Recensione

Spiderwick: le cronache

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a cura di SAH

Come spesso accade. i libri di maggior successo sono spesso destinati a raggiungere il grande pubblico attraverso trasposizioni cinematografiche. Le cronache di Spiderwick è il primo di una serie di libri fantasy scritti da Holly Black e raggiungerà le sale italiane solo il 31 marzo. Per ingannare l’attesa Vivendi, in collaborazione con Universal Pictures e Nickelodeon, rilascerà con qualche settimana di anticipo il videogioco ufficiale per tutte le principali console. In questa sede ci occuperemo della versione per Nintendo DS.

Una trasposizione magicaLa prematura dipartita, in circostanze alquanto misteriose, di Arthur Spiderwick porterà la famiglia Grace (composta dalla madre Helen, appena separata, e da tre fratelli Mallory, Jared e Simon) a trasferirsi nella vecchia tenuta di famiglia abitata ormai dalla sola zia Lucinda, impazzita dopo la morte del marito. In circostanze abbastanze fortuite Simon scopre una stanza segreta dove è conservato un libro scritto nientemeno che dallo zio Arthur. Sfogliandolo, Simon entrerà in contatto con una dimensione sconosciuta abitata da fate ed elfi ma anche da bieche creature capeggiate dal terribile Mulgarath.Il gioco parte dal momento in cui i Grace raggiungono villa Spiderwick, i primi minuti fungono da tutorial e servono per comprendere le semplici meccaniche di gioco. L’intero sistema di controllo si basa sull’utilizzo dello stilo anche se è possibile utilizzare eventualmente anche la croce direzionale e i quattro tasti principali per muovere e far combattere i tre fratelli. Muovendo la stilo nella direzione indicata avrete il pieno controllo del vostro personaggio mentre agli estremi in basso sono disponibili due icone, quello dell’inventario che permette di utilizzare rapidamente gli oggetti e le fate raccolte, e quello di destra per accedere invece al menù delle opzioni dove potrete consultare il “bestiario” con una descrizione di tutte le creature incontrate, salvare e caricare le precedenti partite oppure scambiare oggetti via wi-fi con un’amico. L’avventura, pur contemplando nei combattimenti l’utilizzo di ben tre personaggi contemporaneamente, non permette di essere affrontata in compagnia di un’amico. L’online è dunque limitato alla sola funzione di scambio.

Un nemico davvero invisibileNel corso dell’avventura il giocatore entrerà in contatto con numerose creature, alcune benevole altre decisamente meno. All’inizio della vostra avventura un elfo vi fornirà una speciale lente che vi permetterà di vedere le creature invisibili. Quando entrerete in contatto con una entità ostile, la visuale di gioco passerà dalla classica visuale sopra la testa del protagonista (alla Zelda per intendersi) ad una bidimensionale con i fratelli Grace a destra e i cattivi a sinistra. Riprendendo la tradizione dei GDR orientali, il combattimento avviene a turni. Ogni personaggio potrà infliggere danni extra eseguendo un piccolo cerchio con Simon, replicando una sequenza con Jared o tracciando una spada con Mallory, inoltre il danno può essere prevenuto colpendo con lo stilo il bersaglio designato dai nemici un attimo prima che sferrino l’attacco. In alternativa è possibile utilizzare fate e folletti speciali che avranno abilità differenti. Inoltre più creature catturerete, maggiore sarà la vostra affinità con loro e potrete decidere come evolvere il proprio personaggio. Esistono tre diversi tipi di statistiche: i cuori, che simboleggiano la vita, la fata che ne rappresenta l’affinità e quindi la potenza degli attacchi magici, e la spada, per gli attacchi corpo a corpo.Se ciò non bastasse alcune fate dispongono di abilità uniche che vi permetteranno di spostare un masso incredibilmente pesante o attraversare una strada irta di rovi. Per trovarle dovrete rovistare tra i cespugli o raggiungere determinate locazioni. Gli enigmi pertanto sono quasi tutti basati sul loro utilizzo e, per quanto la maggior parte appaia banale, ben si adattano al contesto generale del gioco. E’ possibile anche utilizzare il microfono per soffiare su alcune aree polverose e far apparire così oggetti speciali e alcuni tipi di creature. In termini grafici il titolo non eccelle, il tridimensionale è essenziale e l’uso delle tonalità di verde abusato, ma tutto sommato la pulizia visiva è notevole e le caricature dei personaggi e delle creature ben realizzate. Il livello di difficoltà può essere selezionato prima di iniziare una nuova partita ma già a medio si riscontra una buona sfida fin dai primi combattimenti. Considerando che la longevità si attesta sulle 6-8 ore, tanto meglio così.

– Ottimo sistema di controllo

– Grande varietà di oggetti e creature

– Storia ben narrata

– Sonoro piatto

– Multiplayer limitato

– Ripetività d’azione

7.0

Spiderwick è una piccola sorpresa che potrebbe regalare non poche soddisfazioni sia ai giocatori più navigati che a quelli più piccoli. Il touchscreen e il microfono sono sfruttati a dovere e, a parte una certa ripetività d’azione (esplora e combatti, combatti ed esplora), non è facile trovare grossi difetti al titolo Vivendi. Se siete appassionati del genere fantasy o avete finito i giochi di Harry Potter decine di volte, Spiderwick: le cronache è il gioco giusto per voi!

Voto Recensione di Spiderwick: le cronache - Recensione


7