TERA

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a cura di Kaname

Ad un anno di distanza dal rilascio ufficiale sul suolo coreano, The Exiled Realm of Arborea o, più semplicemente, TERA, approda finalmente in occidente per mano di Frogster Interactive. Per chi non lo sapesse, trattasi non altro che di un MMORPG con canone mensile dal forte ed evidente stampo orientale che fa del sistema di combattimento dinamico il suo cavallo di battaglia per distinguersi dalla enorme massa di concorrenti che ormai affolla il mercato. Vista e considerata la mole contenutistica che questa tipologia di gioco è solita vantare è alquanto lecito aspettarsi ben altro rispetto alle innovazioni riguardanti il battle system ma, a seconda delle aspettative, non tutti potrebbero trovare ciò che fa per loro. Tuttavia di questo ne parleremo in fase di recensione, la quale non tarderà a mancare una volta aver sperimentato a fondo il gioco.

Uniti nello sconfortoIl background narrativo offerto dal titolo si presenta alquanto fresco ed innovativo rispetto ad altri MMORPG, nonostante trasmetta un feeling piuttosto similare a quello di JRPG più o meno recenti tra cui l’ottimo Xenoblade Chronicles per Nintendo Wii.Il mondo in cui è ambientato il gioco, infatti, altro non è che le spoglia di due antiche divinità le quali, una volta assopitesi dopo un conflitto millenario, hanno dato origine ai continenti che compongono attualmente Arborea e alle divinità minori per il cui volere sono state create le razze mortali. Com’era lecito aspettarsi questo idilliaco periodo di pace durò relativamente poco e, ben presto, scoppiò un nuovo conflitto, noto come Divine War, che causò la morte di gran parte delle divinità dando piena libertà d’azione alle razze da loro stesse create. Da allora iniziò un periodo di prosperità ed evoluzione che portò Arborea ad essere come noi la vediamo oggi, periodo che però vede ora una nuova minaccia sorgere direttamente dal sottosuolo, gli Argon, creature malvagie unicamente intenzionate a dominare la superficie. La dirompente diffusione di questi esseri ha presto spinto le maggiori razze del mondo ad unirsi sotto il vessillo della Valkyon Federation, una sorta di alleanza globale avente come scopo quello di ostacolare l’avanzata sempre più insistente dei feroci rivali.Con queste premesse si apre il prologo del gioco, già sperimentabile durante la fase di open beta che ha anticipato la release del titolo avvenuta il 3 maggio. Il primo passo dopo la selezione del server su cui vorrete giocare, tuttavia, consiste nella creazione del proprio alter ego virtuale, operazione che avverrà attraverso il classico character editor, in questo caso in grado di offrire una buona varietà di preset così come una più che discreta libertà di caratterizzazione. Ben sette le razze tra cui potrete scegliere: Umani, Elfi, Castanic, Aman, Baraka, Popori e Elin. Ognuna di esse presenta inoltre delle abilità specifiche o dei bonus particolari che ne favoriranno l’efficacia in una classe piuttosto che in un’altra ma, fortunatamente, ciò non si traduce in un pesante handicap qualora si voglia utilizzare una razza dalle spiccate affinità magiche come tank. A tal proposito risulta d’obbligo introdurre anche le otto classi in cui potrà destreggiarsi il vostro personaggio.

Il Lancer, tank primario del gioco, è equipaggiato con una imponente lancia e uno scudo che permette al personaggio di parare i danni ricevuti frontalmente e anche quelli laterali, seppur solo in modo parziale. L’equipaggiamento composto da armature pesanti, così come il considerevole quantitativo di HP che può vantare, ne fanno a tutti gli effetti una delle classi dotate del maggiore tasso di sopravvivenza agli scontri. In quanto tank ha inoltre la capacità di attirare su di sé l’attenzione degli avversari mediante apposite skill ad area o a bersaglio singolo. Vista la particolarità del sistema di combattimento, risulta essere una delle classi più ardue da padroneggiare, in quanto il tempismo si rivela fondamentale per parare con successo i colpi ricevuti e, infatti, risulta alquanto scontato che un giocatore piuttosto abile possa fare la differenza spesso e volentieri, soprattutto quando si tratta di affrontare mostri dalle imponenti dimensioni.

Il Warrior costituisce invece una sorta di ibrido tra tank e dps, in grado di vantare una capacità offensiva superiore al Lancer così come una maggiore quantitativo massimo di HP. La vera differenza tra le due classi risiede però nell’incapacità del guerriero di poter parare i colpi, limitandosi pertanto al frequente uso della schivata come unico espediente valido per evitare gli attacchi nemici. Equipaggiati con armature leggere e doppie spade, fanno della rapidità il loro punto di forza, caratterizzandosi in un certo senso come il classico rogue di altri MMORPG con l’unica eccezione costituita dall’assenza della componente stealth. Anche in questo caso, inoltre, un giocatore piuttosto abile riuscirà a valorizzare al meglio l’agilità di questa classe rendendolo assai temibile sia in PvE che in PvP.

Una delle due classi melee dps è il Berserker, il quale fa affidamento sulle imponenti asce a due mani per infliggere un enorme quantitativo di danni agli avversari, il che li rende pertanto una delle specializzazioni più aggressive. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, tuttavia, i Berserker non sono in grado di resistere a lungo sotto gli attacchi pressanti dei nemici benchè indossino armature pesanti al pari dei ben più robusti Lancer. Proprio per questo, sfruttarli come tank risulta essere altamente sconsigliato se non in situazioni estreme ma non aspettatevi comunque di durare a lungo se non accompagnati da un healer in grado di fare il suo dovere.

