Anteprima

Spiderman: Shattered Dimensions

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a cura di Mugo

L’ultima avventura virtuale dell’alter ego di Peter Parker risale a circa due anni fa e permetteva ai giocatori di scorrazzare in lungo e in largo per Manhattan alternando l’utilizzo del classico costume rosso e blu a quello caratterizzato dal colore nero dato dalla presenza di un alieno in grado di potenziare le qualità fisiche al prezzo di far emergere il lato cattivo del supereroe in questione. Stiamo parlando di Spiderman: Il Regno Delle Ombre, titolo dal sicuro appeal per gli appassionati, ma di scarso interesse per tutti gli altri data la ripetitività delle azioni da compiere ed una realizzazione tecnica sotto tono. Uno dei problemi maggiori ad affliggere il titolo Shaba Games era senza dubbio la poca cura posta nella realizzazione della città che risultava spoglia e priva di interesse. Activision ha pensato bene quindi di eliminare la ripetitiva componente di free-roaming dal prossimo titolo dedicato all’Uomo Ragno concentrando l’attenzione sull’azione. Anzi, su ben quattro tipi diversi d’azione. Spaziogames è volato a Londra per voi, per scoprire esattamente in cosa consistano le differenze tra i quattro stili di gameplay proposti e per intervistare Meghan Morgan e Kevin Umbricht, rispettivamente Senior Producer ed Associate Producer all’opera su Spiderman: Shattered Dimensions.

Universi paralleliL’idea degli sviluppatori è di fornire al giocatore quattro stili di gioco completamente differenti legati dalla presenza del supereroe ideato da Stan Lee e per permettersi di spaziare così tanto è stata pensata una trama che fornisse il pretesto perfetto: Spiderman dovrà cercare i quattro frammenti della Tavola dell’Ordine e del Caos, ognuno dei quali si trova in una dimensione differente. Vi state chiedendo in cosa consista la differenziazione? E’ presto detto, basta anche una rapida occhiata alle immagini per capire come tutto, dallo stile grafico alle animazioni, cambi a seconda dell’ambientazione in cui ci si trova. Per ora sono state rivelate soltanto le prime due delle quattro presenti nella versione finale: Amazing e Noir, e possiamo dire che le cose in comune ci sono parse veramente poche. La dimensione Amazing è la più simile alle rappresentazioni classiche e contiene lo Spiderman che siamo abituati a vedere, il gameplay qui sarà basato sul combattimento contro più nemici contemporaneamente e sull’uso delle ragnatele per attacchi e spostamenti un po’ come si faceva tra i palazzi di Manhattan, solo questa volta in una giungla sudamericana caratterizzata da un bel cel-shading a sottolineare le origini fumettistiche del personaggio. Durante la demo ci è parso che, nonostante gli spazi e la telecamera fossero pensati per dare una sensazione di ampiezza, il percorso da seguire fosse piuttosto lineare e teso all’immancabile scontro finale con il boss del livello, un agguerritissimo Kraven. Durante il combattimento ci sono stati dei momenti in cui la visuale è passata alla soggettiva, in uno stile che prende ispirazione da Punch-Out!, permettendo al giocatore di ingaggiare un breve incontro di pugilato con il nemico. Freneticità dunque, tinte accese e combattimenti spettacolari con molti nemici a fare da contrasto a quanto visto nell’universo Noir: la demo di questa ambientazione ha preso il via in un complesso industriale immerso nell’oscurità della notte, le uniche luci sono quelle della luna e di alcuni faretti puntati dai nostri antagonisti per scandagliare la zona. Il gameplay ci è parso a tratti simile all’ultima apparizione nelle nostre console di un altro supereroe, questa volta dalla scuderia DC Comics, dato l’approccio decisamente stealth dell’azione e dal tipo di attacchi furtivi e silenziosi. Le ragnatele vengono quindi perlopiù utilizzate per avvolgere i corpi nemici ed appenderli nelle zone d’ombra così da sfruttare l’effetto sorpresa sui loro sventurati compagni che andranno affrontati evitando lo scontro in campo aperto. Graficamente la differenza con la dimensione Amazing è più che netta dato che qui a fare da ispirazione è l’omonima serie spin-off di fumetti Spiderman Noir, ambientata appunto in un universo parallelo negli anni ’30.

Chi ben comincia…La build che abbiamo potuto vedere era rappresentativa di uno stadio di sviluppo poco avanzato e lo si poteva intuire dall’utilizzo di un solo modello per i nemici, per altro dotato di poche animazioni. Nonostante questo però è stato possibile individuare da subito come la direzione intrapresa per la caratterizzazione dei due universi esaminati sia quella giusta: la direzione artistica di questi è infatti decisamente differenziata, i giochi di luci ed ombre e le silhouette morbide della dimensione Noir sono all’opposto dei tratti decisi, dei colori accesi e dei contorni neri e definiti di quella Amazing.Tanta differenza però porta con sé il problema di riuscire a dare la sensazione di un insieme unico ai giocatori e non di quattro avventure diverse appiccicate e questo sarà compito principalmente della narrazione che dovrà essere molto curata (ed i presupposti ci sono dato che è opera di Dan Slott, sceneggiatore che già si occupa tra le altre cose della serie Amazing Spiderman). Dato lo stadio di sviluppo non possiamo esprimerci in alcun giudizio sulla parte audio al momento, ma sappiamo che verrà seguita la stessa strada intrapresa con le altre caratteristiche del titolo, ovvero la creazione di quattro differenti ambienti sonori. Al termine della demo abbiamo potuto intervistare Senior ed Associate Producer del titolo, di seguito l’esito della piacevole chiacchierata.

