Recensione

Tentacles: Enter the Dolphin

Avatar

a cura di Naares

Con una mossa parecchio a sorpresa Microsoft ha deciso di pubblicare anche su iOs quello che a conti fatti era uno dei cavalli di battaglia della libreria video ludica Windows Phone. Tentacles: Enter the Dolphin era originariamente stato sviluppato per telefoni con sistema operativo Microsoft, ma il colosso di Redmond ha ritenuto opportuno espandere il bacino d’utenza portandolo anche sulla concorrenza. Una mossa commercialmente sensata, considerata la quantità di prodotti Apple in circolazione. 
Esplorando il corpo di un delfino
Nel gioco impersoneremo un microorganismo di nome Lemmy, che a causa di una serie di eventi si ritroverà all’interno del corpo di un bizzarro essere pseudo umano dalla testa di delfino, lo scienziato Professor Phluff. Partirà quindi un lungo viaggio che ci porterà attraverso numerosi organi del corpo del nostro ospite, per un totale di quaranta livelli base espandibili tramite un pacchetto extra dal costo di 99 centesimi. Il nostro avatar è un esserino dotato di quattro tentacoli, che utilizzerà per arpionare superfici solide e trascinarsi quindi da una parte all’altra. Cosí, all’interno di vene, arterie e cunicoli di dubbia natura sarà nostro compito guidare Lemmy tra spazi angusti e pieni di insidie, toccando i punti esatti in cui desideriamo che vengano lanciati gli artigli. Il sistema di controllo si rivelerà da subito estremamente user friendly, permettendoci di far avanzare il nostro eroe con disinvoltura attraverso le varie ambientazioni di gioco. Una buona implementazione della fisica ci garantirà la possibilità di giostrare la velocità dei nostri spostamenti, di dosare la forza di trazione dei nostri tentacoli in base a quanto lontano li lanceremo, e di bilanciare il nostro equilibrio aggrappandoci contemporaneamente a superfici differenti. Il tutto è molto più difficile da descrivere che da mettere in pratica, in quanto le leggi fisiche sono in realtà piuttosto ovvie e sufficientemente aderenti alla realtà. 
Ovviamente se tutto si riducesse a sfrecciare indisturbati da un punto A a un punto B il livello di sfida sarebbe pressoché inesistente, ma gli sviluppatori hanno ben pensato di aggiungere tutta una serie di elementi che cercheranno di renderci la vita difficile. Durante i nostri viaggi dovremo dunque evitare di finire contro superfici acuminate, aculei rotanti, villi velenosi, neuroni elettrificati, ghiandole alle prese con le proprie secrezioni o addirittura altri microorganismi, spesso di dimensioni simili alle nostre, qualche volta decisamente piú imponenti, veri e propri boss che si metteranno tra noi e la nostra meta. 
Il livello di difficoltà della produzione è stato ottimamente bilanciato, garantendo la possibilità di un approccio da casual gamer agevolato dalla iniziale semplicità dei livelli e dalla breve durata degli stessi, ma richiedendo un’impostazione più hardcore e movimenti ponderati nelle fasi avanzate del gioco. Inoltre – per i più perfezionisti – una volta completato un livello potremo vedere i nostri tempi e le nostre performance, misurate attraverso tre particolari valori. Nello specifico sapremo se siamo riusciti ad attraversare l’intero livello senza morire (non esiste un vero e proprio game over, avremo modo di tentare tutte le volte che vogliamo), se siamo riusciti a raccogliere tutti gli oggetti collezionabili incontrati nel percorso e se abbiamo superato la particolare sfida presente all’interno del livello. Parlando di sfide ne esistono di più tipi: a volte vi verrà chiesto di superare un tratto particolarmente ostico senza venire colpiti, altre volte di superare parte del livello entro un tempo limite. Riuscire ad ottenere il 3/3 in ciascun livello è un’impresa piuttosto impegnativa, soprattutto nelle fasi di gioco più avanzate. La possibilità di riaffrontare i livelli già superati andrà quindi incontro a chi desideri migliorare i propri tempi, i punteggi, o chi semplicemente voglia ottenere migliori risultati per quanto riguarda il completamento del gioco. Grande e immotivata mancanza è da questo punto di vista l’assenza di una qualsivoglia classifica online, che permettesse magari di raffrontare i nostri risultati a quelli degli altri giocatori. 
Stile e carattere
Esteticamente il titolo si presenta decisamente bene. Lo stile è caratterizzato da colori vivaci, forme cartoonesche che ad alcuni ricorderanno alcuni personaggi della serie Ubisoft di Rayman. Il character design è in effetti una delle componenti più riuscite dell’intera produzione, confermandosi come molto ispirato, ricercato ma nel contempo semplice ed efficace. A seconda della parte del corpo che ci troveremo ad esplorare i livelli si presenteranno con una buona varietà cromatica. Il codice sembra essere stato ampiamente ottimizzato per i device Apple, e le animazioni scorrono fluide senza tentennamenti di sorta, anche quando ci troveremo a toccare ovunque sullo schermo per via di prove a tempo o per sfruttare una qualche piattaforma mobile. Un plauso va anche ai disegni che con una certa frequenza si animeranno narrando la storia e lo scorrere degli eventi, senza far ricorso ad un parlato ma basandosi piuttosto su immagini significative e dallo stile ottimo. Anche per quanto riguarda la componente audio si segnano risultati di prima qualità, con un accompagnamento vario, per niente invasivo e molto ispirato, che non sfigurerebbe in platform tripla A per console casalinghe o PC.

– Giocabilità immediata e comandi molto reattivi

– Stile grafico parecchio ispirato

– Livello di difficoltà ben calibrato

– Assenza di modalità multiplayer

8.0

Tentacles: Enter the Dolphin è un buon gioco, che gode di un’ottima giocabilità e di una profondità non indifferente per un titolo gaming. La longevità è assicurata da un livello di difficoltá ben bilanciato, e da tutta una serie di obiettivi che solo i più pazienti sapranno sbloccare. A questo si aggiunge il prezzo molto basso e il pacchetto di livelli addizionali già presente sullo store. Un acquisto consigliato agli amanti del genere.

Voto Recensione di Tentacles: Enter the Dolphin - Recensione


8