Spaziogames Awards - Action Adventure

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a cura di Pregianza

Abbiamo distinto gli action adventure dagli action hack ‘n’ slash negli awards, ma non è bastato. Questo genere vanta un numero smodato di sottogeneri e spazia tra giochi di ogni tipo, dall’open world allo stealth game. Abbiamo quindi tentato di raggruppare i migliori all’interno di questa sconfinata categoria, e di scegliere un degno vincitore.

Dividendo ulteriormente le premiazioni avremmo creato gruppi con un paio di nomination al massimo, e non ci pareva il caso, quindi abbiate pietà di noi. Ecco la lista!
Tutti eran già pronti a definire il quarto capitolo principale della saga di Assassin’s Creed un fallimento, un more of the same affrettato e poco ispirato. Peccato che molti si siano dimenticati che Ubisoft difficilmente tira fuori prodotti mediocri e poco curati tra i suoi tripla A. Assassin’s Creed 4 lo ha dimostrato ancora una volta, prendendo tutto ciò che di buono era stato fatto nelle avventure di Connor, e ampliando ulteriormente la formula, con tanto di ambientazione piratesca. Insomma, un ottimo gioco.
Tanto, troppo simile a City. Al punto da sembrare a tratti una copia vera e propria per chi ha giocato il predecessore. Eppure ancora un ottimo gioco, sempre costruito attorno a un gameplay solidissimo e capace di brillare più dei precedenti per la narrativa. Impossibile quindi penalizzarlo eccessivamente per la mancanza di novità ed escluderlo dalla lista.
Con questo capitolo i Volition hanno abbandonato completamente le radici della serie, puntando tutto sulla follia dei protagonisti e l’esagerazione. Mossa vincente, perché così facendo hanno creato una parodia riuscitissima, e capace di distinguersi dai comuni open world con la sua demenzialità e il gameplay fuori di testa. 
Ancora Ubisoft, e ancora un titolo criticato prima dell’uscita che ha zittito molti detrattori una volta arrivato nei negozi. Inizialmente Blacklist sembrava una deriva action della serie, ma in realtà l’ultima avventura di Sam Fisher è molto fedele al marchio e permette un approccio completamente stealth alle missioni, grazie a un gameplay stratificato e affinatissimo. 
Mastodontico. Poco altro da dire. L’ultima opera di Rockstar ha stupito ancora con la sua incredibile massa, e la caratterizzazione dei personaggi. Puntando su una pungente critica sociale, protagonisti difficili da dimenticare, e una delle mappe più enormi mai viste in un videogame, GTA V ha dimostrato che le vecchie console hanno ancora gli artigli, e catturato milioni di giocatori. Il gioco ha il suo perché persino online, anche se in quel caso i difetti non mancano.
Un esempio di reboot riuscito, e su un marchio a dir poco storico. Il ritorno di Lara Croft ha piacevolmente sorpreso gli amanti dell’eroina, grazie a una campagna divertente e variegata e a una revisione in tono molto più maturo delle origini di Lara. Forse gli sviluppatori hanno preso un po’ troppa ispirazione dalla saga di Uncharted, ma quando il risultato è di questo livello… si può lasciar correre.
WINNER
GRAND THEFT AUTO V