Anteprima

Star Wars: Battlefront

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a cura di LoreSka

Il 2015 sarà l’anno di Star Wars. Non ci sono molti dubbi a riguardo: con l’arrivo del settimo film della saga alle porte, l’ultimo quarto dell’anno sarà dedicato alla saga creata da George Lucas, con prevedibile monopolizzazione di ogni medium, videogiochi inclusi.
Così, dopo avere assistito alla presentazione di Disney Infinity 3.0, anch’esso dedicato a Star Wars, ci siamo lanciati in una demo di gameplay di quello che, perlomeno per l’anno in corso, è il gioco di Star Wars per antonomasia: Battlefront. Ve lo diciamo subito: ci siamo molto divertiti, sebbene quanto abbiamo visto stia raschiando la superficie di un gioco molto più profondo.
Red Three, standing by
Per la Gamescom 2015 EA e DICE hanno scelto di presentare una demo ambientata nei cieli, ponendoci a bordo di velivoli d’attacco in una battaglia competitiva fra navicelle. Lo scenario è quello di un dieci contro dieci, in cui venti giocatori umani si fronteggiano divisi tra ribelli e forze imperiali, ai quali si aggiungono altri venti giocatori controllati dall’intelligenza artificiale, portando il totale delle navicelle presenti in gioco in qualsiasi momento all’impressionante cifra di 40 unità. Divisi fra X-Wing Starfigher e caccia imperiali TIE, i giocatori combattono a squadre per la supremazia aerea: ogni nemico abbattuto concede tre punti, ogni bot un punto, ogni suicidio sottrae due punti alla propria squadra. Vince la fazione che ha raggiunto per prima il punteggio di 250.
Oltre al regolare dogfighting, nel corso della battaglia si generano degli eventi che chiedono al giocatore di attaccare o difendere un particolare luogo nella mappa o un’unità extra in fuga. Poiché gli obiettivi concedono ben 20 punti alla propria squadra, ogni volta che si genera un evento i giocatori sono naturalmente spinti a convergere nello stesso luogo, mettendo in atto una bagarre davvero accesa con uno sciame di navicelle davvero impressionante e una serie di esplosioni con virate all’ultimo istante. In questi momenti, lo ammettiamo, ci siamo sinceramente emozionati: la capacità degli sviluppatori di cogliere lo spirito delle battaglie fra i caccia di Guerre Stellari è straordinaria, e in alcuni frangenti ci sembrava di essere i protagonisti di una scena di uno dei film. Ritrovarsi ad inseguire un caccia nemico per  essere a nostra volta inseguiti da un’altra unità, volare in formazione alla caccia di qualche avversario indifeso o effettuare manovre acrobatiche per togliersi dalla coda un nemico particolarmente determinato lascia delle sensazioni eccezionali, e ci siamo molto divertiti sia nella sconfitta che nella vittoria: trovarsi in mezzo a un vero e proprio vespaio di caccia imperiali e ribelli è un’emozione unica per i fan di questa serie.
La modalità da noi provata, per la verità, ha mostrato alcuni elementi che non ci saremmo aspettati da un gioco che tenta di “simulare” il campo di battaglia di Star Wars. Le navicelle possono infatti essere riparate e ricaricate attraverso dei power up che galleggiano a mezz’aria a pochi metri dal suolo, e che richiedono spesso di allontanarsi dalla battaglia per appena pochi secondi. Il sistema fa eco ai giochi del passato ed evita l’energia autorigenerante dei titoli più moderni, ma al contempo ci appare un po’ forzato in una battaglia estremamente frenetica, in particolare se consideriamo che i punti di rifornimento sono in numero piuttosto elevato e possono facilmente essere raggiunti in qualsiasi momento.
Due caccia, due diverse anime
Come prevedibile, X-Wing e TIE sono due velivoli estremamente diversi. Il primo è una navicella pesante, con un raggio di virata ampio e poca agilità, controbilanciata da una maggiore resistenza ai colpi e da una potenza di fuoco aumentata (ora capiamo perché sono bastati due colpi ben assestati a Luke Skywalker per fare saltare in aria la Morte Nera). Il giocatore ha a disposizione dei siluri e uno scudo, la cui durata raggiunge i dieci secondi e permette spesso di adottare delle contromisure quando si è sotto attacco.
Il caccia imperiale TIE è agile come una mosca: schizza in virate strettissime e mette in seria difficoltà gli inseguitori. Dotato anch’esso dei siluri, il suo scudo è stato sostituito da un boost alla velocità: si tratta, in breve, di un caccia meno resistente, meno offensivo ma molto, molto più agile della controparte ribelle.
Entrambi i velivoli possono adottare delle contromisure effettuando barrel roll, virate di Immelmann, tonneau e looping per togliersi dalla coda i propri inseguitori. I cannoni si surriscaldano piuttosto in fretta, ed è necessario tenere sotto tiro un nemico per qualche istante prima di poter attivare con successo i siluri. Manovre evasive, boost, siluri e scudi hanno un tempo di cooldown.
E poi c’è lui: attraverso un power up disponibile una tantum durante la partita è possibile prendere controllo del Millennium Falcon, una vera e propria macchina da guerra goffa nei movimenti ma dalla potenza di fuoco devastante. Ci siamo divertiti ad abbattere numerosi nemici come delle zanzare, per poi finire inesorabilmente sotto il tiro di un manipolo di nemici che ci hanno inseguito come nella celebre scena della fuga nell’Episodio IV. La morte sembrava inesorabile ma, si sa, “questo gioiello riserva ancora qualche sorpresa”.
Un po’ di aliasing…
La versione PS4 di Star Wars: Battlefront da noi testata riusciva a tenere testa all’enorme velocità di gioco delle battaglie aeree, ma a un prezzo: abbiamo notato, infatti, un leggero aliasing e una perdita di dettaglio, in particolare quando si è costretti ad avvicinarsi al suolo per prendere i power up. Un altro aspetto che non ci ha pienamente convinti riguarda l’interno delle navicelle, con un cockpit ridotto all’osso, poco appagante e con una vista estremamente ridotta. Da questo punto di vista si potrebbero introdurre dei miglioramenti che, dato l’arrivo del gioco previsto per ottobre, non crediamo avverranno mai.

– Battaglie aeree a tratti molto emozionanti

– Un gran casino in cielo

– Millennium Falcon!

Star Wars: Battlefront supera la prova delle battaglie aeree: ci siamo molto divertiti, e in alcuni momenti il gioco ha saputo realmente incarnare lo spirito dei film, regalandoci emozioni che hanno richiamato alla mente tanti bei ricordi. Non abbiamo di fronte ai nostri occhi un capolavoro tecnico, né probabilmente il gioco definitivo per i fan di Star Wars, ma per chi sta aspettando un gioco degno di questo marchio, Battlefront potrebbe diventare presto una splendida certezza.