Lo Slayer, seconda e ultima classe melee dps di TERA, è armato con enormi spade a due mani ed equipaggiato con armature leggere che assicurano una discreta difesa, inoltre vanta una velocità di attacco superiore a quella del Berserker in grado di sopperire all’inferiore capacità offensiva dal punto di vista del quantitativo di danni inflitti. L’agilità e l’ampio raggio d’attacco costituiscono i principali punti di forza di questa classe che dovrebbe impegnarsi unicamente all’infliggere il maggior numero di danni possibile attaccando il nemico alle spalle o quantomeno di lato, in modo da evitare il grosso dei colpi inferti dall’avversario.Passando alle classi ranged dps troviamo Archer e Sorcerer. Come facile intuire, il primo altro non è il classico combattente armato di arco il quale predilige in assoluto il combattimento dalla distanza rispetto a quello ravvicinato. Nonostante la scarsa quantità di HP che questa classe può vantare, la possibilità di equipaggiare armature leggere, così come la sua incredibile agilità, consente ai giocatori di destreggiarsi facilmente tra schivate ed attacchi senza il rischio di venire annientati in un attimo come può accadere per le classi di supporto e l’altra ranged dps. Inoltre, nonostante abbiano la possibilità di agganciare più bersagli contemporaneamente mediante una particolare skill, il fulcro del gameplay è basato sul combattimento contro bersaglio singolo grazie anche alla grande varietà di abilità che questo ruolo offre. L’Archer è inoltre dotato di una buona varietà di trappole e di attacchi corpo a corpo che, uniti alla possibilità di compiere dei balzi all’indietro per evitare gli attacchi nemici, consentono al giocatore di farsi valere anche qualora si ritrovi coinvolto in un combattimento ravvicinato.

L’unica classe magica offensiva vera e propria è rappresentata dal Sorcerer, il quale è dotato principalmente di abilità AoE che ne valorizzano al massimo il ruolo soprattutto durante i team fight. Pur avendo una maggiore quantità di HP rispetto all’Archer, il fatto che sia equipaggiato con armature di stoffa ne mina considerevolmente la resistenza, rendendola, di fatto, una delle classi più fragili del gioco per quanto sia assolutamente temibile dal punto di vista offensivo.

Le ultime due classi disponibili sono invece Mystic e Priest, entrambe considerate come classi di supporto. Da un certo punto di vista la prima delle due è la classe più controversa in quanto, nonostante lo scarso numero di skill curative, essa è talvolta in grado di svolgere un lavoro persino migliore di un Priest diventando, di fatto, il principale healer di un gruppo. Peculiarità vera e propria di questa sorta di ibrido è la possibilità di evocare quattro diversi tipi di pet, rispettivamente chiamati Thrall of Protection, Thrall of Vengeance, Thrall of Life e Thrall of Obliteration. Un’altra particolarità è la presenza di un’abilità che teletrasporta il personaggio ad una decina di metri di distanza nella direzione indicata in quel momento, consentendo quindi di poter sfuggire ai nemici con una moderata facilità. A disposizione di questa classe sono inoltre presenti buff, debuff, un incantesimo di rinascita e la possibilità di evocare i membri del proprio gruppo, feature particolarmente utile qualora ci si ritrovi sparsi per la vasta mappa globale e si voglia incontrarsi senza perdere troppo tempo. Per quanto riguarda le abilità curative, oltre al Thrall of Life, è possibile utilizzare due particolari skill che generano a terra due sfere, di colore rosso o blu a seconda del parametro che andranno a risanare, rispettivamente vita e mana.

Ultimo ma indubbiamente non per importanza è il Priest, ossia il principale healer di TERA, il quale, grazie alla gran varietà di abilità curative, si rivela essere un membro fondamentale per ogni gruppo che voglia essere competitivo e ben organizzato. Al posto della possibilità di effettuare schivate, questa classe equipaggiata con un bastone e un’armatura di stoffa così come il Mystic, è dotata di un incantesimo di auto cura che ne assicura un certo margine di sopravvivenza anche qualora si ritrovi a combattere da solo. Per quanto sia in grado di infliggere un quantitativo di danni accettabile, è comunque consigliato limitarsi ai compiti di cura e di supporto del gruppo onde evitare spiacevoli imprevisti che potrebbero gravare sulle spalle dell’intero team.

Data la grande diversificazione svolta dai programmatori nella caratterizzazione delle classi e la particolarità del sistema di combattimento, che ricordiamo non essere basato sul classico tab-lock, la varietà è assicurata in modo che ogni giocatore possa trovare lo stile di gioco che più lo soddisfa.

In attesa della recensione che non tarderà ad arrivare, possiamo sicuramente dire che TERA è un prodotto molto curato, che sarà in grado di soddisfare quella cerchia di giocatori in grado di apprezzarne le qualità e giungere a compromessi con una meccanica globale ormai trita e ritrita. Proprio quest’ultima però potrebbe far storcere eccessivamente il naso a coloro i quali si aspettano dal titolo una rivoluzione totale del genere, non limitata al sistema di combattimento e a poche altre cose. Una volta raggiunto un livello soddisfacente per poter offrire una visione chiara e ben definita di ciò che il gioco può offrire, avrete il nostro responso riguardo la qualità complessiva del gioco che, come ogni MMORPG che si rispetti sarà giudicabile solo dopo aver provato a fondo l’end game.