Recensione

Spyborgs

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a cura di Star Platinum

Il genere dei “picchiaduro a scorrimento” una volta rappresentava la massima espressione della concezione videoludica, in cui lo spessore narrativo era pari a zero o quasi ma il divertimento, quello vero e tangibile, era spesso presente in dosi massicce. Sono trascorsi numerosi anni da allora, gli interessi economici hanno assunto ruoli determinanti nello sviluppo dei progetti d’intrattenimento, la tecnologia ha permesso di ottenere risultati prima impensabili e i nuovi standard hanno decretato la scomparsa di questa tipologia ritenendola inadatta a soddisfare i gusti dei giocatori.

Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocareIn effetti, se è pur vero che determinate meccaniche potrebbero apparire ad oggi troppo limitate per possibilità offerte, allo stesso modo il mercato videoludico per come lo intendiamo altro non è che pura illusione. Non perché non esista, in senso concreto, ma perché l’illusione è riscontrabile nella percezione di ogni giocatore, che in base a fattori puramente soggettivi, continua a credere che nulla possa sconvolgere le proprie certezze, ritenendo alcune tipologie ormai non più in grado di risultare interessanti. In quest’ottica si colloca Spyborgs, picchiaduro a scorrimento di recente concezione e prodotto da Capcom, software house che non ha certo bisogno di presentazioni.In virtù della premessa iniziale, la struttura narrativa scelta dagli sviluppatori altro non rappresenta che il classico pretesto per dare il via ai combattimenti, ma risulta tuttavia curata ed apprezzabile. Al contrario dei soliti cliché in cui il malvagio di turno è sempre dichiaratamente schierato dalla parte del male fin dall’inizio, il gioco racconta di come gli Spyborgs siano nati e dei fatti che li porteranno, in seguito al tradimento da parte di un loro stesso compagno, alla ricerca della vendetta attraverso gli oltre trentacinque ambienti di gioco. Da questo punto di vista, siamo quasi sempre stati abituati ad aggirarci in contesti urbani decadenti, avere a che fare con bande criminali più o meno organizzate e a controllare personaggi non sempre dotati di elevato carisma, ma questa volta il tutto è stato collocato in una nuova dimensione. Se negli anni Novanta alcuni esperimenti falliti apparivano come un segnale evidente di un definitivo canto del cigno per questa tipologia videoludica, oggi Spyborgs riporta prepotentemente alla luce meccaniche ritenute superate, attraverso un ritmo serrato e pregevole, in tutto lo splendore di un comparto grafico eccellente, per la gioia di tutti i possessori di Wii. Il titolo ha inoltre un grande merito, quello di trasformare un “semplice” picchiaduro in qualcosa che va oltre, attraverso un’esaltazione dello spettacolo distruttivo che rende più di un combattimento avvincente, in particolar modo durante gli scontri contro i boss di fine livello.Come sempre in questi casi, i personaggi che potrete selezionare saranno tre, ma a dirla tutta meriterebbero un ulteriore approfondimento anche i cosiddetti nemici, molto ben caratterizzati e presenti in un buon numero di tipologie. Scopriamo nel dettaglio chi si nasconde dietro agli Spyborgs.

Stinger – Il leader del gruppo nonché il più equilibrato del terzetto. Abbina ad una buona agilità una notevole potenza, grazie alla possibilità di poter attaccare sia nel corpo a corpo che dalla distanza usufruendo del suo braccio cibernetico che può divenire un lanciamissili, un cannone a catena e infine proiettare contro i nemici micidiali bombe adesive energetiche. Le mosse d’attacco di cui dispone sono inoltre altrettanto efficaci anche in chiave difensiva.

Clandestine – Questa guerriera ninja (il cui vero nome è Kuno Ichi) è dotata di estrema velocità e in grado di realizzare combo spaventose grazie alla katana di cui è dotata. Nonostante il rovescio della medaglia sia rappresentato da una minore potenza rispetto ai propri compagni, le ottime mosse speciali di cui dispone la rendono un personaggio appagante da controllare in quanto possiede numerose mosse evasive che la rendono un bersaglio molto difficile.

