Star Wars: Battlefront III

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a cura di ParyKon

Il brand di Star Wars ha sempre sofferto una relazione quantomeno complicata con i videogiochi. Da un lato infatti, si tratta senza dubbio del marchio di punta su cui la compianta LucasArts (un tempo apprezzatissima e talentuosa software house fondata come supporto alla Lucasfilm) ha sempre potuto puntare per fare breccia nel cuore (e nel portafoglio) di una sconfinata fanbase. Dall’altro lato, però, si tratta anche di una saga da sfruttare economicamente il più possibile, anche al costo di un quantitativo fin troppo elevato di mediocri e dimenticabili titoli su licenza.
Il tempo passa, la memoria si affievolisce, e spesso si tende a dimenticare la reale qualità delle produzioni giocate in passato, non di rado glorificandole semplicemente in quanto parte integrante della propria infanzia o adolescenza. I giochi di Star Wars non fanno eccezione, tuttavia è necessario ricordare come in fondo un buon numero di titoli memorabili siano effettivamente stati rilasciati sotto il marchio di George Lucas. Altri progetti, al contrario, nonostante le ottime premesse non sono mai stati portati a compimento, lasciandoci a speculare su qualche artwork, anteprima, concept o video trapelati nel corso del tempo. 
Con il rilancio della saga al cinema ed il conseguente ritorno in campo videoludico, era inevitabile tornare sul tema, specialmente alla luce dei nuovi, emblematici segmenti di gameplay recentemente rilasciati sul web. 

Battlefront oggi…
Il rapporto tra Disney ed EA è ormai assodato da tempo; dopo l’acquisizione da parte del colosso di Mickey Mouse, insomma, risultava naturale supporre che Electronic Arts vantasse delle carte in regola per assicurarsi il controllo dei diritti di Star Wars (in campo videoludico), specialmente dopo la chiusura di LucasArts. La compagnia di George Lucas tecnicamente vive ancora, ma solo in veste di publisher; si occupa infatti unicamente di gestire il marchio, non producendo più videogiochi (un vero peccato, se si pensa al contributo donato all’industria nel corso degli anni 90).
In ogni caso, molti si aspettavano un trattamento del marchio -da parte di EA- che comprendesse principalmente produzioni indirizzate ad un target giovane (sulla falsariga di Disney Infinity, Lego Star Wars e The Clone Wars); fu infatti una sorpresa quando Electronic Arts decise di annunciare un nuovo Battlefront, realizzato nientemeno che da DICE
Ad oggi il gioco è stato rilasciato, con una reazione positiva/mista da parte di pubblico e critica: su Metacritic, la versione Xbox One del titolo -quella con un punteggio maggiore- vanta un modesto 75 (affiancato da un vergognoso User Score tra il 3.4 ed il 4.9, conferito dall’utenza che si sa, in questi casi talvolta tende ad esagerare). Le paure di molti, che temevano una direzione del titolo distante da quella dei vecchi Battlefront e più vicina ai recenti Battlefield, si sono infatti concretizzate, e non tutti hanno apprezzato le discutibili scelte di DICE. 
Lo Star Wars: Battlefront del 2015 resta comunque un titolo con una propria dignità, capace di soddisfare pienamente un certo pubblico e rivelarsi tutto sommato un notevole successo economico. Il gioco ha registrato un totale di 12 milioni di unità vendute (entro la fine di dicembre), sebbene il presidente di Gamestop abbia espresso disappunto proprio per gli scarsi risultati totalizzati in fatto di vendite retail (puntando il dito anche contro Halo 5 ed Assassin’s Creed: Syndicate). 
Nonostante tutto, non sono in pochi a chiedersi come il titolo sarebbe risultato se realizzato come vero e proprio sequel di Battlefront II. Solo recentemente, però, abbiamo avuto modo di farci un’idea più o meno concreta riguardo la vera natura del Battlefront III (che purtroppo, probabilmente non giocheremo mai).