Spaziogames: Abbiamo visto solo due dei quattro universi che saranno presenti nel gioco, in che direzione state lavorando per renderli ognuno diverso dall’altro? E’ possibile avere un’idea sui due non ancora rivelati?Meghan Morgan: Stiamo lavorando principalmente su due aspetti principali: il gameplay e la direzione artistica, come hai potuto vedere Amazing e Noir sono completamente diversi dato che il primo è chiaramente ispirato ai fumetti cui siamo abituati, mentre il secondo è molto scuro e ricco di contrasti tra luce ed ombra. Per quanto riguarda i due universi non ancora annunciati possiamo garantire che saranno altrettanto caratterizzati sia per quanto riguarda la realizzazione grafica che la giocabilità.

Spaziogames: I passati episodi ci avevo ormai abituati ad uno Spiderman libero di esplorare mondi aperti, da cosa è stata dettata la scelta di abbandonare questo stile?Kevin Umbricht: Diverse ragioni: prima di tutto per seguire meglio la storia e per avere una grande libertà nel realizzarla, ora possiamo infatti spaziare quanto vogliamo con la fantasia non essendo limitati ad un unico universo. In secondo luogo, tenendo come assodata la sceneggiatura, sarebbe stato molto difficile dal punto di vista tecnico realizzare quattro differenti ambientazioni dove permettere il free-roaming ai giocatori. In ultimo ci è parso che le ambientazioni degli scorsi episodi fossero dispersive: si combattevano gruppetti di nemici e poi si attraversava mezza città per raggiungere il boss, ora invece l’azione sarà molto più serrata.

Spaziogames: A proposito della storia: l’universo Noir è ambientato negli anni ’30, mentre l’Amazing nei giorni nostri. Quale sarà il pretesto narrativo per permettere il collegamento tra i due?Kevin Umbricht: Ognuno dei quattro universi che presentiamo in Shattered Dimensions è parallelo agli altri tre, il concetto di tempo non è esattamente centrale! Nella dimensione Noir Spiderman è sempre Peter Parker, semplicemente in una versione alternativa e così sarà per tutte e quattro le dimensioni presenti nel gioco.

Spaziogames: Gli scontri con i boss ci sono sembrati una parte molto importante del gameplay, è stato difficile realizzarli in maniera diversa l’uno dall’altro ed adattarli ai quattro universi?Kevin Umbricht: Sì e no, fortunatamente abbiamo un grande bacino di personaggi tra cui scegliere quelli che meglio si adattano alle nostre esigenze, ci sono decine di anni di fumetti che ci permettono un ampio raggio di possibilità. Così abbiamo selezionato i boss in maniera da caratterizzarli e, certamente, inserirli nella maniera più armonica possibile nelle diverse ambientazioni. Hammerhead, come hai visto, si sposa perfettamente con il periodo in cui è ambientata la dimensione Noir.

Spaziogames: Dato che ogni universo gode di una realizzazione unica anche per quanto riguarda le tipologie di attacchi, come si traduce questo nel sistema di controllo?Kevin Umbricht: Abbiamo evitato di proporre ai giocatori quattro controlli differenti, sarebbe stato decisamente caotico dato che lungo la storia si salta continuamente da un universo all’altro. Quindi i controlli base sono gli stessi in ogni dimensione, la maggiore differenza risiede nella risposta di Spiderman che nell’universo Noir, per esempio, si muoverà più furtivamente, mentre in quello Amazing compirà movimenti più ampi ed energici. Anche il sistema di upgrade del personaggio funziona nella stessa maniera: se si sblocca una determinata combo in un universo questa sarà disponibile anche negli altri.

Spaziogames: Che tipo di rapporto c’è tra voi e Marvel?Meghan Morgan: E’ un ottimo rapporto! Molto collaborativo, per questo gioco abbiamo lavorato in ogni fase di produzione con Marvel, così abbiamo potuto sfruttare il meglio delle idee arrivate da entrambe le parti. Siamo molto contenti di poter fare vedere quattro diverse tipologie di Spiderman e magari di far conoscere ai videogiocatori quelle meno note al grande pubblico. Marvel è stata molto d’aiuto anche nella scelta dei boss da inserire nel gioco, ci hanno permesso insomma di sperimentare mantenendo però la fedeltà al mondo, anzi ai mondi, dell’Uomo Ragno.

– Universi ben differenziati

– Tecnicamente pare sulla buona strada

– Possibilità di mostrare degli Spiderman inediti

Spiderman: Shattered Dimensions si propone come un nuovo inizio per le avventure virtuali dell’Uomo Ragno, lasciato alle spalle il free-roaming si intraprende dunque la nuova strada della diversificazione degli ambienti e degli stili di gioco. I due universi visti ci sono sembrati entrambi interessanti, ci chiediamo quindi con curiosità se quelli mancanti riusciranno a mantenere questo effetto di unicità. L’unica perplessità riguarda la fluidità della storia, quattro ambientazioni così diverse (anche nella realizzazione del personaggio principale) rischiano di spezzare molto la narrazione, ma la stretta collaborazione con Marvel in questo campo ci fa ben sperare. Da qui a settembre 2010 continuate a seguire Spaziogames, non mancheremo di tenervi informati con tutte le novità sull’operato di Beenox.