Anteprima

Styx: Shards of Darkness

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a cura di Pregianza

Parigi – Tra la mandria di titoli su licenza e manageriali dedicati al ciclismo, i Cyanide Studios hanno in passato fatto dei tiepidi passi anche nel difficile mondo delle nuove ip, con l’interessante – seppur imperfetto – Of Orcs and Man.
Non vendette certo milioni di copie, eppure lo strano duo di protagonisti del gioco riuscì a conquistare una discreta fetta di utenti, al punto da portare il team a sviluppare uno spinoff stealth chiamato Styx: Master of Shadows dedicato all’agile goblin omonimo del gioco originale. 
Il verde assassino spezzò la critica, come accade in molti casi, per via di un gameplay impegnativo e riuscito quando ci si doveva muovere in silenzio, ma piuttosto tragico nei combattimenti. Eppure la sua natura stealth garantì la vendita di un buon numero di copie, specialmente tra gli affamati giocatori PC. Cyanide ha quindi pensato bene di continuare a usare la rugosa faccia del suo goblin preferito in un seguito, Styx: Shards of Darkness, che noi abbiamo potuto osservare in azione durante la presentazione della line-up di Focus Interactive a Parigi. E indovinate un po’? A Cyanide pare abbiano fatto tesoro delle esperienze passate in questo sequel.
Ombra tra i barili
Stando a Cyanide, Shards of Darkness è un titolo 100% stealth che va affrontato cercando di evitare completamente i combattimenti. Forse è per questo motivo che gli sviluppatori hanno deciso di buttarsi sull’unica mappa disponibile alla difficoltà Goblin, dove basta venir scoperti per andare incontro alla morte. Potrebbe voler dire che il combattimento non è migliorato molto, lo sappiamo, ma sembra che a Cyanide abbiano stavolta optato davvero per una struttura incentrata quasi del tutto sullo stealth, visto che Styx può al massimo fuggire o reagire con delle contromosse ai colpi nelle difficoltà inferiori. 
Consci di cosa ha funzionato nel primo titolo, gli sviluppatori hanno seguito la regola base del “migliora il migliorabile”, lavorando molto sulle mappe e sulle abilità del protagonista.
Partiamo proprio dalle mappe, che sono estremamente più verticali e ricche di passaggi rispetto al passato. Nella missione vista, ad esempio, gli obiettivi erano tre scrigni posizionati all’interno di un edificio, raggiungibile sia dalla strada principale che scalando una parete vicina, o addirittura imitando l’allegro Tarzan e dondolando di corda in corda sotto a una piattaforma vicina. Un’altra mappa vista agli studi di sviluppo, poi, cominciava con il giocatore immediatamente piazzato in una zona sopraelevata, da cui erano chiaramente visibili due passaggi principali, con numerosi collegamenti utili per raggiungere silenziosamente un sontuoso palazzo in lontananza, colonne sporgenti, e ulteriori liane sparse qua e la. 
Tale aumento di varietà e complessità ben si sposa con i notevoli poteri del protagonista, che non solo può scalare ostacoli, nascondersi nei barili e saltellare con grazia, ma persino lanciare dei cloni – già visti in passato – verso una finestra distante e teletrasportarsi nella loro posizione. Sono un bel numero di opzioni di movimento, a cui si aggiungono la chance di spegnere le torce con la sabbia, l’immancabile borseggio, e la possibilità di avvelenare il cibo vomitandoci sopra con nonchalance.
Siamo insomma davanti al manuale delle abilità stealth classiche, furbescamente appaiate a degli interessanti poteri che girano appunto attorno ai cloni (e richiedono oggetti chiamati “braci” per funzionare) e a un bel quantitativo di gadget craftabili. Nella nostra prova abbiamo potuto osservare con piacere delle mine esplosive utilizzabili in combinazione con le copie di Styx per delle belle sorpresone alle guardie, e una fiaschetta d’acido con cui il protagonista si è liberato immediatamente di un cadavere ingombrante. Pare sia solo l’inizio.
Persino tecnicamente il titolo Cyanide ci sembra aver fatto sensibili passi avanti. Al di là delle ovvie migliorie grafiche, dovute a una maggiore esperienza della squadra con l’Unreal Engine, l’IA nemica ci ha dato l’impressione di essere molto più reattiva, di muoversi in modo più imprevedibile nonostante alcuni pattern fissi, e di rappresentare una seria minaccia in ogni situazione.
L’ultima sorpresa del gioco è la presenza di una cooperativa multiplayer drop-in/drop-out, non di facile applicazione ma sicuramente adatta alle nuove mappe più estese. Confermati infine anche i boss, seppur si sia visto solo un orrido bestione in uno screenshot, e non sia pertanto ancora chiarissimo come queste battaglie contro nemici enormi funzioneranno in Shards of Darkness.

– Mappe più complesse e ricche di possibilità rispetto al passato

– Meccaniche migliorate e aumentate

Styx: Shards of Darkness è un titolo che costruisce ovviamente sulle solide basi del suo predecessore, ma sembra concentrarsi ancor di più sulle meccaniche stealth, offrendo mappe più elaborate, un maggior numero di gadget e poteri rispetto al passato, e un comparto tecnico seccamente migliorato. Il budget maggiore ha fatto sicuramente bene al buon goblin di Cyanide, la cui tinta verde non ci è mai sembrata così salutare. Per gli amanti dello stealth questo gioco potrebbe essere una bella sorpresa, non fatevelo passare silenziosamente sotto il naso.