Recensione

Th3 Plan

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a cura di Luke79

Da un idea originale della casa di sviluppo Monte Cristo nasce questo The Plan, titolo che si presenta ai giocatori in modo accattivante, con disegni fatti a mano e una storia ben costruita che lascia ben sperare. Il progetto è sicuramente ambizioso, vediamo il risultato…

Allievi di Arsenio LupinRobert Taylor e Stephen Foster sono due enfant terrible; astuti, agili e veloci, la loro amicizia nacque al college dove ben presto si fecero una fama di abili ladri. Il loro codice d’onore li portava a seguire alcune semplici regole: niente violenza, niente danni a cose o persone, niente furti di roba preziosa. Ai due interessava soltanto dimostrare la loro destrezza, cercando sempre colpi più complessi e difficili. La polizia del campus indagava, ma mai un solo indizio portava al diabolico duo, tanto da convincere gli inquirenti che i furti erano opera di professionisti.Nei tre anni successivi al college, riuscirono a farsi un nome presso una importante agenzia di consulenza assicurativa nella Grande Mela; testando nuove tecnologie, irrompevano negli uffici e nei magazzini dei clienti, mettendo a dura prova i più moderni sistemi di allarme e mettendo alle corde i migliori tecnici in fatto di sistemi di protezione.Le loro capacità non passarono inosservate. Un miliardario europeo, al secolo Anton Karavas, si interessò alla coppia di amici, invitandoli per un colloquio nella sua tenuta in Grecia, e si presentò a loro come un ex avventuriero ormai in pensione proponendo loro di lavorare solo per lui. Stephen e Robert accettarono ed entrarono in un mondo dominato dal denaro, dal potere e dalla violenza.Tuttavia, mentre Stephen era eccitato e in fibrillazione per questa nuova situazione, Robert non pareva assolutamente convinto. Egli credeva di dover mantenere fede al codice che li aveva guidati fino a quel momento e la loro amicizia iniziò ad incrinarsi. Passarono altri cinque anni, durante i quali, mentre il lavoro aumentava, le incomprensioni fra i due crescevano di pari passo; Robert aveva inoltre sviluppato una solida intesa con Alan Siegel, reclutato per lavori occasionali. I due si compensavano a meraviglia. Intanto Stephen si stava progressivamente innamorando di Valerie Carrera, alleata di Anton Karavas e letale come un cobra.Nel 1999, si presentò un occasione per un furto a quattro: un paio di ritratti di Rembrandt, esposti nel Museo Artistico di Montreal, dovevano finire nella collezione privata del miliardario… ovviamente dietro furto. In cambio, avrebbero ricevuto il prezioso Diamante Fiorentino, una gemma di altissimo valore. A colpo quasi concluso, Robert rimase imprigionato nella stanza dei quadri e, visto il pericolo, Valerie e Stephen fuggirono lasciandolo nei guai. Solo Alan rimase con lui, ma non poté fare nulla per salvarlo… ed è qui che entreremo in scena noi: nei panni dei quattro, saremo chiamati per prima cosa a far evadere Robert e ben presto ci troveremo coinvolti in un diabolico piano. The Plan ha così inizio…..

Rimanete nascosti nell’ombra o sarete scoperti!Il gioco si presenta come uno stealth game nel quale sarà necessario muoversi nell’ombra e saper gestire le intricate sezioni di gioco per non essere scoperti. Il tutto si svolge tra gallerie d’arte, prigioni, treni e alberghi, per un totale di 13 missioni, pochine direi, e purtroppo non molto varie. Inoltre le esigue sequenze d’azione non riescono a dare profondità a questo titolo che subito appare monotono e confusionario. L’unica cosa interessante è la divisione dello schermo in tre che ci permette di seguire le azioni di tutti i protagonisti; nella finestra più grande, ci sarà il personaggio che stiamo guidando, mentre nelle due più piccole gli altri, così potremo influire nelle situazioni di gioco di tutti, portando avanti la storia simultaneamente. L’idea è originale ma la realizzazione è pessima, un vero peccato perché era una formula che poteva funzionare.

Uno sguardo alla graficaIl gioco purtroppo non regge il confronto con le produzioni più moderne, risulta datato in tutti gli aspetti, dai personaggi poco curati agli ambienti scarni, e se poi si utilizza lo zoom, il cuore si riempie di tristezza nel vedere spigoli e imperfezioni. Peccato perché la realizzazione a fumetti delle scene di intermezzo è ben fatta e lasciava ben sperare, ricordando da vicino Max Payne.Il titolo viene proposto con una parziale localizzazione in Italiano – menù e sottotitoli – mentre il parlato rimane in Inglese. Il doppiaggio è decisamente poco ispirato come tutto il gioco e, molto spesso, ci troveremo ad ascoltare, se così si può dire, lunghe sessioni senza voce, con un audio saltellante che peggiora ancor di più il quadro generale.

– Idea di base buona

– Alcune interessanti sezioni di gioco

– Graficamente datato

– Poco vario

– Lo abbandonerete dopo un’ora… se non prima

5.0

Salviamo di questo The Plan la storia e l’originale idea di viverla attraverso 3 personaggi simultaneamente. Per il resto purtroppo risulta poco giocabile e datato dal punto di vista grafico, un vero peccato. Avrei voluto vedere lo stesso gioco realizzato con più cura. Così com’è lo sconsiglio: non vale i vostri soldi, a meno che non siete proprio amanti di Arsenio Lupin e figli.

Voto Recensione di Th3 Plan - Recensione


5