…E ieri
Il secondo Battlefront dopotutto non vendette male, il che spinse in fretta LucasArts a considerare l’idea di un sequel. Il progetto venne affidato a Free Radical (creatori di TimeSplitters e, più avanti, Crysis 2 e 3): la visione del team era ambiziosa, volendo realizzare un titolo capace di offrire transizioni tra sezioni di battaglia terrena, aerea e spaziale. Lo sviluppo si dilungò per due anni, molto più di quanto originariamente accordato: i lavori durarono così tanto da indurre la software house a mettere il proprio team artistico al lavoro su bozzetti per un ipotetico Battlefront 4, mesi prima del completamento del terzo capitolo. “Pensavamo che Battlefront avrebbe davvero cambiato l’industria“, comunicò un dipendente della compagnia.
Stando a quanto viene riportato al giorno d’oggi, Free Radical iniziò nei primi mesi del 2008 a mancare le scadenze ed i traguardi inizialmente pianificati. Il numero di giocatori previsti nel multiplayer venne dimezzato, mentre le ambizioni circa la campagna furono pesantemente ridimensionate. 
Stando a qualche rumor, inoltre, si diffusero gravi sospetti sul conto della software house: secondo alcuni, Free Radical utilizzò parte dei fondi riservati al progetto allo scopo di finanziare Haze (titolo presentato come “Halo Killer” per PS3, generando un gigantesco hype stroncato però dal deludente prodotto finale). Un ex dipendente affermò poi come la compagnia impedì fisicamente al producer del titolo di accedere all’edificio in cui venne sviluppato il gioco, non potendo accertarsi personalmente circa cosa stesse realmente accadendo a livello di sviluppo. I rapporti con LucasArts finirono con l’incrinarsi disastrosamente, tuttavia c’è anche un’altra faccia della medaglia da considerare. 
Il direttore dell’audio di Battlefront 3 ha infatti raccontato una versione diversa della storia: LucasArts, apparentemente, rifiutandosi di riconoscere a Free Radical i progressi compiuti nello sviluppo del titolo, smise semplicemente di pagare la compagnia. 
…Che si trovò a zoppicare lavorando gratuitamente per sei mesi, tentando di portare il più possibile a compimento il progetto servendosi del poco denaro rimasto. “Sapevano perfettamente quel che facevano” disse il compositore G. Norgate, riferendosi evidentemente al tentativo di LucasArts di sopprimere passivamente il progetto sfruttando la mancanza di fondi. 
Battlefront III raggiunse però circa il 99% dello sviluppo (stando al co-fondatore dello studio), necessitando solamente la sistemazione di qualche bug: fu a quel punto che dopo tanto tempo, LucasArts si fece avanti, ma solo per tagliare ufficialmente i rapporti con Free Radical, cancellando la loro versione del titolo. 
Il gioco, leak dopo leak 
Di recente, l’argomento Battlefront III è stato nuovamente portato all’attenzione della stampa videoludica, non certo indifferente agli inediti video del gioco da poco leakati sul web. 
Il gioco, di fatto mai annunciato (ergo, ufficialmente “inesistente“) da parte di LucasArts, aveva già fatto parlare di sé nel 2009 -in seguito alla diffusione di concept art-, e più avanti nel 2014 (con il leak di 30 minuti di gameplay su YouTube).
Insomma, il titolo non è mai stato rilasciato (anzi, nemmeno annunciato), ma ciò non significa che sia impossibile farsi un’idea circa le caratteristiche fondamentali di Battlefront III. 
Ovviamente si parla ancora di uno sparatutto in terza persona (sebbene sia possible passare a piacere alla prima persona) basato sull’universo di Star Wars. Apparentemente, il gioco vantava svariate modalità (anche inedite), tra cui Storia, Conquista Galattica, Azione Istantanea, Freeplay, Sfide e Arena Jedi.
