SpazioMMO - gennaio 2014

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a cura di Plinious

Un anno è alle spalle, uno nuovo ha inizio, e con esso non poteva non ripresentarsi puntuale il nostro dossier dedicato al meglio che il panorama massivo ha da offrire. Questo mese SpazioMMO ha subito anche un leggero restyling. Sì, perchè in fondo a nessuno interessa leggere un papiro, dunque abbiamo “snellito” la rubrica delle parti troppo lunghe. Fateci sapere cosa ne pensate!
A fronte di un 2013 che non ha lasciato particolarmente il segno ci aspetta un’annata che potrebbe stupire per quantità e qualità di uscite. A questo proposito non si possono infatti non menzionare i due pesi massimi datati primavera 2014, The Elder Scrolls Online e WildStar, senza dimenticare però che a partire dal secondo semestre ogni data potrebbe essere quella buona per vedere il rilascio di Warlords of Draenor, quinta espansione per il MMORPG di maggior successo di tutti i tempi, quel World of Warcraft su cui si susseguono sempre più insistentemente le voci legate al film dedicato che dovrebbe uscire nel 2016. Cosa ci attende dunque per i prossimi undici mesi? Diamo meglio un’occhiata.
Lo abbiamo appena citato, e non a caso: The Elder Scrolls Online è in assoluto uno dei titoli più attesi dell’anno per la sua promessa di unire un’epica saga singleplayer come quella di Elder Scrolls con un mondo persistente e tutte le caratteristiche tipiche dei MMORPG classici. Tra il 10 e il 13 gennaio c’è stato il primo stress test a cui hanno partecipato tantissimi giocatori, grazie ai migliaia di inviti mandati da ZeniMax e Bethesda. Naturalmente c’eravamo anche noi, che abbiamo approfittato del weekend per giocare innumerevoli ore (e ne avremmo giocate ancor di più, se i server non ci avessero sbattuto fuori). Di carne al fuoco ce n’è davvero tanta ma al momento il gioco è coperto da NDA, il ferreo accordo di non divulgazione che ci costringe al silenzio. Poco male, perchè prima della release ci saranno altre fasi di beta non sotto NDA, per cui presto potremo parlarvi liberamente di ciò che abbiamo visto e provato in quel di Tamriel. Nel frattempo consoliamoci con l’annuncio ufficiale, il quale ricorda che The Elder Scrolls Online debutterà il 14 aprile su PC e Mac e a giugno su PS4 e Xbox One.
Se c’è tuttavia un gioco di ruolo persistente che ha ben figurato l’anno scorso quello è Final Fantasy XIV: A Realm Reborn. La sua rinascita dalle ceneri è coincisa con un prodotto di qualità e affidabilità che, nonostante mantenga il canone mensile (o forse proprio a causa di esso), è costantemente supportato da Square Enix con numerosi update. Il più corposo di questi prende il nome di A Realm Awoken, ha fatto capolino a dicembre e ha introdotto una massiccia mole di contenuti: ce ne siamo occupati con un articolo dedicato.
D’altro canto non molla la presa Neverwinter, l’action MMO basato sulla licenza di Dungeons & Dragons che si è da poco arricchito della modalità Avventure della Costa della Spada, applicazione tramite cui poter giocare missioni e far livellare i propri companion anche quando non si ha la possibilità di connettersi tramite il client; non si tratterà di una feature trascendentale, ma un’aggiunta gratuita far pur sempre piacere. Per saperne di più collegatevi al nostro speciale.
Proseguiamo con Lord of the Rings Online: attorno alla comunità del MMORPG free to play tolkeniano si era diffuso un po’ di allarmismo dovuto alla scadenza della licenza de Il Signore degli Anelli nel 2015 e al rischio che Turbine non la rinnovasse, condannando di conseguenza il gioco a un’imminente chiusura. Niente di più falso: il community manager Rick Heaton ha confermato che la licenza è stata appena rinnovata fino al 2017, dimostrando che Turbine intende puntare ancora a lungo sul prodotto.