Bouncer – Il nostro personaggio preferito, lo ammettiamo. Questo gigante cibernetico, pur disponendo di elevate tecnologie e possibilità, predilige la pura potenza e non fa nulla per nasconderlo. La scarsa velocità è compensata ampiamente da una forza distruttiva incredibile, che gli consente di sbarazzarsi dei nemici di piccolo calibro senza aver bisogno di ricorrere ad alcuna mossa speciale ma solo con gli attacchi standard. Sorprendente l’agilità con cui compie alcuni attacchi. Inarrestabile.

Un’esperienza per tutti o quasiIl buon lavoro svolto dagli sviluppatori emerge immediatamente fin dai primi minuti di gioco. La possibilità di poter affrontare l’avventura in modalità cooperativa assegnando un secondo personaggio alla cpu o partecipando insieme ad un amico (in locale) è sicuramente un aspetto molto positivo, che arricchisce parecchio una modalità single player che altrimenti non avrebbe offerto alcuna innovazione di rilievo rispetto ad un approccio ormai consolidato. All’inizio di ogni stage potrete infatti scegliere la coppia che più vi aggrada. Così facendo il gioco risulta alimentato da un’azione sempre serrata e dettata da ritmi molto alti, ma mai confusionaria né semplicistica. Questo significa che sarebbe un enorme errore considerare Spyborgs come uno dei tanti “button-smasher”, pur analizzandolo nei limiti offerti da un concept che di originale ha ben poco. A livello di possibilità e sistema di controllo, il gioco si rivela però ben fatto in quanto gli sviluppatori hanno pensato bene di non affidarsi ad azioni banali per consentire lo sterminio dei nemici, ma anzi il tutto è supportato da soluzioni interessanti e in grado di sfruttare ottimamente il sistema di controllo offerto dal Wii. L’accoppiata Nunchuk – Wii Remote consente infatti di compiere azioni standard quali attacco veloce, attacco potente e salto oltre all’esecuzione di un buon numero di mosse speciali e combo generate attraverso l’utilizzo dei sensori di movimento. Puntando il Wii Remote verso lo schermo e premendo A è possibile inoltre attivare alcuni congegni e recuperare degli oggetti, mentre il pulsante + consente di poter cambiare in tempo reale il personaggio da voi controllato. Le combinazioni di attacchi effettuabili, in coppia o dal singolo character, sono piuttosto numerose per la media del genere e contribuiscono a rendere l’esperienza ludica molto appagante. Interessante è inoltre la possibilità di poter migliorare le caratteristiche degli Spyborgs accumulando punti esperienza da investire in upgrade e rendere sempre più ampio il set di mosse a disposizione. Un’implementazione che abbiamo molto apprezzato e che, insieme ai numerosi bonus sbloccabili, conferisce al gioco un’elevata rigiocabilità.Vi è un elemento però, che è bene sottolineare a beneficio di coloro che potrebbero avvicinarsi al prodotto Capcom ritenendolo semplicistico e facile da padroneggiare. Il livello di difficoltà è infatti mediamente piuttosto elevato e, come da tradizione dei picchiaduro a scorrimento, prima di giungere al cospetto di un boss potreste perdere numerose vite ed essere costretti a dover percorrere nuovamente alcuni livelli. Tutto ciò potrebbe essere molto apprezzato dai giocatori di vecchia data o da chi cerca un titolo comunque ricco di sfida ma potrebbe scoraggiare chi non ha molta dimestichezza con il genere. Giocare a Spyborgs equivale un po’ a farsi una cultura videoludica fatta di combattimenti, azione ad alto ritmo, organismi cibernetici pronti a tutto pur di rendervi le cose difficili, ma anche tanto divertimento puro e cristallino.

