Recensione

Temple Run: Oz

Avatar

a cura di SamWolf

Provato su iPad

Quella del mago di Oz è una storia che praticamente tutti conoscono sin da quando erano bambini. In questi giorni è uscita nelle sale cinematografiche una nuova pellicola targata Disney che racconta dello sbarco del famoso mago in questa terra magica. Proprio la casa di Topolino, con Imangi Studios, ha prodotto Temple Run: Oz, nuovo gioco disponibile per App Store e Google Play. Come da titolo, l’applicazione ricalca il famoso titolo che ha spopolato su tutti i negozi per i dispositivi mobile. Dovremo impersonale il mago Oz nel tentativo di fuggire da tre babbuini volanti malvagi che vogliono darci la caccia, evitando ostacoli, saltando dirupi e, ovviamente, raccogliendo più monete possibili.

Segui i mattoni gialli!Non appena avvieremo l’applicazione potremo subito tuffarci nella pazza corsa di Temple Run: Oz. I controlli per guidare il mago sono semplici e intuitivi: scorrendo il dito verso l’alto si salta, verso il basso si scivola, verso destra o sinistra si svolta; inclinando il dispositivo, Oz abbandonerà il centro del percorso per avvicinarsi a uno dei due bordi, in modo da evitare ostacoli o raccogliere oggetti. Nella schermata di gioco avremo in alto a sinistra l’indicatore bonus, che si riempirà con l’accumularsi delle monete, in alto a destra il punteggio ottenuto e in basso a destra il tasto per mettere in pausa. All’inizio di ogni corsa sarà possibile attivare alcuni potenziamenti che si potranno acquistare con le monete nella sezione negozio, ma questi saranno attivi solo per la partita in questione. Durante il percorso potremo poi raccogliere delle gemme, indispensabili per avere delle vite extra, chiavi che apriranno degli scrigni una volta terminata la partita e degli utili power-up. Questi vanno da uno scudo contro gli ostacoli e una calamita per monete fino ad un aiuto alato, che ci guiderà senza intoppi per qualche metro. Per il resto toccherà ai nostri riflessi e alla velocità di polso guidare il mago di Oz lungo il percorso contraddistinto dai classici mattoni gialli.

Somewhere over the rainbowAll’inizio dell’avventura saremo catapultati all’interno del Bosco Bizzarro, una delle ambientazioni della pellicola disneyana. Il paesaggio è ricco di colori e vivace anche se i dettagli, specie quelli in secondo piano, sono poco curati. Oz correrà evitando cespugli con piante carnivore, rami dissestati e dirupi; spesso ci imbatteremo in un bivio e a seconda della nostra scelta di svoltare a destra o a sinistra cambierà quello che incontreremo proseguendo il tragitto. Quando usciremo dalla fitta foresta correremo su un sentiero stretto e praticamente sospeso nel vuoto dove il colpo d’occhio cromatico è sicuramente notevole e a volte può portare addirittura alla deconcentrazione.Dopo aver percorso qualche centinaio di metri (verremo aggiornati in alto sui metri percorsi) apparirà di fronte a noi una mongolfiera: nel caso decidessimo di seguirla e di salirci sopra ci ritroveremo catapultati in un mondo totalmente differente e di grande effetto. A bordo di questo velivolo potremo inoltre spostarci al di sopra delle nuvole, dalle quali spuntano enormi montagne con incastonate gigantesche pietre preziose che dovremo prontamente evitare; per controllare la mongolfiera basterà inclinare leggermente il device. Si tratta di una suggestiva parentesi che spezza piacevolmente il ritmo della nostra corsa.Più metri percorreremo più Oz acquisterà velocità aumentando così il livello di difficoltà. Se saremo abbastanza bravi da rimanere in carreggiata a lungo, ci verrà offerta la possibilità di cambiare mondo seguendo semplicemente i cartelli. In attesa di nuovi aggiornamenti per ora è disponibile solamente la Foresta Oscura, che è praticamente l’antitesi del Bosco Bizzarro descritto pocanzi. Si tratta di un’ambientazione cupa e lugubre con numerosi rami d’albero da evitare all’improvviso, vecchie tombe con la tendenza a franare e le ormai familiari piante carnivore. Come già menzionato in precedenza, più Oz correrà lontano più andrà veloce ma, come se non bastasse, aumenteranno anche gli ostacoli di fronte a noi: parte del terreno franerà da sotto i nostri piedi costringendoci a rapidi spostamenti oppure i babbuini alati proveranno ad attaccarci frontalmente e noi dovremo essere lesti a scivolare per evitarli. E’ un modo basilare ma intelligente di mantenere costante l’aumento di difficoltà.

Corri Oz! Corri!Ad arricchire le modalità di gioco di Temple Run: Oz ci saranno anche delle sfide settimanali, grazie alle quali potremo sfidare i nostri amici e scalare le classifiche mondiali. Per incentivarci a continuare a giocare con Oz i ragazzi di Imangi Studios hanno studiato un gran quantitativo di obiettivi secondari, sbloccabili progredendo con la nostra corsa. Ogni volta che ne avremo completati tre potremo salire di livello e ottenere in premio o delle monete o delle gemme extra, oltre ad un moltiplicatore di punti. Come menzionato in precedenza, le monete sono di vitale importanza: con esse potremo comprare i potenziamenti, le abilità e gli oggetti. I primi sono di sei tipi: calamita, fuochi d’artificio per distrarre i nemici, bonus monete, bonus punteggio, scudo e spinta di Finley (un piccolo alleato che ci farà volare in tranquillità per qualche metro). Starà a noi scegliere quale utilizzare durante la partita; per attivare queste chicche basterà un doppio tocco con il dito. Le abilità invece sono acquistabili in monete, ma attivabili all’inizio di ogni partita solo utilizzando le gemme mentre gli oggetti si potranno comprare e utilizzare partita per partita. È possibile ottenere monete e gemme anche con gli acquisti In-App ma questo farebbe perdere gran parte della bellezza e dello scopo del gioco.

– Ambientazioni fantastische

– E’ sempre Temple Run

– Gran varietà di elementi

– Effetto collaterale da “ancora 5 minuti”

– Dettagli non curatissimi

– Nulla di innovativo

– Audio migliorabile

8.0

Temple Run: Oz si è dimostrato un buon titolo, capace di tenere i nostri occhi sullo schermo del device per parecchie ore senza che la noia prendesse il sopravvento. La grafica risulta nel complesso gradevole come anche il comparto audio con le musiche originali del film Dinsey. Siamo davanti a un prodotto adatto sia a chi non si è mai cimentato in questa tipologia di giochi, sia agli esperti del genere che, pur non potendo trovare nulla di veramente innovativo, potranno facilmente perdersi nelle ambientazioni del fantastico mondo di Oz. Il gioco rende ottimamente anche su tablet, e non sembra esserci una differenza abissale con il corrispettivo per smartphone. Temple Ruz: Oz è disponibile anche in lingua italiana ed è scaricabile da App Store al prezzo di 0,89 € e da Google Play al costo di 0,75 €.

Voto Recensione di Temple Run: Oz - Recensione


8