Recensione

Spy Hunter

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a cura di Pacman

Per chi è troppo giovane per ricordare, SpyHunter fu un classico arcade creato da George Gomez nel lontano 1983. A quei tempi i giocatori prendevano, nelle sale giochi, i controlli di una speciale macchina e sfrecciavano lungo le strade, distruggendo i ragazzi cattivi. E’ passato ormai molto tempo da quell’anno, ma Midway ha voluto riproporci lo stile di quel bel arcade da sala giochi con un “nuovo” SpyHunter.

Una storia iniziata tempo fa…Ogni gioco ha un cattivo di turno; in Spy Hunter il cattivo che dovrete affrontare è Deamon Curry, presidente della Nostra Internetional, compagnia che si occupa di prodotti alimentari, biochimica, genetica, commercio elettronico e software infantile, con sede in Israele e con impianti sparsi in tutto il mondo. Deamon credeva che colui di cui parlano i libri di Nostradamus, colui che sarebbe stato re e avrebbe riscritto la storia del mondo, sarebbe stato lui. All’inizio degli anni 80’ fondò Nostra per finanziare i suoi diabolici piani di conquista. Dopo ormai un ventennio di preparazione, il signore del male si sente pronto per prendere il controllo del Pianeta. Ha truccato elezioni governative; ha assassinato presidenti e avvelenato sacerdoti…Per vedere il suo sogno avverarsi ha riunito un esercito di spie e assassini che seminano terrore e distruzione per il Mondo. Per contrastare la minaccia, i Servizi Segreti di Spionaggio, IES, hanno creato la squadra Spy Hunter, dotata della potentissima Interceptor G-6155. Il pilota di questa macchina da guerra è Alec Sects, ex pilota di caccia F-15, addestrato dll’FBI e specializzato in conflitti internazionali.

GameplayLa modalità principale del gioco è quella “story”. Questa sezione vi permetterà di viaggiare per il mondo nel vostro G-6155 affrontando quattordici missioni, esplorando località come, Germania, Francia, Panama, Key West e Venezia. Sparerete a elicotteri sperimentali, farete saltare autocarri, e accidentalmente ucciderete anche dei civili innocenti. Il vostro Interceptor si trasformerà da un’attrezzata macchina sportiva in una futuristica motocicletta (quando la barra energetica del mezzo scenderà sotto una determinata soglia) o in un velocissimo motoscafo (quando sarete in ambienti acquatici). L’arsenale di questo bolide è costituito da “armi d’attacco” (mitragliatrici, missili e cannoni ad energia) e “armi di difesa” (olio scivoloso, cortina di fumo, lanciafiamme). Inoltre, col procedere della missione, il vostro veicolo verrà potenziato con gli ultimi ritrovati della tecnologia bellica IES, sia per quanto riguarda l’armamento d’attacco che per quello da difesa.

Prima di iniziare una missione, vi saranno mostrati gli obiettivi corrispondenti. Ci sono due tipi di obiettivi, principali e secondari. Dovrete sempre portarli a termine entrambi per accedere alle missioni successive. I vostri compiti possono variare dal far saltare in aria alcune cose o sparare a un certo numero di nemici.

Il gioco è sempre in movimento, con poco tempo per sedersi e discutere di politica o del tempo. Spy Hunter è stato convertito molto bene al mondo in 3D. Ci sono parecchi elementi del gioco originale, incluse le armi che potete vestire come nuovi gadgets. Il vostro obiettivo principale sarà quello di sfrecciare sulle strade delle varie città e distruggere ogni cosa appartenente alla Nostra International. I livelli sono ambientati in località terrestri e acquatiche, ma non temete, il vostro Interceptor G-6155 saprà ambientarsi ottimamente, con le sue trasformazioni, in entrambe le situazioni.

Il sistema di controllo del gioco è molto buono ed ha una risposta immediata, senza odiosi rallentamenti, ai comandi impartiti dal giocatore. Alla levetta di sinistra del pad corrisponde lo sterzo dell’Interceptor. Quando si usa un’arma con capacità di agganciamento (come il missile guidato), per agganciare l’obiettivo si deve premere in giù la levetta di sinistra. Per guidare l’Interceptor in retromarcia bisogna premere la levetta sinistra indietro e il pulsante A (gas). Tenendo il pulsante A premuto si accelera, mentre premendolo due volte si attivano i motori turbo. Per frenare si usa il tasto X. Con il grilletto L si seleziona l’arma d’attacco che si vuole usare, e con quello R si spara.

Un multiplayer pieno di penneSpy Hunter contiene anche una discreta modalità in multiplayer che vi consentirà di affrontare i vostri amici in tre sfide: SPY2 Head to Head, Globe Trotter e Chicken Hunter.In “Head to Head” dovrete tagliare per primi il traguardo cercando di far mangiare la polvere al vostro avversario con l’uso di tutte le armi a vostra disposizione.Nella sfida “Globe Trotter” vincerà il giocatore che, allo scadere del tempo limite, avrà conquistato più Satcom (speciali localizzatori, presenti anche in alcune delle missioni della modalità “story”, che permettono alle forze IES di controllare i vostri movimenti e di farvi pervenire i rifornimenti necessari).In “Chicken Hunter” per guadagnare il maggior numero di punti e vincere così la partita dovrete eliminare il maggior numero di polli che attraversano la strada…per la serie vogliamo bene agli animali!!!

GraficaDal punto di vista grafico il lavoro svolto dai ragazzi della Point of View è sicuramente buono, anche se non a livelli esaltanti. Le ambientazioni molto ampie e ben realizzate, sono tutte, se non fedelmente, perlomeno verosimilmente ricostruite e piuttosto ricche di particolari. Decisamente buona la realizzazione dei modelli dell’Interceptor e la gran parte dei veicoli nemici, nonché dei vari effetti visivi come esplosioni, fumo , onde e ecc. che rappresentano il vero punto di forza del reparto grafico di questo gioco. Spy Hunter gira con un motore a 30fps che permette un aggiornamento dell’immagine accettabile, ma non privo di qualche fastidioso rallentamento in alcune fasi di confusione.

AudioSicuramente sopra alla media del resto del gioco è il reparto audio, il quale regala ai giocatori, oltre ad effetti sonori molto vari e di ottima qualità, tra le tracce musicali, anche la famosissima “Theme from Peter Gunn” (cantata per questo remeake dai Saliva, gruppo hard-rock americano), colonna sonora vertebrale del primo SpyHunter, composta da Henry Mancini (creatore anche di “Pink Panther Theme”), che rende il gioco una vera missione da spie internazionali.

– Grande reparto audio

– Ottima giocabilità

– Vasta serie di segreti ed extra vari da sbloccare

– Grafica migliorabile

– Poche missioni

6.5

Sebbene Spy Hunter non sia un grande capolavoro riesce a divertire il giocatore proponendo un mix che unisce un gameplay a prima vista banale ma invece molto avvincete, un reparto audio stupendo, una discreta grafica e una simpatica sezione multiplayer che unita ad una vasta serie di segreti ed extra vari da sbloccare ne aumenta la longevità.

Voto Recensione di Spy Hunter - Recensione


6.5