB RAM o maggioreGraphica: ATI Radeon x1900 o migliore/ NVIDIA 8600M o migliore con 128 MB o più di memoria video VRAM HDD: 2 GB di spazio libero su Hard-disk

– Il ritorno di Deathspank!

– Umorismo strepitoso

– Gameplay semplice ed immediato

– Co-op in locale anche su PC e MAC

– Alla lunga ripetitivo

– Nessun miglioramento vero rispetto ai primi capitoli

– Completamente ed esclusivamente in inglese

7.4

The Baconing è di fatto un ottimo more of the same che si rivolge agli appassionati di Deathspank i quali saranno senza dubbio in grado di apprezzarlo: permangono pregi e difetti della serie in grado di farlo amare, per il particolarissimo e spassoso stile grafico e l’umorismo scanzonato che costella quest’universo, o odiare, per la ripetitività e semplicità di fondo ed il forse eccessivo backtracking.

L’ultima fatica di Hothead ha sostanzialmente mantenuto le promesse e sarà sicuramente in grado di soddisfare chi è alla ricerca di un hack and slash fresco e leggero pur non avendo mai avuto a che fare con i capitoli precedenti della serie.

Voto Recensione di The Baconing - Recensione


7.4