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Spec Ops: The Line

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a cura di rspecial1

Informazioni sul prodotto

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Spec Ops: The Line
  • Sviluppatore: Yager Development
  • Produttore: 2K Games
  • Distributore: Cidiverte
  • Piattaforme: PC , PS3 , X360
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 29 giugno 2012

Dopo due anni di silenzio, gli sviluppatori di Yager Development hanno iniziato a svelare sempre più il loro Spec Ops: The Line, mostrando un certo impegno nel cercare di portare una boccata d’aria fresca al genere degli sparatutto in terza persona, tra i quali si annoverano ormai molti titoli di spessore. E’ ancora presto tuttavia per dire se Take 2 riuscirà a imporre questo franchise nel mondo videoludico; di sicuro le potenzialità per fare bene ci sono tutte, in gran parte proprio grazie alla sua incredibile atmosfera. Ma andiamo a vedere cosa è stato svelato ultimamente sul gioco, il cui arrivo è previsto attualmente per la prossima primavera.

In una città splendente scoppia una guerra strazianteLa città di Dubai è da sempre considerata come una delle più sfarzose e ricche del globo e con il passare del tempo è divenuta una delle mete turistiche più frequentate. Nel gioco però, questo paradiso terrestre per chi ha soldi da buttare, viene colpito da una catastrofe naturale, una tempesta di sabbia come non se ne erano mai viste prima. Quasi come fosse una punizione divina, l’intera Dubai viene stravolta e distrutta, tramutando quello che era un posto bellissimo in un cumulo di macerie nel deserto più aspro. Come sempre in queste circostanze si cerca di fare il possibile per aiutare i sopravvissuti e salvare il maggior numero di vite possibili e come da copione gli Stati Uniti si ergeranno a paladini della giustizia. Con l’invio della 33° brigata, agli ordini del generale John Konrad, gli U.S.A. cercheranno di effettuare un’operazione di salvataggio quasi disperata. Purtroppo le cose non vanno per il verso giusto, almeno non come avevano pensato i piani alti dell’esercito yankee, cosi in poco tempo della brigata si perdono tutte le tracce. Missione fallita, niente gloria per nessuno e tutti a casa lasciando i poveri sventurati di Dubai al loro destino, almeno per sei mesi, giusto il tempo di ricevere un segnale radio del generale Konrad in grado di far tornare la voglia alla CIA di mandare altri uomini in quel cimitero in pieno deserto. Il capitano Walker e i suoi uomini vengono dunque scelti per andare a rintracciare Konrad, cosi inizierà quest’avventura tra le rovine di una città martoriata che in pochi mesi è diventata un covo di pazzi e anarchici che pensano solo a uccidere i propri simili. Sicuramente la storia non è delle più attraenti e sembra davvero banale e poco realistica, ma i programmatori di 2K hanno dichiarato che il loro obbiettivo è quello di riuscire a coinvolgere emotivamente il giocatore piuttosto che creare uno sparatutto in terza persona fine a se stesso.