Lo spettacolo della distruzioneCome accennato in precedenza, nonostante il gameplay sia legato ad una struttura poco innovativa, la giocabilità è su ottimi livelli e risulta arricchita dalla possibilità di poter giocare sfruttando le caratteristiche di due personaggi e affidandosi ad un sistema di controllo molto preciso e funzionale.Spyborgs, pur manifestandosi come un tradizionale picchiaduro a scorrimento, cerca di coinvolgere il giocatore all’interno di un mondo cibernetico ricco di pericoli, dove l’elevato livello difficoltà costituisce un sacrificio necessario per ottenere soddisfazioni incredibilmente appaganti.Dal punto di vista tecnico, il lavoro svolto dagli sviluppatori è davvero eccellente sotto tutti i punti di vista. Graficamente il gioco propone ambientazioni fantascientifiche molto curate, brulicanti di nemici robotici della peggior specie. Il character design dei personaggi è ottimamente riuscito e la stessa cosa dicasi per i modelli poligonali e le animazioni che li accompagnano, uniti a tutti gli effetti grafici quali luminescenze, fiamme ed esplosioni. Si tratta senza ombra di dubbio di una delle migliori produzioni Wii anche a livello coreografico, grazie ad un motore poligonale sempre fluido che costante, che offre qualche leggero calo di frame rate solo in rare occasioni di affollamento, ma mentre per il resto funziona alla grande. La colonna sonora, ben ritmata ed energica, sottolinea in maniera convincente lo svolgersi dell’azione con brani ed effetti sonori ben riprodotti. Il difetto più rilevante di questo titolo è legato ad una struttura che potrebbe non affascinare chi è alla ricerca di qualcosa di più articolato, ma per quanto questo elemento possa avere un certo peso nelle scelte di ogni giocatore, allo stesso modo riteniamo che l’esperienza ludica offerta sia meritevole di essere presa in considerazione. Non si tratta sicuramente di un gioco per tutti, ma valutando nel complesso l’ottimo lavoro svolto, oltre che per qualità anche per divertimento offerto, oltre al buon numero di extra disponibili, consigliamo l’acquisto di questo titolo a tutti i possessori di Wii, dopo aver fatto le proprie considerazioni personali.

– Eccellente realizzazione tecnica

– Giocabile e divertente…

– Azione frenetica ma non semplicistica

– Occasionali cali di frame rate

– …a patto di apprezzare i picchiaduro a scorrimento

– Originalità inesistente

7.5

Spyborgs conduce il giocatore fino all’epoca d’oro dei videogames attraverso un’esperienza ludica certamente mancante di originalità in senso stretto ma non per questo meno coinvolgente rispetto a meccaniche attuali. Gli sviluppatori sono infatti riusciti a dar vita ad un picchiaduro a scorrimento rispondente alle classiche dinamiche degli anni Ottanta, violento e spettacolare, senza per questo ricorrere ad un approccio troppo semplicistico.

Grazie ad un comparto tecnico davvero eccellente e ad buon utilizzo delle caratteristiche del Wii in termini di sistema di controllo, il gioco risulta immediato e divertente fin dalle prime partite, in particolar modo in multiplayer. La longevità si attesta sopra la media del genere, grazie alla possibilità di poter sbloccare diversi contenuti extra e ad un livello di difficoltà ostico ma ben bilanciato, che spinge l’utente a rigiocare anche una volta completato il prodotto.

Se avete apprezzato mostri sacri del calibro di Double Dragon, Final Fight e Vendetta, molto probabilmente adorerete Spyborgs e ciò che rappresenta, ma tutti i giocatori alle prime armi e coloro che rinunciano alle minime difficoltà dovrebbero invece lasciar perdere perché questo è un titolo senza mezze misure. Fate le vostre valutazioni e preparatevi alla distruzione totale.

Voto Recensione di Spyborgs - Recensione


7.5