Recensione

Temple Run 2

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a cura di Specialized

Con 170 milioni di download raggiunti in un anno su iOS e Android, Temple Run può considerarsi dopo Angry Birds uno dei più grandi fenomeni mobile degli ultimi tempi, nonché il titolo che ha dato vita alla marea di epigoni endless-runner presenti su App Store e Google Play. Merito di Imangi Studios è aver creato un “giochino” tanto immediato e adatto a tutti quanto intelligente, soprattutto nello sfruttare il binomio touch-accelerometro e nell’offrire una formula con sessioni di gioco brevi, veloci e ideali per un titolo da godersi in mobilità.
Attenzione al gorilla
Un anno dopo è la volta di Temple Run 2 e gli sviluppatori non hanno stravolto per nulla le carte in tavola, proponendo un sequel freemium molto fedele all’originale seppur con qualche immancabile novità. La prima cosa che salta all’occhio sul nostro iPad con display Retina è il restyling grafico; tutto è più dettagliato, più raffinato e bello a vedersi e non solo per l’elevatissima risoluzione del display. Non che Temple Run 2 sia tra le cose migliori viste ultimamente su App Store, ma il salto in avanti rispetto al predecessore è innegabile e il gioco dovrebbe girare senza problemi anche su iPhone 3GS e sui device meno recenti di Apple, con l’unica esclusione di iPhone 3G e iPod Touch di prima e seconda generazione. Il gameplay non è cambiato di una virgola rispetto al primo episodio. Nei panni di un avventuriero in stile Indiana Jones inseguito da un enorme gorilla dobbiamo superare tantissimi ostacoli e raccogliere migliaia di monete, cercando di durare il più possibile e di collezionare quanti più coin possiamo. La formula endless-runner significa che il nostro alter ego corre continuamente e che al giocatore tocca solo eseguire alcune azioni, affidate sia al touch, sia al tilting del dispositivo. Uno swipe in su corrisponde al salto, uno in giù serve per scivolare sotto alcuni ostacoli, mentre muovendo il dito verso destra e sinistra si gira nella direzione desiderata. Muovendo l’iPhone o l’iPad con un semplice “tilt” ci si sposta invece ai lati del percorso per raccogliere eventuali monete, mentre toccando due volte il display si attivano i poteri speciali.
Tutto ha un prezzo
Constando che più si va avanti nel percorso, più la velocità di corsa aumenta e gli ostacoli si fanno più frequenti, Temple Run 2 non è affatto un titolo puramente casual come molti credono. Certo, per imparare i comandi ci si mette un attimo e alla fine è quasi tutta una questione di riflessi, ma per chi vuole giocare con spirito competitivo, raccogliendo ad esempio tutte le monete, competendo nelle classifiche online e tenendo al minimo il conteggio delle morti, il gioco può diventare una sfida di un certo livello. Per questo sono presenti diversi upgrade e gadget che possono facilitarci la vita e per acquistarli bisogna collezionare monete e gemme. Le prime servono per ottenere le abilità, ognuna potenziabile in cinque step. Si tratta per lo più di boost per aumentare la velocità, la durata dello scudo, il moltiplicatore di punteggio e l’effetto magnete per attirare a sé le monete anche senza toccarle; si possono inoltre sbloccare gli altri tre personaggi giocanti (Scarlett Fox, Barry Bones, Karma Lee), che richiedono da un minimo di 5.000 a un massimo di 25.000 monete. Le gemme invece servono per acquisire i powerup e ogni personaggio ha il suo proprio potere, come nel caso dello scudo di Guy Dangerous o il boost di Scarlett Fox. Inoltre, con l’avanzare del punteggio, il nostro avventuriero sale di livello e acquista automaticamente altri powerup
Inizi e non ti stacchi più
Gli upgrade sono insomma numerosi e aiutano a dare maggior profondità a un sistema di gioco che altrimenti avrebbe rischiato di rimanere un po’ troppo minimale. In più, trattandosi di un gioco freemium, Temple Run 2 permette di fare acquisti in app da un minimo di 0,89 euro a un massimo di 17,99 euro. Non si tratta però di acquisti “obbligatori”. Temple Run 2 infatti rimane perfettamente godibile anche senza spendere un solo centesimo (o al massimo, se proprio si vuole, due o tre euro per qualche migliaio di monete), ha un livello di difficoltà ben calibrato e soprattutto provoca dipendenza, come già successo con il predecessore. C’è sempre un motivo per continuare a giocare (sbloccare gli altri personaggi, potenziare un’abilità, vedere come si evolve il percorso), senza contare il piacere di farsi una partita per pochi minuti senza impegno o pressioni. Per il prossimo capitolo speriamo solo in qualche innovazione in più, ma già così Temple Run 2, presto disponibile anche in versione Android, non può assolutamente mancare nella vostra collezione videoludica portatile.

– Formula di gioco sempre attuale e vincente

– Buon sistema di upgrade

– Acquisti in app non invasivi

– Comparto grafico migliorato

– Molto simile al primo episodio

– Qualche innovazione in più non avrebbe guastato

8.5

Temple Run 2 è il classico sequel che ti aspetti. D’altronde sarebbe stato folle stravolgere una formula di così grande successo e infatti Imangi Studios è andata sul sicuro, proponendo però uno dei migliori endless-runner (se non il migliore) disponibili oggi su App Store. Tutto è stato potenziato e rifinito, gli acquisti in app non sono per nulla invadenti, il restyling grafico convince e la sindrome del “faccio ancora una partita e poi smetto” colpisce ancora.

Voto Recensione di Temple Run 2 - Recensione


8.5