Recensione

Sports Champions 2

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a cura di Pregianza

Ogni tanto le decisioni prese dalle grandi case in campo marketing scatenano dei facepalm così imponenti da mettere a rischio l’integrità del setto nasale di chi li esegue. Si vedono di continuo scelte commerciali assurde, in completa controtendenza con l’evolversi del mercato e destinate al fallimento, eppure seguite con cieca fiducia dalle case coinvolte come se potessero effettivamente portare un guadagno. 
Capita però anche che i capissimi si muovano nella giusta direzione, saltando allegramente sul treno più ricco di soldini del momento. Un paio di anni fa, Sony e Microsoft hanno pensato bene di farlo sfidando Nintendo nel campo dei motion controller, con idee dal costo produttivo limitato atte a portare tra le loro braccia pelose tanti nuovi casual gamer. 
Entrambe le operazioni si sono chiuse in attivo, ma Microsoft con il Kinect ha avuto un successo maggiore, nonostante la precisione della periferica lasciasse molto più a desiderare di quella del Playstation Move. Il motivo principale? I giochi ovviamente. Nessuno dei gingilli vanta un parco titoli eclatante, ma il supporto per la bacchetta magica di Sony è stato particolarmente misero, con numerosi progetti interessanti rivelatisi buchi nell’acqua. Il primo “fallimento”, è spuntato proprio all’inizio, con il videogame che avrebbe dovuto sostituire e surclassare Wii Sports. Parliamo di Sports Champions, un gioco nettamente inferiore alle aspettative nonostante fosse tra i migliori disponibili nella lineup di partenza. Ora la casa nipponica ci riprova con un seguito diretto, che dovrebbe in teoria eliminare gran parte delle problematiche del predecessore, e offrire agli utenti Playstation un’esperienza sportiva per tutta la famiglia di alta qualità. Varrà la pena di agitarsi davanti alla tv come un forsennato in questo caso?
Come Tiger Woods, ma senza gnocca
In Sports Champions 2 le specialità disponibili sono sei: bowling, golf, boxe, tiro con l’arco, sci e tennis. In pratica tutte le attività del primo gioco tranne una sono state buttate al vento, in favore di sport più indicati all’uso del controller. Ogni specialità offre un comodo e chiaro tutorial, che permette di prendere la mano con i controlli quasi istantaneamente. Si vede chiaramente che il titolo è pensato per il Move, la periferica è responsiva come non mai, praticamente priva di ritardo nel puntamento e molto più precisa del solito. Il risultato ottenuto è ottimo in quasi tutte le specialità e supera in certi casi di qualche spanna quanto visto nel capitolo precedente. Sarebbe bello vedere il motion controller di Sony implementato in questo modo ogni singola volta, ma temiamo sia un’utopia. 
Tra i sottogiochi forse quelli meno riusciti sono il pugilato e il bowling, non perché il sistema su cui si basano sia mal calcolato, ma perché contengono alcune imprecisioni che sembrano mancare dalle altre opzioni. La boxe ad esempio se la cava benone quando si tratta di leggere la velocità dei movimenti e risulta giocabile anche con un solo Move grazie a un layout piuttosto furbo dei tasti, ma è meno impeccabile nella lettura dei “pugni caricati” (che richiedono un ampio movimento all’indietro del braccio), e nello spostamento della guardia se non sia ha molto spazio a disposizione. 
Il bowling dal canto suo vanta una accuratezza impressionante per quanto riguarda il movimento del polso al momento del lancio della sfera, ma non sembra altrettanto scrupoloso nella lettura della velocità e nell’accessibilità delle meccaniche. 
Nettamente più complesso e riuscito il gameplay del tennis, che pur non permettendo di spostare lateralmente il giocatore, dona all’utente la capacità di sferrare colpi effettati di vario tipo e risulta piuttosto divertente in multiplayer, ove la prontezza di riflessi è fondamentale. 
Il golf è una scelta meno rapida e attiva di quella descritta qui sopra, ma ancor più curata quanto a perfezione della risposta. Si può settare la zona in cui si desidera mandare la palla, ed è possibile effettuare vari swing di pratica per valutare attentamente l’angolo del colpo finale. 
Le ultime due prove, Il tiro con l’arco e lo sci, offrono una giocabilità più semplificata rispetto al resto, ma riescono a mantenersi accessibili e precisi quanto basta a divertire. Scagliare frecce come un novello Guglielmo Tell è forse un tantino troppo facile, ma riesce ad essere comunque un piacevole diversivo.
L’elemento in cui Sports Champions 2 delude sono principalmente i contenuti. Se dal lato del gameplay i passi avanti ci sono stati, l’eliminazione di tutte le prove del primo episodio si poteva forse evitare. Sei giochi non sono pochi, ma neppure una vagonata, e sezioni quali la lotta tra gladiatori potevano venir tranquillamente reintrodotte e perfezionate. L’inserimento di coppe singole con avversari computerizzati gradualmente più impegnativi non basta a mantenere elevata l’attenzione del giocatore. L’opera di San Diego Studio è chiaramente pensata per essere godibile principalmente con amici in locale, o per i perfezionisti che amano postare i propri record su leaderboards online.  
Fossi asiatico, mi sentirei offeso
Anche esteticamente ci sono stati dei miglioramenti. Sports Champions 2 offre uno stile grafico leggermente più caricaturale, cartoonesco e riuscito del predecessore, che permette di personalizzare i propri atleti e dona un po’ di carattere ai personaggi. L’operazione è riuscita però solo in parte, perché se da un lato alcuni volti sono ben riusciti, altri sono così brutti da sembrare preoccupanti mutazioni genetiche. Carina l’idea di inserire vestiti personalizzabili per ogni sport, molti dei quali sbloccabili a forza di completare sessioni. Aggiunge un po’ di longevità al gioco in singolo, anche se si tratta chiaramente di un contentino. Lodevole infine la fluidità dello splitscreen. Testato in coppia il titolo non sembra perdere punti, anche se gli incartamenti possono raramente capitare. 

– Sfrutta al meglio il Playstation Move

– Divertente in famiglia e con gli amici

– Offre 5 nuovi sottogiochi

– Contenuti molto limitati

– I comandi in alcune attività sono meno curati e precisi che in altre

– Elimina tutte le attività del predecessore tranne una

7.0

Sports Champions 2 è uno dei titoli più responsivi e curati pensati per Playstation Move. Sappiamo che non è dir molto, ma questo videogame riesce a sfruttare al meglio la periferica di Sony, e a essere un’esperienza divertente e godibile se giocato in famiglia o con gli amici. Peccato che in singolo i contenuti siano davvero troppo pochi per tenere incollato il giocatore alla… bacchetta, quindi lo consigliamo esclusivamente a chi sa già di poterlo giocare in gruppo.

Voto Recensione di Sports Champions 2 - Recensione


7