Recensione

Splinter Cell: Pandora Tomorrow

Avatar

a cura di Redazione SpazioGames

IntroduzioneDopo la rischiosa missione in Georgia Sam Fisher, l’abile spia al servizio della Third Echelon, una divisione segreta della National Security Agency, non ha certo deciso di uscire di scena. Le occasioni non mancano per mettere in mostra il suo coraggio soprattutto da quando un gruppo di terroristi indonesiani guidati da un certo Suhadi Sadono ha deciso di dare filo da torcere agli Stati Uniti. Il livello di pericolo è alto anche perché ancora non si conoscono le loro intenzioni per cui la situazione è adatta all’intervento di un uomo come Sam Fisher in grado di infiltrarsi in incognito tra i nemici per studiarne i movimenti e scoprire le armi di cui dispongono.

La storiaLa prima missione ci porta in Indonesia dove le milizie di Sadono hanno invaso l’ambasciata americana USA a Dili come rappresaglia per l’installazione di una base americana a Timor Est. Il nostro compito è infiltrarci nell’ambasciata dove è tenuto prigioniero Douglas, un esponente di una società privata di armi che conserva nel suo palmare dei dati segreti che il governo americano non vuole cadano in mano sbagliate. I terroristi hanno preso il controllo dell’ambasciata e stanno iniziando ad uccidere gli ostaggi. All’inizio della missione ci ritroviamo immersi fino alla vita in uno splendido mare tropicale mentre sullo sfondo si stagliano i profili delle palme illuminate dalla luce di un fantastico tramonto. Muovendoci con circospezione fra le costruzioni in legno del villaggio esterno all’ambasciata impariamo i comandi del gioco che vengono spiegati poco per volta e non attraverso un tutorial come era stato fatto per il primo Splinter Cell. E’ fondamentale muoversi nell’ombra evitando qualsiasi rumore, essere scoperti o quindi sparare ai nemici equivale al fallimento della missione.La trama evolve man mano che avanziamo nel gioco e si fa sempre più fitta e intricata: quando riusciamo a salvare Douglas entriamo in possesso di codici che per essere decifrati hanno bisogno di un interprete di un dialetto indonesiano e così la nostra missione prosegue alla ricerca di questa persona. Una volta decifrato lo scritto scopriamo l’esistenza di un nuovo misterioso personaggio su cui dovremo indagare successivamente e possiamo lasciare il villaggio. Prima però occorre spegnere i grossi fari che illuminano la zona per permettere all’elicottero di avvicinarsi per recuperarci. Dall’Indonesia ci spostiamo quindi in Francia e precisamente all’interno di un laboratorio criogenico in cui dobbiamo recuperare alcune informazioni dai computer. Quando pensiamo di aver raggiunto i nostri obiettivi siamo informati che è stata piazzata una bomba nell’edificio così ci resta poco tempo per scoprirla e disinnescarla. Da Parigi ci ritroveremo quindi su un treno diretto a Nizza e successivamente verremo trasportati a Gerusalemme e quindi ancora in Indonesia. Come avrete capito, le situazioni e gli ambienti di gioco sono molto vari e ben differenziati tanto che sarà difficile annoiarsi prima della fine dell’avventura. Lo sviluppo progressivo della trama, che si arricchisce ad ogni missione di nuovi particolari, vi inchioderà alla sedia fino all’epilogo della storia.Se da un lato la narrazione è molto interessante e avvincente altrettanto non si può dire delle sequenze in computer grafica di intermezzo che si rivelano brevi e piuttosto scarne. Poco male comunque, perché la parte che ci interessa realmente è quella in cui si entra nel vivo dell’azione!

GiocabilitàCome avrete capito dall’introduzione i compiti che ci verranno assegnati sono molto vari e a seconda della situazione sarà richiesto un atteggiamento differente per completare la missione: a volte dovremo essere assolutamente prudente e silenziosi per non farci scoprire mentre in altre occasioni dovremo agire molto velocemente e avremo la possibilità di uccidere i nostri avversari. Per superare un ostacolo inoltre ci saranno modi differenti e potremo decidere ad esempio se agire di soppiatto riducendo al minimo gli scontri con i terroristi oppure se attirarli nel buio per colpirli alle spalle. Questa caratteristica rende più avvincente il gameplay che altrimenti avrebbe sofferto troppo della linearità della struttura dei livelli. I nemici seguono nei movimenti e occupano delle posizioni prefissate e se venite scoperti e dovete ricominciare dall’ultimo checkpoint attivato ritroverete le stesse condizioni del tentativo precedente. Per cui sarà inevitabile in alcune situazioni procedere a tentativi come già avveniva nel primo Splinter Cell.

