Anteprima

Tearaway

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a cura di Fatum92

Durante l’E3 di Los Angeles furono in moltissimi a criticare l’atteggiamento di Sony nei confronti della sua “neo nata” PlayStation Vita. La paura che il promettente dispositivo sarebbe stato lentamente abbandonato a se stesso, senza un adeguato supporto software, iniziò a divagare tra i videogiocatori affezionatisi alla piattaforma. Tuttavia, il colosso nipponico non sembra per nulla intenzionato a trascurare la sua piccolina, ma, anzi, si dimostra deciso a far tacere le voci di quei detrattori che guardano a PlayStation Vita come una “console cadavere”. La Gamescom tenutasi a Colonia è sicuramente stata una buona finestra da cui presentare alcuni progetti interessanti. Tra tutti, quello che più ha convinto per originalità e sfruttamento delle funzionalità del gingillo portatile è stato senza dubbio Tearaway.

Il valore della cartaDietro a questo insolito titolo si celano le menti che hanno dato vita al tanto osannato Little Big Planet. Cosa hanno in serbo per noi questa volta i ragazzi di Media Molecule? Beh, essenzialmente Tearaway sarà una sorta di platform in 3D. Sembrerebbe abbastanza scontato, in realtà Tearaway colpisce, anche grazie al particolarissimo stile grafico: il mondo di gioco è completamente fatto di carta (chi ha detto Paper Mario?). Ovviamente non si tratta di un semplice vezzo estetico, poiché proprio partendo da questa caratteristica gli sviluppatori vogliono sbizzarrirsi nell’implementazione di soluzioni di gameplay intelligenti e sempre fresche, appoggiandosi in maniera molto massiccia alle peculiarità di PlayStation Vita.Per quanto riguarda la trama non si è a conoscenza di dettagli rilevanti. Al momento si sa soltanto che il protagonista si chiamerà Iota, un paper-boy che dovrà partire per un viaggio in veste di inviato, allo scopo di raggiungere (si suppone) la nostra realtà per consegnare al giocatore un messaggio. Comunque sia, la componente narrativa non è certamente uno degli elementi più importanti in un prodotto del genere, malgrado non escludiamo che Tearaway possa rivelarsi curioso anche sotto questo aspetto.

Carta magicaLa presentazione mostrata alla fiera ha permesso di ammirare molte delle idee del team e farci comprendere meglio il gameplay alla base della produzione. Da quanto si è potuto osservare, il titolo appare variegato, divertente e soprattutto capace veramente di spremere al meglio le potenzialità della piattaforma. Insomma, Tearaway sembra il gioco che molti possessori di PS Vita aspettavano, essendo sviluppato esclusivamente (in tutti i sensi) per tale dispositivo.Le meccaniche legate alla giocabilità saranno quindi fortemente incentrate sull’interazione tra giocatore e console: touch screen, touch pad, giroscopi, microfono, fotocamere, tutto dovrà essere adoperato costantemente in game. Esplorando le colorate ambientazioni, infatti, capiterà spesso di dover fronteggiare alcuni nemici. Spazzarli via soffiando direttamente nel microfono o eliminarli agitando le dita sullo schermo tattile sono solo due delle possibilità che si avranno. Ovviamente, l’uso di queste feature sarà oltremodo utile per risolvere enigmi o semplicemente per aprire la strada a Iota, interagendo e modificando l’ambiente circostante a proprio vantaggio, spostando ad esempio specifici oggetti dello scenario, creando varchi o piattaforme su cui saltare e così via. Inclinare e scuotere PS Vita, scattare fotografie, toccare forsennatamente il touch pad, saranno tutte azioni da compiere frequentemente nel corso dell’esperienza.Attualmente non è stata annunciata alcuna modalità multigiocatore, considerando anche che l’opera nasce come avventura da vivere completamente in single player. Non si escludono, però, opzioni che permetteranno all’utenza di condividere specifici elementi del gioco.

Letteralmente un cartone animatoGraficamente Tearaway risulta molto carino. Tecnicamente non pare deciso a sfruttare pienamente PlayStation Vita, quanto, invece, sembra concentrarsi sulla direzione artistica. Location, oggetti e personaggi fatti di semplice carta regaleranno senza dubbio un impatto bizzarro e accattivante. L’uso dei colori appare altrettanto sapiente, miscelando ottimamente toni più o meno accesi. Anche il comparto animazioni si presenta brillante, riuscendo a ricreare con una certa maestria la fisica cartacea. Estetica, tecnica e gameplay si fondono così in un tutt’uno, permettendo al giocatore di influenzare e cambiare l’ambientazione in modo realistico tramite l’uso tangibile e diretto delle peculiarità di PlayStation Vita.

– PlayStation Vita ottimamente sfruttata

– Graficamente ricercato

– Gameplay vario e ricco di idee

Dopo il successo di Little Big Planet, Media Molecule sembra voler entrare nuovamente in scena con un altro titolo originale e geniale. A prima vista Tearaway appare una produzione ricca di idee fortemente creative, interessanti e persino ironiche. Il sistema di controllo promette di sfruttare in maniera variegata e funzionale le caratteristiche della portatile Sony come nessun altro gioco fino ad ora, lasciando inoltre una certa libertà al giocatore. Lo stile grafico unico, che ci trasporta in una realtà completamente fatta di sola carta, dovrebbe poi fornire un certo appagamento visivo. Le premesse ci sembrano assolutamente convincenti e capaci di fare di Tearaway un must-have per i possessori di PlayStation Vita. Ovviamente, però, solo al momento dell’uscita, fissata per il 2013, sapremo se l’avventura di Iota riuscirà a mantenere tutte le aspettative.