Recensione

Steamgear Mash

Avatar

a cura di Kyo

Molti di voi sapranno già quanto la tecnologia abbia fatto passi in avanti nell’evoluzione robotica. I telegiornali ci aggiornano spesso sulle invenzioni più rilevanti realizzate da scienziati che sono seriamente intenzionati a creare a veri e propri cyborg. Steamgear Mash narra appunto le vicende di una ragazza e del suo robot. Mina è il nome della giovane che vive con un vecchio scienziato. Dal momento che la fanciulla non ha molti amici, lo scienziato decide di creare un robot per farle compagnia e lo chiama Mash. Un giorno mentre i due si trovano fuori a giocare, un alieno passa sopra di loro con un’astronave. L’alieno osservando Mina dal suo telescopio se ne innamora perdutamente e decide di inviare i suoi soldati sulla Terra per rapirla. Così i soldati mettono fuori combattimento Mash e rapiscono la ragazza per poi tornarsene sulla loro astronave nello spazio. Con l’aiuto dello scienziato suo creatore, Mash viene riparato dopo i danni subiti dagli alieni e munito di fucile e altre armi utili decide di andare subito a salvare Mina a tutti i costi. Una trama non certo originale, ma cosa vi aspettavate da uno sparatutto?

Chi cerca trovaSteamgear Mash è uno sparatutto realizzato dalla Takara, famosa per aver realizzato Toshinden e altri titoli più o meno noti. Il gioco uscì proprio agli inizi della carriera del Saturn e quindi fu uno dei primi prodotti a sperimentarne le potenzialità. La prima cosa che si nota è la visuale isometrica, decisamente insolita per uno sparatutto, anche se già vista in Viewpoint su Neo Geo, con il personaggio ripreso dall’alto. Nel gioco si dovrà comandare Mash, un robot munito di fucile mitragliatore capace di correre, saltare e acquisire nuove tecniche d’attacco. All’inizio ci troviamo immersi in un vasto ambiente tridimensionale, percorribile in ben otto direzioni, popolato da stranissime creature sempre pronte ad eliminarci con le loro armi bizzarre, tra cui cannoni, tamburi e palloni da circo. Per far piazza pulita di tali nemici Mash ha a disposizione, oltre al suo fucile, armi supplementari molto efficaci come bombe, stelle ninja ed altre ottenibili man mano che si procede nell’avventura. Il nostro fido robot, inoltre, può acquisire nuove tecniche d’attacco come muoversi liberamente sparando sempre nella stessa direzione, oppure voltarsi di scatto per sparare al nemico alle spalle o ancora sparare ruotando in continuazione su se stesso.Nel gioco non si deve solamente pensare a sparare a tutto quello che si muove, ma si deve usare il cervello per trovare la via d’uscita. Spesso, girovagando per i livelli ci capiterà di notare dei cubi indistruttibili di vari colori, che magari ostruiscono vie d’accesso a nuove aree inesplorate. Per riuscire a rimuovere questi ostacoli occorrono delle armi speciali, che si debbono obbligatoriamente trovare per distruggere questi blocchi irremovibili. Le armi speciali si trovano sempre in container metallici, i quali sono sparpagliati un po’ dappertutto. Nei container si posso trovare anche rigeneratori della barra vitale o energia extra per ricaricare la carica delle armi supplementari. Tuttavia questi power-up casualmente saranno rilasciati anche dai nemici subito dopo averli eliminati. La struttura dei livelli è a tratti complessa, con sottosezioni e stanze extra che spesso ci faranno girare a vuoto per un bel po’ nell’intento di trovare una via d’uscita. Ad aiutarci ci pensa una mappa dello stage visitato: ci basterà mettere il gioco in pausa per capire dove ci troviamo esattamente e per vedere tutta la piantina del luogo. È buona regola visitare gli stage a tappeto senza ignorare nemmeno un angolo, perché è proprio nei punti più nascosti che si trovano le armi speciali ed altri oggetti utili che possono aiutarci ad uscire vittoriosi dall’avventura.Mentre girovaghiamo, possiamo trovare casualmente una stanza dove dentro è presente un Save Point, quindi ci basterà salirci sopra e salvare la posizione di gioco con ben quattro possibili slot liberi. Visto e considerato che nel gioco non è presente alcuna possibilità di continuare dal punto in cui si sarà sconfitti dal nemico, è buona regola salvare sempre la partita in queste stanze quando ce ne sarà l’occasione, altrimenti si dovrà ricominciare tutto da capo in caso di sconfitta. Oltre a questa stanza ne esiste un’altra simile che serve per teletrasportarci da uno stage all’altro. Questo accade perché nei livelli più avanzati si ha la possibilità di recuperare alcuni item speciali utili per accedere a passaggi che in precedenza erano impraticabili, così c’è data la possibilità di rivisitare i livelli già visti.

