Stranger Things, dove eravamo rimasti: in attesa della stagione 2

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a cura di Gottlieb

Should I stay or should I go? È la domanda che si ponevano i The Clash nella loro hit del 1982, riproposta nella prima stagione di Stranger Things; è la domanda che ci poniamo noi in questi giorni che precedono di poco l’arrivo della seconda stagione della serie sci-fi che ha conquistato il favore di critica e pubblico in un sol colpo, raccontando una vicenda infarcita di elementi pop e cultura anni ’80. Stranger Things sta per tornare e la nostra risposta alla domanda dei The Clash è: dovete restare.

La scomparsa del DemogorgoneWill, il bambino la cui scomparsa nel primo episodio dà il via a quella che è la vicenda fulcro di Stranger Things, viene finalmente ritrovato da sua madre Joyce, con la collaborazione dello sceriffo Hopper: entrambi sono riusciti, in qualche modo, a entrare nel Sottosopra, una versione speculare, ma molto più oscura, di quello che è il nostro mondo. Al suo interno alberga, fiero e belligerante, una creatura mostruosa che persegue la necessità di divorare qualsiasi cosa gli capiti sotto le fauci. Nel mentre la storyline di Undici procede tra le mani del Dr. Brenner, lo scienziato responsabile della creazione di quel laboratorio segreto all’interno del quale è stata “costruita” la ragazzina: dotata di strani poteri telecinetici, Undici, nelle ultime battute della prima stagione, non si è preoccupata di sparare, a sangue freddo, ad alcune guardie che stavano braccando lei e i suoi amici. La mossa, sì coraggiosa ma controproducente sul lungo periodo, ha provocato un richiamo della bestia famelica, che subito assale il gruppo di ragazzini e uccide Brenner. A Undici spetta il compito di utilizzare i propri poteri per disinnescare l’ordigno mostruoso che ha convocato a sé e nello scontro, pur riuscendo a trattenere la bestia dall’ultimo assalto, sparisce insieme con essa. La sparizione di Undici, e di conseguenza della bestia, fa tornare la normalità sulla cittadina di Hawkins: Will viene immediatamente ricoverato in ospedale e al suo risveglio viene ragguagliato sui fatti da tutti i suoi amici, ansiosi di condividere con lui le esperienze vissute: per il ragazzo, però, la storia non è ancora finita, perché tornato a casa e recatosi in bagno si ritrova a vomitare una lumaca, per poi ritrovarsi per qualche istante in quel Sottosopra nel quale era stato tragicamente imprigionato. Nel mentre lo sceriffo Hopper, recatosi nel bosco, lascia all’interno di una cassetta del cibo, tra cui delle gaufre, frittelle molto apprezzate da Undici, lasciando intendere che la ragazzina, in realtà, potrebbe essere ancora viva, ma imprigionata nella versione oscura del loro mondo. 

Un anno dopoStranger Things 2 inizierà con un gap di un anno dalla fine della prima stagione: a Hawkins non sono cambiate molte cose, o comunque rispetto a quelle accadute nella prima stagione non ci sono varianti inattese. Barb non è tornata in vita, diversamente da quanto molti fan si aspettassero, e tutti gli abitanti della piccola cittadina dell’Indiana anelano una rinnovata tranquillità. Il Sottosopra, però, sta per tornare e, come anticipato dagli autori, dalla dimensione oscura che accerchia Hawkins stanno per arrivare creature che fanno sembrare il Demogorgone solo un essere bizzarro e nulla più. Le minacce saranno più oscure e più spaventose, tanto che il mostro sconfitto da Undici potrebbe diventare un piacevole ricordo: di cosa, invece, accadrà a Will non si sa ancora nulla, ancor meno cosa gli sia accaduto nel corso di quest’anno appena trascorso. La cultura per gli anni ’80, per la nostalgia che quegli anni provocano in moltissimi degli spettatori di Stranger Things, verrà però arricchita da ulteriori elementi: tra questi l’aggiunta di un attore al cast, Sean Astin, ricordato per il ruolo di Mickey Walsh ne I Goonies, film del 1985 nel quale debuttò, nei panni del protagonista. Il suo personaggio, che si chiamerà Bob Newby, è un nerd cresciuto, un uomo che in passato era proprio come Will e i suoi amici: avrà una storia d’amore importante con un personaggio della prima stagione e si ritroverà presto invischiato in quello che accadrà al gruppo di ragazzi di Hawkins che è entrato in contatto con il Sottosopra. La vita di Stranger Things non terminerà con la seconda stagione, perché la storia è stata scritta e pensata per poter avere una durata di addirittura cinque, pertanto pretendere una conclusione al termine di quest’anno sarebbe inutile: le avventure di Mike Wheeler e Will Byers hanno ancora molto da dire e noi abbiamo molto da scoprire. 

Stranger Things 2 sarà disponibile su Netflix dal 27 ottobre con nove episodi, che verranno chiaramente pubblicati nello stesso momento. La regia sarà affidata ancora una volta ai fratelli Duffer, che si alterneranno con Shawn Levy (che firmerà gli episodi 3 e 4) e Andrew Stanton (che dirigerà l’episodio 5 e l’episodio 6). A Rebecca Thomas spetterà il settimo episodio.