La cattiva notizia invece è che non vedremo nuove espansioni né grossi update nel corso del 2014: i programmatori vogliono difatti prendersi una pausa dal ciclo di espansioni che solo lo scorso novembre aveva portato sui server Helm’s Deep per concentrarsi a migliorare aspetti base del gioco come le classi e l’ottimizzazione. Si assottigliano dunque le possibilità di vedere in gioco Gondor e Minas Tirith prima di un paio d’anni.
Intanto è news fresca che è partita l’alpha test europea di ArcheAge, l’atteso sandpark di XL Games già giocabile in Corea e Russia: “eppur si muove”, potremmo dire, dopo mesi di preoccupante silenzio. La versione occidentale è in fase di localizzazione da parte del publisher Trion Worlds, e sembra che il processo di traduzione in inglese di testi e interfaccia sia ormai a buon punto. Per ora si tratta di una semplice friends & family alpha, ma gli inviti non potranno che aumentare avvicinandosi alla release, che dovrebbe avvenire entro l’anno. Ancora nessuna data ufficiale, purtroppo, sull’inizio della beta.
Pantheon: Rise of the Fallen
Merita una menzione il nuovo gioco di ruolo in rete sviluppato da Brad McQuaid, mente dietro ai blasonati EverQuest e Vanguard, e dalla software house Visionary Realms. Il progetto prende il nome di Pantheon: Rise of the Fallen, uscirà su Windows e Mac e seguirà anch’esso l’onda del crowfunding tentando il finanziamento su Kickstarter, come fatto da tanti (forse troppi) prodotti indipendenti ultimamente. La campagna sul celebre sito ha preso il via da pochi giorni con un traguardo minimo fissato all’ambiziosa quota di 800 mila dollari e si concluderà verso la fine di febbraio.
Ambientato sul pianeta fantasy Terminus, Pantheon sarà un MMORPG basato sul gioco di gruppo e metterà a disposizione dei player un open world vasto e immersivo, oltre a una progressione dei personaggi profonda e non lineare (già rivelata la classe del chierico). Il gioco sarà basato prevalentemente sul PvE e sarà pay to play, con i primi trenta giorni inclusi, come da tradizione, per chi ha finanziato il titolo: McQuaid infatti preferisce la sicurezza di una sottoscrizione mensile al rischio di un pay to win mascherato.
Pantheon è realizzato mediante lo Unity engine, ma la release non avverrà comunque prima di tre anni abbondanti: insomma, un sacco di tempo. Vedremo se il ritorno nella gaming industry di un veterano dei GDR online di inizio millennio riscuoterà il successo sperato: di seguito il link alla pagina della campagna in questione.
DayZ
Tempo di zombie, tempo di DayZ. Grande traguardo per la versione stand-alone del survival horror multiplayer di Dean “Rocket” Hall, che già a dicembre era risultato il software più venduto dei saldi invernali di Steam: il gioco, disponibile in accesso anticipato al prezzo di 23,99€ sulla piattaforma di Valve, ha fatto il botto superando un milione di copie vendute in meno di un mese. Un risultato eccezionale, che mostra chiaramente le aspettative dei fan per questo prodotto ancora in alpha, come ricordato dagli stessi developer di Bohemia Interactive con una nota. Il titolo, costruito sul motore di Arma 3, contiene infatti molti bug e problemi di gioventù, nonché feature assenti ancora da implementare. Tramite una nuova lettera Dean Hall e Bohemia Interactive hanno esposto una roadmap con le priorità per il futuro prossimo del gioco: tra queste ci sono una maggior stabilità e sicurezza dei server, la possibilità di andare a caccia di animali selvatici, la cucina e la raccolta di risorse, veicoli e costruzioni customizzabili dai giocatori, nuove opzioni per il crafting, un revamp dell’interfaccia, controlli e animazioni migliorati, un upgrade del sistema fisico (ragdoll compreso) e il supporto al modding. La “lista dei desideri” è insomma estremamente lunga, e per questo gli sviluppatori contano di riuscire a inaugurare la beta entro la fine del 2014, mentre della release se ne parlerà solo a partire dal prossimo anno inoltrato.