Come in ogni sparatutto che si rispetti, anche in Steamgear Mash, alla fine d’ogni livello troveremo il famoso boss finale, da sgominare con tutto quello che abbiamo a disposizione per passare al quadro successivo. I boss finali sono sempre di grandi dimensioni e necessitano di un buon impegno e riflessi pronti per essere sconfitti.C’è da notare che nel gioco sono presenti alcuni stage a scrolling isometrico come i classici sparatutto, più precisamente come Viewpoint, dove al posto del robot useremo un sottomarino armato di mitra e siluri per esplorare le profondità degl’abissi, oppure un’astronave per volare tra le nubi e nello spazio fino a raggiungere la base nemica. Detto questo, possiamo affermare che il gioco ce la mette tutta per apparire vario e divertente.

Aspetto tecnicoSteamgear Mash a differenza dei classici sparatutto, presenta una veste grafica interamente renderizzata. I fondali sono molto suggestivi e danno un senso di tridimensionalità molto marcato, con scelte cromatiche appropriate al punto tale che, a tratti, pare quasi un gioco poligonale. I personaggi che popolano tutto il gioco sono anch’essi realizzati con la stessa tecnica, molto colorati e animati discretamente. La tridimensionalità non si limita solo ad essere un’illusione visiva, ma rispetta la struttura dei vari livelli, in particolar modo quelli su più piani. Infatti se il personaggio precipita dal secondo piano finirà nel punto corrispondente della mappa al piano di sotto. L’aspetto audio propone musiche dal tono allegro e scherzoso, molto ritmate e orecchiabili, tutte incise su cd e riprodotte in tempo reale durante il gioco. Gli effetti sonori si mantengono nella media, ben fatti e adatti al genere. L’unico neo è caratterizzato dall’allarme che suona quando al personaggio rimane pochissima energia vitale, di conseguenza finché non ricaricheremo la barra vitale almeno a metà, tale suono infastidirà in continuazione. La giocabilità è molto buona, con una risposta al joypad molto precisa e intuitiva, anche se a causa della visuale un po’ scomoda, in alcuni tratti il gioco può risultare frustrante, specialmente contro alcuni boss finali. La longevità può variare in base ai gusti personali: se da un lato il titolo offre una struttura di stage complessa e varie armi da usare, dall’altro propone una veste grafica che può non piacere a tutti. Tenendo conto che questo è uno dei primissimi titoli usciti per Saturn, possiamo affermare che è un gioco di tutto rispetto, ma certamente non può competere con le moderne tecnologie degli attuali sparatutto. Da notare il cd del gioco realizzato con cura e decorato con delle vignette a colori stampate sopra che ritraggono Mash; veramente pregevole

– Molte armi da usare

– Buona giocabilità

– Musiche discrete

– Visuale scomoda

– Poco interessante

– Longevità limitata

6.0

In conclusione Steamgear Mash si presenta come uno sparatutto fuori del comune, con una grafica totalmente renderizzata che regala un deciso senso di tridimensionalità alle varie ambientazioni, con visuale isometrica dall’alto. Nel gioco, oltre a sparare, si devono esplorare i vari livelli in cerca di oggetti indispensabili per il proseguimento dell’avventura. Inoltre sono presenti alcune sezioni simili ai classici shooter spaziali che rendono il gioco più vario e piacevole. Le musiche sono ben fatte ma nella media, così come i vari effetti sonori di contorno. La risposta al joypad è buona anche se non esente da difetti. La longevità è garantita da livelli abbastanza vasti e segreti da scoprire: ci sono varie armi da provare e nuove tecniche da acquisire, ma dipende molto dai gusti e in generale il gioco non offre certo un livello estremo di divertimento. Tenendo conto che si tratta di uno dei primi giochi usciti per Saturn, fate le vostre considerazioni e se vi capita cercate almeno di provare questo autentico pezzo di storia videoludica.

Voto Recensione di Steamgear Mash - Recensione


6