Anteprima

Spore Creature Creator

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a cura di DarkWindu

La storia di Spore è stata abbastanza travagliata. I continui ritardi hanno fatto preoccupare non poco i fans del geniale Will Wright, ma ormai ci siamo, con la data ufficialmente fissata al 7 Settembre resta solo una (speriamo lunga) estate a dividerci dal prossimo capolavoro annunciato del noto creatore dei Sims. Per ingannare questa attesa è stato finalmente rilasciato uno dei sei editor che saranno presenti in Spore. L’editor in questione è forse il più ghiotto e interessante poiché è quello con cui ci potremo sbizzarrire nel creare le creature che comporranno il gigantesco universo in cui sarà ambientato il titolo.

Il gioco nel gioco nel gioco…Le sensazioni che questo editor mi ha lasciato sono veramente stupefacenti. In pochi minuti sono tornato indietro nel tempo a quando da bambino giocavo con la plastilina o con i LEGO e la fantasia poteva essere espressa ai massimi livelli. L’editor è presente in due versioni: una versione gratuita abbastanza limitata nelle feature di base e una versione completa che è possibile acquistare alla modica cifra di 9,90 Euro + iva. L’editor è formato da tre fasi.

La prima fase è la creazione, dove potremo creare fisicamente la nostra creatura. Un torso con tanto di colonna vertebrale verrà generata casualmente. Inizialmente dovremo agire sulle singole vertebre, scegliendo la lunghezza, le dimensioni e la postura. Quando saremo soddisfatti del nostro risultato potremo procedere ad aggiungere braccia, gambe, occhi e scegliere quale tipo di terminazione dell’arto la nostra creatura dovrà avere optando, per esempio, tra una zampa con tanto di artigli e una vera e propria mano palmata. Ogni parte aggiuntiva sarà totalmente modificabile per forma dimensioni e orientamento. La nostra creatura avrà anche diversi “accessori” che ne determineranno le caratteristiche di base. Esistono, per esempio, abbellimenti che aumentano il fascino, oppure corna che aumentano il danno in caso di carica. Le creature, infatti, saranno sensibili a otto attributi principali: abilità, attacco, socializza, velocità, salute e dieta, ognuno dei quali avrà delle caratteristiche che varieranno in base agli arti o agli accessori che decideremo di inserire. Potremo inoltre scegliere il nome della nostra creatura e scrivere una breve storia di presentazione con le caratteristiche principali.

La seconda fase è quella di colorazione della nostra creatura: potremo decidere di usare pattern già esistenti, oppure sperimentare colorazioni originali, fattore questo che garantisce un altissimo grado di personalizzazione.

L’ultima fase è quella in cui potremo dare vita alla nostra creatura per osservarla nei suoi comportamenti: potremo decidere di farla ridere, piangere, ruggire, attaccare e molto altro ancora, così da vedere come reagirà. Quest’ultima fase è molto interessante specialmente dopo che si sono passate ore a personalizzare la propria creatura: riuscire a vederne le movenze, gli atteggiamenti e, soprattutto, vedere finalmente come saranno i figli sono cose che possono dare una certa soddisfazione.

Ultima parte interessante dell’editor è la Sporepedia. Il gioco infatti richiederà di creare un account con il quale potremo collegarci ed avere accesso alla Sporepedia, un’enciclopedia mondiale dove si condividono tutte le creature realizzate da noi o da qualsiasi altro utente in giro per il mondo (finora sono stati superati il milione di esemplari). Questo avrà un’importanza particolare nell’economia del gioco: infatti l’universo di Spore verrà popolato proprio da queste creature se connessi ad internet. Interessante (a dimostrazione che il gioco ha un grande orientamento verso la creazione di una grande community) è la possibilità di catturare screenshot e girare video che poi potranno automaticamente essere condivisi su youtube.

Life is Now!Lo Spore Creature Creation rappresenta un ottimo biglietto da visita per il prossimo titolo di Will Wright.. Le possibilità di veder scoppiare una nuova Sims-mania è tangibile, basterà vedere quale accolgienza il gioco avrà presso i casual gamers che con “The Sims” hanno avuto un feeling particolare. Insomma una piccola demo, che è già diventata una moda nelle comunità di videogiocatori. Non ci resta che far passare questa (speriamo lunga) estate per fugare definitivamente ogni dubbio.