Anteprima

SpyHunter: Nowhere to Run

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a cura di Gab_84

Nata nel 1983, la saga di Spy Hunter, ha avuto subito un notevole successo grazie ad un gameplay semplice ed efficace e grazie anche ad una realizzazione tecnica (al tempo) invidiabile; caduta nel dimenticatoio per ben 18 anni, Spy Hunter ritorna soltanto nella generazione di console a 128 bit grazie all’accoppiata Midway/Paradigm creando un titolo che accontentò tutti, sia i fan di vecchia data, sia i nuovi gamers. Il discreto successo ottenuto nel 2001 indusse Midway a creare un seguito: così nel 2003 esce Spy Hunter 2, sviluppato dagli Angel Studios. Il sequel, come spesso accade, non ebbe il successo sperato, a causa di una realizzazione tecnica piuttosto banale e, soprattutto, ad una giocabilità che rasentava l’impossibile.

Dopo l’introduzione storica alla serie è bene iniziare a parlare del nuovo capitolo di Spy Hunter, rinominato per l’occasione Spy Hunter: Nowhere To Run.Sviluppato dai ragazzi di Terminal Reality, già noti per il vampiresco BloodRayne, il titolo si presenta ricco di novità: una su tutte è il totale cambiamento del gameplay, infatti, Nowhere To Run non si basa soltanto sulle folli corse a bordo della mitica G-8155 (o meglio conosciuta come Interceptor), ma stavolta l’agente Alec Sects farà affidamento anche nelle sue gambe per sconfiggere la malvagia associazione NOSTRA.Le missioni a piedi svolgeranno un ruolo importante nel corso del gioco e Midway ha pensato bene di far impersonare l’agente Sects al famoso attore Dwayne Johnson, conosciuto da tutti con il nome di “The Rock”, che interpreterà la parte, non solo nel videogioco, ma anche nel film basato su Spy Hunter, in uscita l’anno prossimo.

L’introduzione delle missioni a piedi getta Spy Hunter in una “dimensione” inedita per la saga. Il combattimento fisico rappresenta ora un’esperienza totalmente nuova e sembra che sia stata integrata alla perfezione: eseguire combo di calci e pugni o mosse finali devastanti rappresentano una componente fondamentale per proseguire nel gioco e, soprattutto direi, aumentare notevolmente il livello di divertimento.La rinnovata interattività con l’ambiente circostante consente di avere un’ottima profondità nel gameplay, infatti, per eliminare i nemici sarà possibile scaraventarli addosso a qualsiasi oggetto vi capiti sottomano, ad esempio dei barili esplosivi. Come se non bastassero i pugni di The Rock ad eliminare i nemici, Spy Hunter mette a disposizione anche un armamentario completo e affidabile: si passa dal semplice fucile d’assalto ad una poderosa doppietta, per passare poi da un lanciarazzi fino ad arrivare alle classiche granate. Il sistema di puntamento delle armi è molto simile a quello visto in Resident Evil 4, con la telecamera a mezza altezza che zooma sulle zone da colpire. Midway assicura un completo controllo dell’azione e da quanto si è visto finora non possiamo non darle ragione, sparare ai nemici è semplice e soprattutto efficace.

Nonostante le numerose novità introdotte in Nowhere to Run, i ragazzi di Terminal Reality hanno saputo mantenere intatti gli aspetti che hanno garantito il successo alla serie Spy Hunter. Uno di questi è senza dubbio l’Interceptor. La coupè ultratecnologica dell’agente Sects ritorna in una veste completamente nuova, sempre più veloce, sempre più letale. Quando si utilizza come auto, l’Interceptor, può vantare di armi potenti e precise come una mitragliatrice o un rocket launcher, inoltre, la coupè è dotata di ruote spinate, ottime per distruggere la carrozzeria delle auto nemiche negli scontri ravvicinati; durante il gioco può capitare che mentre si percorre una strada a tutta velocità, quest’ultima si riveli senza uscita e l’unica via possibile sia il mare. A questo punto l’Interceptor modifica il suo aspetto per diventare un potente motoscafo: non cambia soltanto l’aspetto, ma anche la dotazione “di serie” di armi. E’ possibile adesso lanciare mine galleggianti oppure missili acquatici oltre a sparare a distanza con la classica mitragliatrice presente nella versione a quattro ruote della vettura. L’ultima forma vista finora del tecnologico mezzo è quella di una motocicletta; la due ruote sfreccerà nel traffico agilmente in modo da evitare qualsiasi ostacolo vi si pone davanti: potrete schivare alberi infuocati, auto distrutte e passanti ignari della vostra missione, tutto questo a folle velocità lungo ogni tipo di strada e con il minimo sforzo alla guida. Sembrerebbe il mezzo perfetto per affrontare l’avventura ma le armi montate sulla moto sono un punto debole molto evidente: solo la mitragliatrice non può avere la meglio sull’orda di nemici che troverete lungo il percorso, perciò la moto sarà usata solo in episodi particolarmente concitati.

Dal punto di vista tecnico, il gioco si presenta con un level design abbastanza dettagliato, soprattutto per quanto riguarda il modello poligonale di The Rock; la città è riprodotta realisticamente anche se qualche pecca si nota, in particolar modo negli ambienti chiusi che verranno affrontati a piedi. Alcune ambientazioni sono sembrate scarne e poco curate ma il titolo è ancora in lavorazione quindi è lecito aspettare dei miglioramenti. Discorso a parte per l’Interceptor che è realizzato egregiamente, in tutte le sue forme: auto, motoscafo e moto sono realizzati accuratamente sia nell’aspetto esterno, sia in quello interno.

Spy Hunter: Nowhere to run si presenta, dunque, con tutte le carte in regola per diventare il miglior capitolo della longeva saga di casa Midway. Introducendo un nuovo gameplay, impersonare l’agente Sects ne è solo la punta dell’iceberg, ma mantenendo saldi i concetti “old-style”, alla fin fine si deve sparare a qualunque cosa si muovi sullo schermo, la casa losangelina mira a riportare in auge la serie di Spy Hunter dopo un capitolo piuttosto deludente. Nessuna notizia è emersa per eventuali modalità accessorie alla corposa modalità Storia, si può solo sperare quindi nell’aggiunta di una modalità multiplayer;si vocifera, tuttavia, la possibilità di sbloccare come extra il primo ed originale episodio della saga datato 1983, ma tutto ciò può considerarsi un rumor, visto che di ufficiale, purtroppo, ancora non è stato detto nulla.Spy Hunter: Nowhere to run è previsto per PlayStation2 e Xbox; la data di lancio in Europa è ancora da annunciare mentre negli Stati Uniti è fissata per il 5 Settembre.