Recensione

Spongebob: Il Grande Creatore

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a cura di Slice

Siete pronti per il primo titolo della famosa spugna sul nuovo portatile Nintendo? Sì, signor Capitano!!!Spongebob Squarepants rientra in quella serie di cartoni animati che hanno avuto la fortuna – e la bravura da parte dei suoi creatori e disegnatori – di ottenere un successo milionario e mondiale. Oltre alle diverse stagioni mandate in onda sulle televisioni di mezzo mondo (ultimo mercato invaso, quello cinese), la spugna gialla creata dal biologo marino Stephen Hillenburg ha generato un merchandising da milioni di dollari, così trasversale da trovarla praticamente ovunque: oggetti da cucina, bagno, scuola e, ovviamente, giocattoli e Action Figure. Il mercato videoludico non è rimasto insensibile a questo enorme successo, con THQ che si è accaparrata i diritti del personaggio, sviluppando diversi giochi principalmente per Nintendo DS e WII (è uscito anche un titolo per Xbox360, mai distribuito in Italia). A distanza di pochissimo tempo dal lancio del Nintendo 3DS, Spongebob torna sui lidi Nintendo con questa nuova avventura completamente differente rispetto a quello che i piccoli e grandi fan del personaggio si potrebbero aspettare, andando ad utilizzare una formula tanto cara ad un altro importante titolo della grande N.

Cento Spugne di mare!Chi di voi ai tempi, ha giocato il famosissimo Wario Ware, saprà sicuramente come quel gioco abbia introdotto un genere che in America chiamano Nano games e da noi tradotto in mini giochi. Spongebob: Il Grande Creatore riprende in toto gli stilemi di quel genere adattandoli allo stile e ai personaggi di Bikini Bottom. La storia vedrà Patchy il pirata, fan numero uno di Spongebob, intento ad aprire una galleria d’arte ispirata al suo eroe preferito. Ogni quadro in realtà rappresenterà una serie di diversi mini giochi brevissimi – in media meno di 5 secondi – divisi l’un l’altro da altrettanti pochi secondi di pausa. Come nel gioco Nintendo, anche in questo caso, ci troveremo davanti a sfide che diventeranno man mano sempre più complesse, non tanto per l’effettiva difficoltà dei giochi stessi, quanto per la velocità che diventerà via via sempre più frenetica, lasciando poco spazio al giocatore per riposare mente e occhi tra un mini gioco e l’altro.Wario Ware, per chi si ricorda, poteva contare su più di centocinquanta mini giochi, la spugna parlante ne ha in totale un centinaio. Se il numero fa pensare ad un versione light del genere, a fare da contraltare vi è una qualità di quest’ultimi veramente alta; difficilmente ne troveremo uno realizzato in maniera approssimativa o poco accattivante e tutte le peculiarità della macchina come giroscopio, 3D e cosi via, vengono sfruttate da molti minigiochi. Tutto ciò è reso possibile dall’ineccepibile lavoro di contestualizzazione videoludica fatto dagli sviluppatori del titolo. Ogni sfida racchiude, infatti, lo spirito scanzonato, irriverente e, a volte, assolutamente idiota della serie. Vi assicuriamo che più di una volta vi capiterà di fallire solo perché il livello di gioco vi ha strappato qualche risata, facendovi perdere la concentrazione. Neanche le citazioni e i riferimenti ad altri brand famosi si sprecano. Oltre ad essercene alcuni inerenti al settore cinematografico e musicale, non mancano assolutamente quelli che riguardano il nostro settore, in particolare con una vocazione al citare la sempre verde generazione 8-bit con minigiochi che si ispirano fin troppo palesemente a titoli che hanno fatto la storia come Frogger, rivisitati e “ridicolizzati” in salsa Spongebob.

Galleria d’arteCome accennato poco sopra, ogni quadro sarà un livello di gioco. Come ogni galleria d’arte che si rispetti ognuna di queste rappresentazioni avrà uno stile e un’influenza particolare che contestualizzeranno i mini giochi contenuti al suo interno. Gli stili grafici e le scelte di Design si sprecano. Arte astratta, contemporanea e impressionista (anch’esse rivisitate in salsa Spongebob) si mischiano donando al titolo sezioni sempre uniche e di impatto che colpiscono sia il bambino che il giocatore più adulto. Lo stesso 3D non è un semplice orpello inserito per abbellire e fine a sé stesso, ma viene sfruttato in maniera più che soddisfacente per un discreto numero di giochi, oltre che per donare un generale senso di profondità assolutamente piacevole alla vista. Raccontato fin qui, il titolo THQ sembrerebbe davvero un prodotto imperdibile, purtroppo però cosi non è. Dove il gioco mostra il proprio punto debole è nella difficoltà globale dei mini giochi: troppo orientati verso un utenza kids. Un fan della spugna di mare leggermente più adulto e smaliziato non avrà grosse difficoltà a completare tutta la galleria d’arte in poco tempo, troppo poco tempo. A nulla servono le sfide endurance o contro il tempo che vanno ad arricchire la varietà di gioco, dato che in nessuno dei due casi citati il livello di difficoltà sembra aumentare. Proprio per questo motivo, la fan base più matura del personaggio potrebbe rimanere delusa rendendosi conto dell’impostazione estremamente dedicata ai più giovani data al progetto. Ed il fatto che questi minigiochi siano estremamente divertenti e ben realizzati non fa altro che aumentare il rammarico.

– Immediato e carico di umorismo.

– Mini giochi ben realizzati.

– Discreto uso del 3D.

– Livello di sfida abbastanza basso.

– 100 mini giochi potrebbero non essere abbastanza.

7.0

Spongebob: Il Grande Creatore è un titolo tecnicamente ben realizzato con livelli ben congegnati e molto divertente da giocare. I piccoli fan della serie rimarranno sicuramente soddisfatti dall’offerta del titolo, un po’ meno i ragazzi più grandi che si aspettano, quantomeno, un discreto livello di sfida. Ad ogni modo, uno dei titoli più diverti attualmente presenti nella line up della console 3D di Nintendo.

Voto Recensione di Spongebob: Il Grande Creatore - Recensione


7