In Pandora Tomorrow ci sono delle novità per quanto riguarda i comandi come ad esempio la possibilità quando ci si trova spalle al muro e si sbircia da una porta di passare dall’altro lato con una rapida capriola, oppure dopo aver fatto la spaccata tra due pareti vicine si potrà darsi un’ulteriore spinta per raggiungere un punto più in alto. Per distrarre i nemici Sam ora può anche fischiare e si può sparare stando appesi ad una tubatura con le gambe. La mira con la pistola è diventata più precisa ed è stato introdotto il puntatore laser. Fin da subito inizieremo ad utilizzare i nostri fidati accessori come il visore notturno oppure gli occhiali termici utili per scoprire ad esempio le mine posizionate sul terreno. Particolare attenzione bisognerà porre anche alle mine che rilevano i movimenti, uno spostamento brusco in prossimità di questi ordigni causerà un’esplosione letale. Non mancano le classiche telecamere e le porte da aprire con il grimaldello. Utilissimo, come sempre, il cavo ottico per guardare da sotto le porte ed evitare sorprese quando si irrompe in un locale. Il visore possiede un’efficace funzione di zoom da utilizzare abbinata alla visuale termina o notturna che vi consentirà di pianificare meglio le azioni analizzando le posizioni dei nemici ed evitando così spiacevoli sorprese.

Il controllo del rumore generato è fondamentale, per farvi un esempio di quanto sia importante essere silenziosi vi dico che potrete stare a un metro da un nemici che guarda nella vostra direzione senza essere visti ma un piccolissimo rumore a dieci metri potrebbe invece essere fatale. In effetti l’elemento visivo e sonoro poteva essere bilanciato meglio lasciando una maggiore tolleranza nei confronti dei rumori.

Alcune missioni adottano un sistema a tre stadi di allarme: se venite scoperti l’allarme salirà a livello uno e le guardie saranno più attente e munite di giubbetto antiproiettile. Fate scattare un nuovo allarme e si passerà al livello tre e gli avversari saranno ancora più difficili da colpire in quanto muniti di elmetto. Non prendete troppo la mano con questo sistema più tollerante rispetto al passato perché al terzo livello di allarme la missione verrà conclusa. Fortunatamente se non combinate pasticci per un po’ di tempo la situazione tornerà alla normalità e il livello di allarme scenderà a zero. Sempre naturalmente che rispetterete uno dei principi base di Splinter Cell: nascondere i corpi nell’ombra! Questa regola è tuttavia un po’ restrittiva in quanto, in alcune situazioni, verrete fermati se non effettuerete questa operazione anche se effettivamente non c’è nessuno dei nemici in grado di scorgere il corpo abbandonato alla luce

Per quanto riguarda l’IA dei nemici abbiamo una situazione generalmente buona ma con delle inevitabili eccezioni. I nostri avversari pattuglieranno con cura gli spazi organizzandosi fra di loro in modo da coprire bene gli spazi e costringerci ad inventare delle strategie ingegnose per avanzare attraverso i livelli. Tuttavia ci saranno delle situazioni irrealistiche in cui la reazione dei nemici agli eventi non è ottimale.

LongevitàLe missioni sono abbastanza lunghe per cui aspettatevi circa 12-15 di gioco per completare la modalità single player.L’avventura può essere intrapresa scegliendo tra difficoltà normale e difficile. In generale però ho notato che il livello di sfida è discontinuo, certe sezioni si superano al primo tentativo, altre invece le dovrete rifare più volte prima di scoprire il modo migliore per avere la meglio sui vostri avversari. Questo succede anche perché i checkpoint, pur essendo piazzati in genere bene, a volte vi costringeranno a rifare molte volte lo stesso tratto di livello prima di arrivare al punto in cui vi siete arenati. La varietà di situazioni e l’ottimo design dei stages vi spingerà tuttavia a perseverare anche nei momenti difficili in cui il nervosismo potrebbe prendere il sopravvento!Se avete Xbox Live inoltre potrete divertirvi attraverso l’ottima sezione multiplayer che alza esponenzialmente la durata di questo titolo che godrà inoltre di livelli scaricabili nei prossimi mesi.

GraficaLa grafica non si discosta molto da quella ammirata nel primo Splinter Cell, tuttavia le ambientazioni appaiono ancora più inspirate e d’effetto. I tocchi di classe si sprecano e in particolare brillano i giochi di luce (sia generati da fonti luminose artificiali che dal fuoco reso magistralmente), i riflessi sull’acqua e altri dettagli come il movimento della vegetazione al nostro passaggio, gli uccelli che si alzano dalla boscaglia se ci muoviamo in modo rumoroso e molti altri dettagli che fanno capire la cura riposta dai programmatori ad ogni aspetto del gioco.I livelli sono in certi frangenti più ricchi di particolari, soprattutto sono rimasto stupito di fronte alla bellezza delle locazioni situate negli spazi aperti dove nonostante l’elevato numero di poligoni non si assiste a nessun rallentamento. Le scenografie sono in alcuni punti mozzafiato e si nota il buon gusto dei designer nella scelta dei colori, nelle architetture degli edifici e in tutte le textures che donano grande realismo alle locazioni. In rari casi si notano piccoli bugs relativi alla compenetrazione di poligoni tipo e può capitare ad esempio di vedere Sam attraversare un asse di legno come se in realtà non esistesse. Sono comunque particolari irrilevanti per quanto riguarda lo sviluppo del gioco.

