Recensione

Super Hexagon

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a cura di Naares

I giochi arcade sono sempre stati molto graditi ai casual gamer. Fatte le dovute eccezioni lo stesso può dirsi anche per numerosi puzzle game, prodotti rilassanti, spesso senza molte pretese, adatti a qualche minuto di relax tra un impegno e l’altro o prima di andare a letto. Giochi tecnicamente poco complessi, che hanno trovato terreno fertile su social network quali Facebook e nelle potenzialità di Flash e Java. Giochi per tutti insomma. Giochi che con questo Super Hexagon non hanno nulla in comune. 
Brillante
Terry Cavanagh è uno sviluppatore indipendente già molto apprezzato da parte della stampa e dei giocatori, creatore dell’eccellente VVVVVV che ha gratificato – ma anche fatto impazzire – un gran numero di acquirenti. Peculiarità del gioco era la sua estrema difficoltà, basata su un design intelligente dei livelli e su un’ottima implementazione delle meccaniche del gameplay. 
Desideriamo quindi non indugiare oltre, e dire fin da ora che Super Hexagon è un gioco estremamente difficile, del tutto improponibile per almeno un buon 90% dei giocatori. I casual gamer dovrebbero evitarlo come la peste, i giocatori lenti farebbero bene a starne alla larga, così come chi ha scarso intuito o dei riflessi poco pronti. 
Il gioco sfida la vista, il colpo d’occhio, la coordinazione, la sensibilità delle vostre dita, il sesto senso e la capacità di improvvisare nel giro di pochi centesimi di secondo. E non ammette alcun tipo di errore. Non vi prenderà per mano conducendovi attraverso tutorial né aspetterà che siate abbastanza allenati. Molto più semplicemente potrete scegliere tre livelli di difficoltà, ovvero quello definito difficile, il difficilissimo e il terribilmente difficile. E sarete in mezzo all’azione, con l’unico obbiettivo di non morire per almeno 60 secondi, una quantità di tempo che vi sembrerà assurda dopo aver provato con mano il livello di sfida del titolo.
Sulla carta ciò che dovremo fare è piuttosto semplice: controlleremo un piccolo triangolo adiacente ad un esagono posto nella zona centrale dello schermo, e dovremo farlo ruotare verso sinistra o verso destra al fine di evitare dei muri che gli si stringeranno intorno. Ci basterà semplicemente toccare un lato dello schermo e il triangolo girerà con un moto circolare dal lato corrispondente, con una velocità variabile in base al livello di difficoltà che abbiamo scelto. La maniera in cui i muri si chiuderanno intorno a noi varierà da partita a partita, e sarà generata in maniera casuale utilizzando dei modelli strutturali preimpostati dallo sviluppatore. Al mutare del livello di difficoltà muteranno anche le strutture da superare, partendo da semplici linee e andando a finire in veri e propri labirinti che richiederanno una grandissima freddezza e capacità di reazione per essere superati. Diversa sarà anche la velocità con cui le varie forme ci verranno addosso, partendo da una modalità Hard che sembra quasi una moviola della cosiddetta Hardestest. Anche la risposta ai comandi varierà in maniera sensibile, costringendoci a riabituarci e ricalibrare le nostre pressioni ogni volta che cambieremo il livello di difficoltà. 
Riuscendo a sopravvivere per sessanta secondi in una delle tre modalità si attiverà una versione Hyper dello stesso livello, che consiste in un sensibile aumento di velocità dei pezzi in caduta a fronte di una reattività dei comandi che resterà invariata, dandoci molto meno tempo per reagire e concatenare i nostri movimenti. Sarà quindi possibile cominciare a giocare allo stesso livello direttamente in modalità Hyper, a patto ovviamente di averla prima sbloccata.
Secondo delle proiezioni piuttosto verosimili, un giocatore hardcore dovrebbe riuscire dopo un po’ di ore a sbloccare la modalità Hyper del livello Hard. Hardest e soprattutto Hardestest è molto probabile che resteranno lì a farvi compagnia per molto tempo, prima di arrivare a risultati apprezzabili. Tra questi non si include necessariamente la capacità di raggiungere i sessanta secondi di sopravvivenza, obbiettivo terribilmente difficile per la stragrande maggioranza dei giocatori. In un simile contesto, il solo sbloccare le modalità Hyper rappresenta un reale traguardo, ma conviene togliersi dalla testa l’idea di poter vincere una di tali modalità: riuscirci non è impossibile, ma non è nemmeno alla portata di tutti.
Proprio per l’elevatissima giocabilità, il sistema di gioco punitivo e la spaventosa difficoltà, Super Hexagon sarà frustrante per moltissimi, ma divinamente gratificante per quella elite di giocatori stanchi e annoiati dalla facilità dei videogiochi moderni. Per questi il prodotto darà dipendenza, alla stregua di un Tetris dei nostri tempi, prodotto di nicchia che di nicchia vuole essere, strumento per testare la propria abilità, la propria freddezza, la propria capacità di reazione. Non ci sentiamo di punire un capolavoro di tale entità solo perché si rivolge a pochi. Ci sentiamo di premiarlo perché le idee alla base del gameplay sono semplici e brillanti, la grafica minimalista da trip mentale, la fluidità costante. Lo premiamo per una colonna sonora techno che si fa amare da chi il techno lo detesta, entrando in perfetta sintonia con il ritmo di gioco impressionante e con le variazioni cromatiche che bombarderanno il nostro schermo. Lo stesso Cavanagh, che ben sapeva cosa stava producendo, non si aspettava un simile successo di vendite e di critica, convinto che i giocatori avrebbero snobbato la sua creatura perché troppo abituati al livello di sfida delle moderne produzioni. Invece le vendite sono arrivate, i video su YouTube sono fioccati, la gente ha parlato sui forum dei propri record, e una versione PC e una Android andranno a breve ad affiancare quella per iOS. Un successo meritatissimo e che appoggiamo pienamente.

– Gameplay straordinario

– Colonna sonora perfetta per il gioco

– Terribilmente gratificante

– Longevità alle stelle

– Elitario

– Gioco per pochissimi

9.0

Con tutto l’orgoglio e la fierezza di questo mondo Super Hexagon è un capolavoro camuffato da puzzle game, un prodotto piccolo che guarda ai giocatori moderni da lontano, distaccandosene ma lanciandogli una sfida silenziosa che solo i migliori saranno capaci di accettare. Niente fronzoli, niente compromessi: solo gameplay come non ne si vedeva da tanti, tanti anni.

Voto Recensione di Super Hexagon - Recensione


9