Anteprima

Surviving Mars, provato il gestionale degli autori di Tropico

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

Haemimont Games è un team famoso, soprattutto in ambito PC, grazie ad alcuni franchise come Imperivm e Tropico, di cui hanno curato gli ultimi tre episodi, e che adesso si sta dedicando ad un nuovo titolo gestionale, Surviving Mars, che nel 2018 ci porterà su un setting sci-fi su PS4, Xbox One e PC. Abbiamo avuto modo di provarlo brevemente, e siamo pronti a dirvi le nostre impressioni.
La mia casa su Marte
Il concept che sta dietro a Surviving Mars è perfettamente riassunto nel titolo: ci ritroveremo infatti alle prese con il tentativo della razza umana di colonizzare il pianeta rosso, un tentativo tutt’altro che semplice, visto che l’atmosfera di Marte non è adatta alla vita. Proprio per questo, saranno inizialmente inviati dei robot, che si occuperanno di costruire le strutture adatte alla sopravvivenza dei primi coloni in arrivo sul pianeta, i quali avranno poi il compito di continuare l’impresa della conquista di Marte, rendendolo abitabile e godibile per il numero più alto di persone possibile. Il setting di Surviving Mars è stato ispirato, a detta degli sviluppatori, dai maggiori scrittori di fantascienza del secolo scorso, a partire da Isaac Asimov, che hanno teorizzato nelle loro opere non solo la possibile colonizzazione di altri pianeti ma anche i pericoli connessi alla suddetta conquista.
Graficamente, Surviving Mars non si discosta dai titoli del genere più recenti, con un aspetto tecncio semplice ma efficace e che non mostra particolari problemi. Vedremo il nostro pianeta attraverso una visuale isometrica in grado di darci una visione d’insieme delle attività dei nostri coloni, ma potremo anche utilizzare lo zoom per vedere da vicino quello che sta succedendo.
Costruire la vita
Inizialmente, dunque, avremo soltanto dei robot da gestire sul nostro pianeta rosso, e dovremo preparaci per l’arrivo degli umani. Come abbiamo detto, l’atmosfera di Marte non è adatta alla vita terrestre, perciò la nostra prima preoccupazione sarà quella di costruire dei dromes, delle strutture dalla forma sferica in cui vi è abbastanza ossigeno da poter permettere agli uomini di vivere senza l’ausilio di particolari tute da astronauta. Vi sono varie tipologie di drome, e ciascuna richiede diversi materiali per essere costruita e presenta diversi costi di manutenzione; inizialmente, però, potremo costruire solamente un drome base, di dimensioni contenute ma anche di costo, in termini di materiali, piuttosto ridotto. Al suo interno saremo poi in grado di costruire qualsiasi tipo di struttura: chiaramente, trattandosi di una prima colonizzazione, la nostra priorità dovrà andare agli edifici di prima necessità, come ospedali, scuole e così via, per poter permettere ai nostri cittadini di avere una vita sana e fruttuosa. Potremo poi costruire anche edifici dedicati all’intrattenimento dei nostri coloni, che provvederanno a mantenere alto il livello del loro morale. Inizialmente, potremo soltanto importare cittadini dalla terra, almeno fino a che i coloni non si saranno riprodotti. Nel decidere quali coloni importare potremo tenere conto di molteplici fattori, dal mestiere che le persone svolgevano sulla terra al loro temperamento. Si tratta di elementi particolarmente importanti: ad esempio, potrà capitare di avere bisogno di geologi per ricavare alcuni minerali dal terreno, e se ancora non avremo abbastanza geologi istruiti sul nostro pianeta dovremo importarli dalla Terra. Essi arriveranno tramite un razzo, che dovremo far atterrare vicino ad un drome perché i suoi passeggeri possano unirsi felicemente agli altri coloni. Ciascuna categoria di persone, in base al sesso, età e mestiere, ha interessi diversi: dovremo dunque adattare gli edifici del drome alle persone che vorremo portarvi, per mantenere alto il morale degli abitanti. A questo scopo, potrebbe essere una mossa sensata costruire più dromes e distribuire le persone in base ai loro interessi, così da costruire vere e proprie oasi felici per i coloni. I dromes avranno bisogno di un rifornimento continuo di energia, che sarà garantito da apposite strutture disposte al suo esterno e della cui manutenzione si occuperanno automaticamente i robot, ma di cui dovremo tenere debitamente conto nel corso della partita. Capiterà infatti che eventi come tempeste di sabbia o cadute di meteoriti vadano a danneggiare o addirittura distruggere alcune delle nostre strutture o i loro collegamenti con i dromes; in tal caso, dovremo intervenire tempestivamente per ripararle e continuare a garantire un supporto di energia alla struttura principale.

– Setting sci-fi intrigante

– Gli appassionati del genere troveranno una sfida complessa

– Molti fattori da tenere in considerazione

Surviving Mars è un titolo interessante che farà la felicità di chi ama i gestionali. Pur non discostandosi dai canoni del genere, l’idea di colonizzare Marte prima attraverso dei robot e poi attraverso generazioni di coloni risulta davvero intrigante, e fornirà una sfida tosta a chiunque troverà il coraggio di intraprendere questa avventura. A tutti gli interessati, ricordiamo che l’appuntamento con Surviving Mars è previsto per il 2018 su PC e console.