Anteprima

Split/Second: Velocity

Avatar

a cura di Mugo

Non è passato molto tempo dall’ultima volta che abbiamo parlato di Split/Second: Velocity, e ancora meno ne passerà da qui alla prossima, dato che l’uscita del titolo sviluppato da Black Rock Studios è dietro l’angolo così come la nostra recensione. Nonostante questo però oggi vi riportiamo i nostri risultati di una prova della modalità multiplayer svoltasi direttamente nelle stanze degli uffici milanesi di Disney, così da permettervi di avere una visione il più completa possibile per guidare la vostra scelta verso uno dei due principali contendenti (Split/Second e Blur) che questo mese si disputeranno le preferenze dei giocatori nella categoria degli action-racing.

Altro che TV spazzaturaBrevissima ricapitolazione per chi fosse completamente a digiuno della premessa narrativa dietro a Split/Second: in una società sempre più alla ricerca di emozioni forti si afferma un modello di reality show nel quale dei piloti da corsa non solo competono per arrivare primi al traguardo, ma possono attivare delle cariche esplosive lungo il percorso per ostacolare (o distruggere proprio) le vetture avversarie.L’idea è originale ed offre un numero di possibilità limitato solamente dalla fantasia degli sviluppatori (che infatti ha prodotto delle situazioni molto appaganti) dato che non capita tutti i giorni di poter decidere in quale spettacolare maniera far saltare per aria delle strutture urbane.Entriamo subito nel vivo della nostra prova: dopo la selezione del veicolo (per noi erano disponibili tre diverse vetture, da quella più sicura da guidare a quella tutta velocità passando attraverso un pickup ovviamente votato alla resistenza), e dopo un caricamento leggermente lungo, ci si ritrova in pista con altri sette giocatori. Qui qualcuno potrebbe storcere il naso pensando che otto giocatori in contemporanea non siano abbastanza per garantire il divertimento, ma ci è parso chiaro che le mappe siano state studiate con in mente proprio questo numero dato che i momenti morti sono praticamente nulli. I primi istanti di gara sono relativamente tranquilli: ci si supera, si fa un po’ a sportellate e soprattutto si cerca di accumulare quanta più energia Powerplay possibile attraverso una guida aggressiva fatta di derapate e manovre rischiose. Dopo poche miglia appare a schermo il primo indicatore di un evento attivabile e si entra nel vivo della gara, come nel single player l’intensità dell’esplosione sarà proporzionale alla quantità di energia accumulata il che fornisce un discreto spazio alla tattica: si può infatti decidere di colpire il proprio avversario rapidamente, ma col rischio di farlo solo sbandare, oppure si può risparmiare il Powerplay per un colpo da sicuro knock-out, a patto di eseguirlo con il corretto tempismo ovviamente.Una volta entrati nel vivo della gare è difficile avere un attimo di pausa dato che, tra i colpi di chi ci segue ed i nostri a chi ci precede, sarà un continuo susseguirsi di esplosioni a schermo. Come dicevamo il tempismo è fondamentale, basta un secondo di ritardo nella pressione del pulsante deputato ad attivare l’evento ed il rischio è quello di vedere il pilota davanti a noi passare indenne e l’esplosione investire la nostra vettura. Questa attenzione alla tempistica delle azioni da vita a situazioni molto appaganti quando si è inseguiti anche perché, tranne che nei casi di esplosioni di particolare intensità, ci è parso che sia possibile uscire con maestria delle situazioni più rischiose: evitare un container che vola sulla pista e vedere il proprio inseguitore schiantarcisi è una soddisfazione tipicamente da multiplayer.

Dietro le quinteLe gare sono quindi divertenti e spettacolari, ma il rischio è quello di vedere scemare la sorpresa dopo le prime piste. Alla terza volta che affrontavamo il tracciato nel cantiere navale già sapevamo quali eventi aspettarci ed in quali punti, intendiamoci, vedere un’enorme nave da trasporto merci sganciarsi dai propri sostegni e rovinare sulla pista al passaggio delle macchine aprendo contemporaneamente un nuovo tracciato è un’esperienza in grado di dare sempre un discreto livello di piacere, ma è il sapere che succederà a renderla un po’ meno spettacolare. Il fatto quindi che gli eventi attivabili siano quelli pensati dagli sviluppatori potrebbe essere un problema sul lungo periodo nonostante questi siano vari, ispirati e ben realizzati tecnicamente. Le esplosioni infatti sono ben fatte così come sono ben pensate le piste, un po’ meno le vetture che soffrono di textures non particolarmente curate soprattutto nel caso di personalizzazione da parte dei giocatori. Da segnalare che i trenta fotogrammi al secondo ci sono sembrati stabili, al costo però di un occasionale pop-up di alcune strutture.

– Esplosioni spettacolari

– Gare sempre accese

– Gestione tattica del Powerplay

Manca decisamente poco all’uscita di Split/Second: Velocity, prevista per il 20 maggio, e solo di recensione scopriremo se effettivamente si concretizzerà il rischio dell’effetto déjà vu o se la spettacolarità degli eventi sarà in grado di tenere sempre alto il livello di coinvolgimento del giocatore. L’esperienza in multiplayer è divertente e gli otto giocatori sono abbastanza per non far annoiare grazie al buon lavoro svolto nella realizzazione dei tracciati. Rimanete su Spaziogames quindi per sapere chi vincerà lo scontro tra gli action-racing, l’appuntamento è fissato in home page nella mattinata di mercoledì 19 Maggio.