Pare che Battlefront III fosse caratterizzato da una moltitudine di mappe sterminate, atte a riprodurre fedelmente alcune tra le ambientazioni più amate dei primi sei Star Wars. Nella tradizione della serie, il titolo riproponeva una vasta gamma di armi, alcune esclusivamente utilizzabili da personaggi di una determinata natura. Dopotutto, il progetto ripresentava l’apprezzato sistema di classi visto in Battlefront II, sebbene in veste ampliata. È infatti possibile notare l’introduzione di nuove tipologie di personaggi (come i Wookiee caratterizzati da uno stile di combattimento melee), senza contare lo sconfinato roster di Eroi da utilizzare in battaglia (essenzialmente, i protagonisti della serie). Dai modelli leakati è possibile intuire un vasto assortimento di personaggi, da riproduzioni fedeli di svariate razze aliene viste nella serie a volti noti del calibro di Han Solo o Palpatine.
Altra caratteristica di spicco del titolo sembra essere la sorprendente quantità di mezzi di trasporto, utilizzabili a piacimento durante le battaglie a seconda della location scelta. Era possibile cavalcare Tauntaun e guidare Speeder Bikes, prendere il possesso di carri armati o mettersi al comando dei colossali Imperial Walkers: la varietà di unità pilotabili è impressionante, ma il titolo intendeva indubbiamente offrire molto di più. 
Entrano infatti prepotentemente in gioco mezzi aerei (essenzialmente, una notevole quantità di navicelle) capaci di portare le battaglia in cielo (e nello spazio!), regalando al titolo una verticalità più marcata rispetto a quanto visto nel prequel. Dai video leakati è poi possibile intravedere livelli ambientati presso basi galattiche (che ricordano una struttura simile alla missione Long Night of Solace di Halo: Reach).
L’impianto sonoro pare di ottima fattura; ogni arma risulta caratterizzata da un distinto set di suoni, dettaglio che evidenzia ancor più la cura riposta nello sviluppo. Il tentativo di restare quanto più fedele all’immaginario di Star Wars, tentando di trasmettere il feel della saga, è inoltre reso ancor più palese dalla soundtrack, composta integralmente da brani tratti dai sei film. 
Sebbene il focus risulti essere il multiplayer (caratterizzato da battaglie con un numero quasi spropositato di giocatori), sembra che il titolo volesse regalare ai fans anche una vera e propria campagna.
La controversa scelta di omettere completamente una modalità storia dal nuovo Battlefront ha certamente fatto discutere non poco i fans; l’assenza di una campagna è infatti tra le critiche più frequenti al titolo di DICE. Molti davano l’agognata modalità per scontata, essendo presente nei precedenti Battlefront (il primo titolo, pubblicato nel 2004, contava 45 missioni in single-player). Quel che pochi sembrano ricordare, però, è la qualità non certo elevatissima delle campagne dei vecchi Battlefront: lo sviluppo del secondo titolo, in particolare, non vantava di sufficiente budget per l’implementazione di una modalità single-player, per altro inizialmente tutto fuorché prevista o in programma. Durante lo sviluppo, tuttavia, nuovi produttori si unirono a LucasArts, pretendendo la realizzazione di una campagna: si temeva che ai tempi (circa un decennio fa) un titolo unicamente multiplayer non potesse vendere abbastanza. La release era però ormai quasi imminente, ed il direttore del progetto fu costretto a “trovare un modo” per realizzare la modalità single player, al costo di sfiorare quasi un esaurimento nervoso (come riferisce Gamespot.com). 
Per quanto riguarda Battlefront III, le cose sono andate senza dubbio diversamente: video recentemente trapelati mostrano infatti la presenza di un’elaborata campagna con tanto di cutscene, composta da più che mere battaglie (è possibile intravedere dai gameplay qualche esempio di missione ad obiettivi). La modalità pare affiancare sezioni inedite, non tratte dai film (come osservato in una cutscene incentrata su Darth Vader) alle classiche riproduzioni di scenari ben noti ai fans, sulla falsariga di Battlefront I & II.