La vita è fatta di scelte…ma dai??Nei panni del capitano Walker dovremo affrontare la nostra avventura insieme a due fidati commilitoni, in un titolo che a prima vista non sembra per nulla diverso da un Gears of War qualsiasi se non per le ambientazioni. Yager Development ha però voluto porre l’attenzione dei media sull’evoluzione che le personalità dei nostri amici, e quella dello stesso protagonista, avranno nel corso della campagna a seconda delle scelte che faremo. Spec Ops: The Line è infatti farcito di bivi narrativi che ci porteranno a fare scelte eticamente anche non corrette, dipenderà però sempre dal giocatore decidere come comportarsi a seconda della situazione o dei propri gusti personali. L’importante è sapere che ogni nostra scelta influenzerà i rapporti che avremo con i nostri compagni e, in parte, anche sul proseguimento della trama, sebbene al momento non siano state rilasciate maggiori informazioni in merito alla possibilità di più finali.Tutte cose belle e come sempre da verificare a prodotto finito, ma ciò che conta per i giocatori è il gameplay e non certo avere l’ennesimo film interattivo in cui il giocatore assume il ruolo di spettatore. Da questo punto di vista il titolo 2K sembra aver preso il meglio dai titoli più importanti del genere, offrendo un sistema di coperture che si deterioreranno con i colpi dei nostri nemici e la possibilità di dare degli ordini basilari ai due compagni guidati dalla CPU. In questo modo sarà possibile utilizzare diverse strategie per difendersi dai numerosi ostili che presiederanno le zone di combattimento, tutte molto varie e diverse, e proprietarie di un design studiato appositamente studiato per incentivare la creazione di tattiche e strategie con i propri alleati. Da sottolineare anche le tempeste di sabbia che saranno presenti e cambieranno lo scenario di gioco, costringendo ancora una volta il giocatore a doversi adattare all’ambiente circostante per scampare a cecchini presenti un po’ ovunque. Purtroppo l’IA dei nostri compagni non sembra essere adeguata a quella di nemici feroci e ostili presenti in abbondanza nel corso della nostra missione, che portano il livello di difficoltà certamente in alto ma con il rischio di rendere alcune fasi di gioco troppo frustranti per alcuni. Per fortuna esistono quattro livelli di difficoltà tra cui scegliere, anche se si spera in un miglior bilanciamento del gioco e dell’IA dei nostri alleati. Nel corso di tutto il gioco i programmatori hanno cercato di inserire numerosi momenti crudi, di guerra vera, per cercare di far riflettere i giocatori su quanto sia davvero orrenda la morte e sul perché questo tipo di giochi piace cosi tanto oggi. Al d là delle tematiche e dei tentativi di far sentire in colpa il giocatore inserendo scelte moralistiche, non del tutto condivisibili visto l’ambito ludico, Spec Ops: The Line sembra avere dalla sua qualcosa da dire questa primavera, sempre che alcuni difetti vengano limati a livello di IA e che la storia riesca a essere davvero interessante anche perché al momento non è chiara a nessuno a partire dall’inizio della distruzione della città a finire per i nemici che sono tanti, con niente in comune al momento se non la voglia di ucciderci senza un motivo ben preciso.

Ma un gioco di 2 anni, invecchia?Con un periodo di gestazione cosi lungo il comparto tecnico sembra essere quello che pone i maggiori dubbi, vista oltretutto la qualità degli ultimissimi titoli usciti su console. Il motore grafico si basa sull’Unreal Engine 3 e da quanto è stato mostrato sembra fare bene il suo compito, con un ottimo utilizzo dei vari effetti di luce e della fisica che caratterizza l’ambiente di gioco interattivo e soprattutto la sabbia. Sicuramente difficilmente i programmatori potranno migliorare il tutto, ma la resa grafica sembra più che buona anche se non ancora all’altezza della concorrenza. 2K ha annunciato anche una modalità multiplayer per il titolo, ancora priva di dettagli al momento, mentre è stata tolta ogni speranza a chi pensava in una possibile co-operativa grazie alla presenza dei due compagni, il titolo non ne avrà affatto.

-L’ambientazione originale per il genere

-Scelte morali interessanti se influenzano davvero la storia

Si possono avere in un videogioco delle scelte morali? E’ davvero possibile che i programmatori abbiano basato gran parte dell’interesse del titolo su una caratteristica alla quale pochissimi videogiochi fanno caso? Speriamo vivamente di no e che ci sia molto di più di un titolo che cerca di convincerci che la guerra è brutta, dolorosa e inutile. Non crediamo serva un gioco per spiegarlo, come non ha senso far scegliere al giocatore se far massacrare degli innocenti da un gruppo di pazzi non meglio identificati o salvarli, se questa scelta non apporti poi delle modifiche al gioco stesso e non solo ai nostri sensi di colpa. Spec Ops: The Line è un titolo tornato alla luce da poco, desideroso di cercare una sua identità nel vasto panorama di sparatutto in terza persona, al momento il fascino di una Dubai distrutta e del deserto che la avvolge sembra essere l’elemento più interessante, ponendo il gioco almeno in una location diversa dal solito. Non ci resta dunque che attendere maggiori informazioni sulla trama e verificare l’incisività delle nostre decisioni nel proseguo della storia. Il capitano Konrad, almeno per ora, dovrà attendere.