SonoroLa voce di Sam Fisher è ancora una volta quella ottima di Luca Ward. Tra i doppiatori poi troviamo un altro personaggio celebre che è Morgan dei Bluvertigo. Soltanto alcuni personaggi sono doppiati con un tono piuttosto anonimo che guasta leggermente l’atmosfera della storia.Perfetti gli effetti sonori e i rumori ambientali mentre le musiche intervengono solo in alcuni frangenti facendo il loro dovere senza comunque brillare in modo particolare.

MultiplayerL’introduzione della modalità multiplayer è la vera novità del gioco, la funzione che tutti gli appassionati attendevano e che è stata introdotta in modo brillante in Pandora Tomorrow che altrimenti sarebbe stato solo un’espansione del primo capito.Il gioco si basa su due squadre avversarie (ognuna composta da due persone), una denominata Shadownet che deve avanzare senza essere individuata e raggiungere degli obiettivi prefissati e una di mercenari (ARGUS) che deve impedire alla squadra Shadownet di raggiungere i suoi scopi.

Le modalità disponibili son tre:Neutralizzazione: le spie devono trovare dei contenitori virali e neutralizzarli mentre i mercenari devono eliminare gli intrusi e difendere gli ND133 entro il tempo limite.Estrazione: la squadra Shadownet deve trovare gli ND133, prendere i tubi e portarli al punto di estrazione. I membri di ARGUS invece devono proteggere i tubi recuperandoli se vengono rubati prima che le spie raggiungano il punto di estrazione.Sabotaggio: le spie devono trovare gli ND133 e neutralizzarli collocandovi accanto un modem. I mercenari devono difendere gli ND133 e se vedono un modem attivo devono distruggerlo prima che si completi il conto alla rovescia.

Le due squadre si distinguono per numerose caratteristiche, prima fra tutte la visuale: in soggettiva per i mercenari e in terza persona per le spie. Questo elemento è un riflesso dello stile di gioco che bisognerà adottare a seconda della fazione scelta. I membri della ARGUS infatti avranno maggiore potenziale di fuoco e potranno utilizzare liberamente le armi e quindi è necessaria una visuale in soggettiva per sparare con maggiore facilità. Le spie invece dovranno muoversi silenziosamente nell’ombra riducendo il più possibile lo scontro diretto con gli avversari.

Le spie possiedono come arma solo un fucile elettrico che mette una scarica che mette temporaneamente fuori combattimento chi viene colpito. In compenso possono godere di interessanti strumenti tecnologici quali il visore notturno, quello a infrarossi, il binocolo, proiettili spia, stickycam (telecamera in miniatura), granate flash, fumogeni e altri accessori per depistare gli avversari.I mercenari hanno un arma molto potente che può sparare in modo automatico oppure a brevi raffiche. Come strumentazione possono contare sul rilevatore elettromagnetico per individuare interferenze causate da dispositivi elettrici quali gli accessori usati delle spie. Abbiamo poi un rilevatore di movimento,e un binocolo da utilizzare anche in modalità cecchino e delle comode mine laser o di prossimità.

Le mappe che ospiteranno le vostre partite multiplayer non sono moltissime (8 in totale) e qualcuna non è particolarmente adatta allo stile di gioco richiesto. Fortunatamente nei prossimi mesi ce ne saranno altre che potremo scaricare tramite Xbox Live in modo da avere sempre nuovi “campi di battaglia”!

Vi segnalo infine che purtroppo manca la possibilità di cercare per nazione opzione che sarebbe stata molto utile vista l’utilità di comunicare con il proprio compagno di squadra durante la partita.

– trama intrigante

– design dei livelli azzeccato

– multiplayer innovativo e convincente

– modalità single player con poche innovazioni rispetto al precedente episodio

– IA non sempre perfetta

9.1

Pandora Tomorrow è un sequel che ripropone gli elementi vincenti del primo capitolo enfatizzandone le caratteristiche migliori e cercando di limare alcuni difetti come l’eccessiva difficoltà e la linearità dell’azione. Le nuove missioni sono molto varie e ambientate in scenari fantastici realizzati con la massima cura. Non aspettatevi quindi rivoluzioni. In questo senso la novità più interessante resta il gioco online che si è rivelato molto interessante e in grado di dare al titolo un’elevata longevità. Il gioco non è esente da difetti quali ad esempio un AI non sempre ottimale. Graficamente inoltre non si nota un netto salto in avanti rispetto al primo Splinter Cell ma il comparto tecnico risulta ancora oggi, a distanza di un anno, assolutamente attuale e valido.

Voto Recensione di Splinter Cell: Pandora Tomorrow - Recensione


9.1