Che il team di Battlefront III sia stato in grado o meno di portare a termine lo sviluppo della modalità campagna (prima della cancellazione del progetto), resta ignoto.
Dopotutto, il pubblico non ha mai avuto occasione di venire a contatto con informazioni ufficiali riguardanti il gioco, che a conti fatti solo il team di sviluppo e pochi affiliati hanno avuto modo di provare con mano.
…Almeno, fino a qualche giorno fa
La build pubblica diffusa da 4chan
Dopo parecchio lavoro sono riuscito a mettere le mani su Battlefront 3, volevo condividere il tristemente noto titolo cancellato che sono certo molti vogliano giocare. So che non tutti potranno giocarci immediatamente, ma confido che col tempo la community dei modder sia in grado di cambiare le cose. 
La build funziona su Dev Kit dell’Xbox 360, kit XNA, Test kits, ed ogni Xbox in grado di usare RGLoader (che permette alla console di comportarsi come un Developement kit), quindi se la vostra 360 è modificata, potete far funzionare il gioco. (…) Spero che possiate godervela, qualcuno potrebbe arrabbiarsi con me ma la storia dietro questa build è un disastro e non rilasciarla causerebbe più problemi che altro
Fu con queste parole che “ProtoFaggot” si presentò il 20 gennaio alla board dedicata ai videogames di 4chan, allegando in un torrent ed un archivio su Mega (il successore di Megaupload) l’intera build per Xbox. L’utente della malfamata ed ormai celeberrima imageboard su modello Futaba riferisce come si tratti di una versione incompleta del titolo: non funziona utilizzando emulatori, è afflitta da framerate instabile, crasha e presenta bug e glitch grafici, ma nonostante ciò, il contenuto è sensazionale per una pre-alpha. 
Tutto ciò che basta è un programma adatto che permetta di modificare i dati ed avrete tutto il potere del mondo. 
Con gli opportuni sforzi è possibile realizzare un port su pc, ne sono certo. Non posso promettere che accadrà, ma è possibile, con le persone giuste
Generalmente, i thread (le discussioni, insomma) su 4chan non durano molto: c’è un limite massimo di risposte consentite -prima dell’inevitabile chiusura del topic-, che spesso viene raggiunto piuttosto in fretta se l’argomento è particolarmente interessante. La discussione in questione durò infatti appena qualche ora; inizialmente molti furono scettici, ma l’OP (Original Poster) conquistò la fiducia ed il supporto di tutti pubblicando in breve screens e video del gioco in azione. Risulta interessante la notevole quantità di locations intraviste dai video -ad occhio, più di una ventina-, così come le webm che mostrano un soldato ribelle ed un Wookiee prendere una navetta da un hangar su Hoth (il pianeta innevato de L’impero colpisce Ancora), rivelando quella che pare essere una mappa particolarmente estesa.  
Apparentemente ho fatto inc*zzare un buon numero di persone importanti. Molto probabilmente non potrò gestire le cose più di tanto, ma va bene, finché (il gioco) è qua fuori. 
(…) Forse farò uno stream, ma sto tremando al momento, quindi dovrò tirarmi indietro per un po’
 
Prima di congedarsi completamente, ProtoFaggot (il cui nome, per inciso, è stato scelto dagli anons di /v/) ha deciso di rendere realmente pubblico il proprio rischioso (e secondo alcuni, eroico) gesto, parlandone apertamente su Reddit. Non una scelta stupida; sebbene parte dei contenuti originali ed interessanti di 4chan finiscano spesso per le mani di Reddit prima di arrivare all’utenza mainstream, è innegabile come il sito raggiunga notevolmente più in fretta l’attenzione da parte della massa, dunque il leaker ha solo accelerato il processo.