DayZ è comunque già ora un survival game brutale e adrenalinico, e forse risiede anche qui la formula del suo successo virale: il gioco non fa sconti, ed ogni morte corrisponde a un nuovo inizio. Ambientato nel Chernarus, 230 chilometri quadrati di open world, in DayZ assumono un’importanza focale gli scontri con gli zombie e soprattutto le interazioni con gli altri player sopravvissuti, che possono essere tanto amichevoli quanto ostili. Detto questo, se doveste incontrare il Pregianza non state lì a chiedervi se è amichevole o meno, sparategli e basta.
The Repopulation
Per descrivere nel dettaglio un titolo promettente come The Repopulation non basterebbero due pagine. Fondamentalmente si tratta di un MMORPG sandbox sci-fi in sviluppo presso Above & Beyond Technologies che adotterà la tanto amata/odiata formula free to play. L’obiettivo di questi ragazzi è dare vita a un mondo fantascientifico che costituisca una sfida impegnativa al tempo stesso divertente, tanto se giocato in gruppo quanto da soli. Non a caso molte delle feature descritte richiamano l’era d’oro di Star Wars Galaxies, come la possibilità di dedicarsi ad attività slegate dalla forza bruta quali danza o canto.
The Repopulation non è tuttavia un titolo che scimmiotta la scuola dei MMORPG di una volta, e a dimostrazione di questo presenta pure aspetti più in voga tra i giochi massivi odierni, come le tantissime opzioni di personalizzazione per i PG. L’esperienza non sarà basata sui canonici livelli ma su un sistema di abilità che aumentano automaticamente con l’uso, per un totale di oltre 800 tra skill di combat, di crafting, utility e altro. Combattimento che, tra l’altro, potrà essere alternato a scelta tra una versione RPG in terza persona e una action in prima, tramite la quale poter mirare attivamente ai nemici. Anche il sistema di fazioni è interessante e consentirà ai player di creare corporazioni, chiamate nazioni, che potranno gestire alleanze e conflitti nonché costruire città e insediamenti. A tal proposito la softco intende creare due tipi di server, uno standard e un altro hardcore in cui poter giocare sessioni di PvP estremo.
Il vero potenziale del titolo risiede insomma nel lasciare al giocatore totale libertà di scegliere in cosa specializzarsi all’interno di un’ambientazione densa e profonda. Grande novità di questo mese è che il team ha inaugurato una seconda campagna su Kickstarter, i cui fondi verranno utilizzati per ultimare i lavori sul gioco e permettere una release più soddisfacente possibile. La campagna si concluderà tra pochi giorni e si può già definire un successo: è stata difatti raggiunta la cifra di centomila dollari e così facendo sono stati sbloccati diversi stretch goals aggiuntivi, come nuove mount e strutture edificabili.
A marzo inizierà l’ultima fase di alpha, dopo la quale il gioco entrerà finalmente in closed beta. Una release entro l’anno è possibile, ma solo se ciò vorrà dire far uscire un prodotto completo e testato. E questo è un punto a favore degli sviluppatori.

Il 2014 si preannuncia come un anno carico di uscite e novità, che si apre all’insegna di indie quali il sandbox The Repopulation e il neoannunciato Pantheon: Rise of the Fallen, entrambi con una campagna di crowfunding in corso su Kickstarter. Pantheon si basa su un nome importante, quel Brad McQuaid già responsabile di EverQuest, ma spesso il nome non basta per partorire un gran titolo, specie in un mercato competitivo come quello dei MMORPG.

Se c’è invece un progetto che non ha problemi di finanziamento è certamente DayZ: il survival multiplayer di Bohemia Interactive, nella sua versione stand-alone, ha sfondato quota un milione di copie vendute tramite Steam, una cifra impressionante per un gioco in alpha. Ma si sa, il giocatore ha sempre ragione, e i giocatori hanno scelto di premiare questo ambizioso prodotto che vedrà la luce solo nel 2015: staremo a vedere.