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Tekken 7: Fated Retribution

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a cura di Marzo

Informazioni sul prodotto

Immagine di Tekken 7
Tekken 7
  • Sviluppatore: Bandai Namco Studios
  • Produttore: Bandai Namco Entertainment
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Picchiaduro
  • Data di uscita: 18 febbraio 2015 (JP Arcade) - 2 giugno 2017

Abbiamo aspettato mesi e mesi prima di poter finalmente veder la luce in fondo al tunnel: Tekken 7 Fated Retribution è pronto a sbarcare su console e – per la prima volta nella storia della saga – anche su PC, con data fissata intorno ai primi mesi del 2017. Una tra le più celebri saghe nella storia dei picchiaduro è quindi decisa ad arrivare su next-gen, seguita da un carico di aspettative notevoli dovute al parziale fallimento di un brand storico avversario: riuscirà il nuovo episodio della famiglia Mishima a ottenere un grande successo, sopratutto con un panorama videoludico in costante cambiamento?
Toc toc, chi è?
Tekken 7: Fated Retribution è stato mostrato alla conferenza Microsoft con il focus principale sulla modalità Storia, sulla quale gli sviluppatori hanno investito tempo, denaro e risorse per coinvolgere l’utenza in una modalità che da sempre è stata trascurata in favore di altre. Nel trailer di presentazione fa la sua prima comparsa una vecchia gloria di Street Fighter, Akuma, il quale aveva stabilito uno strano legame con la moglie di Heihachi, Kazumi, madre e maestra del figlio Kazuya. Le sorprese non finiscono certo qui, con il vecchio Heihachi che – venuto a conoscenza di alcuni loschi fatti capaci di infangare per sempre il nome della famiglia Mishima – cercherà in ogni modo di fermare l’inarrestabile Akuma attraverso l’utilizzo di uno degli strumenti di morte più forti del pianeta: le sue mani percorse da forti scariche di energia. Ecco quindi crearsi uno scontro all’ultimo sangue tra due dei lottatori più forti del pianeta, in cui la parola “spettacolo” entra di prepotenza per magnificare il combattimento, tra pugni al rallentatore, poteri stratosferici e distruzione ambientale. La modalità storia ci è parsa estremamente guidata e intervallata da alcuni QTE che non spezzano il ritmo dell’azione, ma che in realtà fungono da collante tra un combattimento e l’altro oppure dopo un cambio di location all’interno della stessa arena, possibile in questo nuovo capitolo attraverso l’utilizzo di alcuni attacchi contestuali in certe zone della mappa: certo, questa tipologia di contenuto è più adatta ai neofiti della serie e coloro che vogliono approcciare per la prima volta questa leggendaria saga di picchiaduro, mentre gli hardcore gamer getteranno un occhio alla campagna più come piacevole passatempo che effettivo livello di sfida. 
Sono io, Tekken!
Ancora non è chiaro il roster ufficiale di Tekken 7, ma alcuni nomi sono già stati confermati e tra questi spiccano ovviamente i due appena citati e alcuni volti già noti come Marshall Law, Dragunov, Paul, Hwoarang e tanti altri, per un totale di 30 o più personaggi giocabili; alcune new entry paiono invece davvero piatte e afflitte da una mancanza di personalità che le costringe a non spiccare, nonostante ottimi spunti iniziali. Un esempio è rappresentato da Claudio, nuovo lottatore italiano vestito di una ben poco sobria giacca bianca – con pantaloni anonimi allegati – dotato di uno stile di combattimento già noto basato principalmente sui colpi con i propri arti inferiori; o ancora Katarina, sensuale lottatrice brasiliana dalle ottime qualità corporee che non riesce a elevarsi in nessun modo – né per dinamiche di combattimento, né per character design – all’interno del roster di Tekken 7. Dal punto di vista del gameplay sono state introdotte alcune succose novità che potranno ridare linfa a una saga ormai giunta alla sua settima edizione: le “rage art”, ad esempio, sono degli attacchi devastanti che possono essere compiuti mentre il nostro lottatore possiede meno del 30% di vita ed è già quindi entrato in modalità rabbia, ribaltando le sorti della partita in men che non si dica e equilibrando nuovamente il match; mentre i “power crusher” sono perlopiù contrattacchi molto potenti impossibili da chiudere una volta avviati. Gli sviluppatori avevano inoltre già puntualizzato come loro obiettivo fosse ridurre il fenomeno del “juggling” per proporre l’utilizzo frequente di attacchi più mirati e efficaci, sostituendo così le combo pressoché infinite che spesso venivano esibite su questo titolo. Visivamente il gioco si difende molto bene, grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine 4, sfoggiando modelli di buonissima fattura e delle animazioni che, seppur con qualche leggero problema durante i movimenti di transizione, sono fluide e ben costruite.

– Akuma sembra davvero ben integrato;

– Nuove possibilità di gameplay.

Tekken 7 Final Retribution è pronto quindi a sbarcare sul mercato con due importanti novità: per la prima volta nella storia della saga il titolo arriverà anche su PC Steam per invogliare una grande fetta di mercato a conoscere uno dei capisaldi del genere picchiaduro, mentre la seconda è l’introduzione di un personaggio come Akuma all’interno del roster, che non crea sbilanciamento all’interno del roster bensì riesce perfettamente a inserirsi senza risultare un personaggio di cui poterne abusare grazie alla sua potenza.