Il post su Reddit è comunque fonte di qualche informazione aggiuntiva: l’utente ci informa di non essere nemmeno fan di Star Wars, ma solo interessato ai prototipi di giochi mai realizzati, e Battlefront III non fa eccezione. 
Molti iniziarono a paragonare la situazione a quella di Halo Online, titolo sviluppato da Microsoft per PC e pubblicato unicamente per un’utenza russa, ma ugualmente portato in occidente da un team di modders. L’unica differenza è il limite insormontabile imposto dalla versione dell’alpha, ovvero la natura di titolo per Xbox 360; fosse stata per pc, probabilmente in questo momento qualcuno avrebbe già aperto dei server su cui giocarci.
Al momento, non è disponibile alcuna build per PC. 
Gli unici ad averla sono forse gli sviluppatori di Free Radical, ma anche lì, non è molto probabile. Anche se un giorno dovesse spuntare fuori, sono certo che chi la possiede NON vorrebbe rilasciarla.
Come molti sanno, Reddit non è 4chan, specialmente se si parla di gestione delle discussioni ed amministrazione generale: passò molto poco prima che un moderatore intervenisse intimando di rimuovere i link, che vennero di conseguenza cancellati dalla discussione allo scopo di mantenerla online. Stando all’OP, comunque, a quel punto sarebbe bastata una breve e semplice ricerca su Google per recuperare facilmente il download (ed il torrent) dell’alpha.
La discussione generò comunque parecchio rumore, facendo riemergere nuovi dettagli fino ad allora passati in sordina. 
Era infatti già successo (tanto su 4chan, quanto su Reddit) che spuntasse fuori qualcuno con una sedicente copia del titolo, talvolta con tanto di screens e video, ma finora nessuno si era mai azzardato a leakare realmente il gioco. La concretezza della pre-alpha per 360 spinse molti a scavare nelle vecchie discussioni cercando una qualsivoglia menzione ad una possibile build per pc, e sorprendentemente, fu possibile contattare qualcuno con in mano il gioco vero e proprio, nonché succulente informazioni inedite.
L’utente Reddit informa infatti di come LucasArts abbia riciclato parecchi assets da svariati giochi cancellati, prendendo ad esempio diversi contenuti di Battlefront III e riutilizzandoli in titoli come Il Potere della Forza 1&2 e Kinect Star Wars
Le dichiarazioni del redditor, comunque, non possono che ridimensionare le aspettative e speranze della community.
Non rilascerò il gioco; se lo facessi, le persone da cui l’ho avuto potrebbero perdere il proprio posto di lavoro. Se lo rilasciassi lo scoprirebbero, così sia io sia loro finiremmo in grossi guai
Non è chiaro se l’intera faccenda sia destinata a rivelarsi un mero fuoco di paglia o se effettivamente possa nascerne qualcosa (che si tratti dell’inizio dei lavori per un eventuale porting PC, o di qualche altro leak); quel che è certo, è che parlando di contenuti persino la pre-alpha di Battlefront III pare battere il Battlefront di EA. Che sia opportuno aspettarsi una qualche reazione -a livello legale- da parte di Electronic Arts o LucasArts?

Le speculazioni riguardanti il tanto bramato e discusso Battlefront III terminano finalmente -in parte- con il leak del titolo. La build pubblicata dall’utente di 4chan è però un’incompleta pre-alpha (funzionante solo su Xbox 360 modificate), afflitta da problemi di framerate e svariati bug. Pur essendo distante dall’assomigliare ad un prodotto completo, l’illecita demo è sufficiente per farsi un’idea piuttosto chiara della reale natura del TPS prematuramente cancellato da LucasArts. Vedremo mai un leak dell’effettiva versione per computer (unica piattaforma su cui il gioco possa sperare di rinascere)? Che l’ipotetico porting della pre-alpha su pc (auspicato dal responsabile del leak) sia una prospettiva fin troppo rosea?